Questo articolo è stato letto 1504 volte!
FAMIGLIA, MATTIA: “NEL LAZIO IMPEGNO A 360 GRADI SU MINORI E ANZIANI, CONSULTORI E WELFARE. SAREMO LA PRIMA REGIONE IN ITALIA AD ISTITUIRE UN SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI ALL’INFANZIA”
“Con il presidente Nicola Zingaretti abbiamo presentato, poco fa a Palazzo Merulana, il piano a sostegno della famiglia della Regione Lazio, misure per 40 milioni di euro nel triennio 2019/2021, su asili nido, anziani, consultori, lavoro e welfare, sociale e sul posto di lavoro. Ben 13 milioni di euro sono destinati alla rete dei consultori ed una terza azione, da 5 milioni di euro, riguarda due bandi che verranno pubblicati entro giugno, uno di sostegno all’autoimpiego (da 3.5 milioni) e l’altro di welfare aziendale (da 1.,5 milioni). A queste misure si aggiungono tutti i numerosi interventi che la Regione ha fatto in questi anni a sostegno delle donne e delle famiglie, nel sociale, per la salute, nel lavoro e imprenditoria femminile, nella difesa dei diritti e nel contrasto alla violenza di genere”.
Lo afferma Eleonora Mattia (PD), presidente della IX Commissione pari opportunità, istruzione e diritto allo studio e prima firmataria della proposta di legge 0/6, a margine della presentazione del piano regionale a sostegno della famiglia illustrato poco fa a Palazzo Merulana dal presidente Nicola Zingaretti.
“Un contesto nel quale si colloca anche la legge, appena incardinata in Commissione, che ci porterà ad essere la prima regione italiana a istituire un sistema integrato di educazione e di istruzione dai primi mesi di vita fino a 6 anni, costituito da asili nido e servizi educativi per l’infanzia, per garantire alle bambine e ai bambini pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali”.
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.