Marino/S. Maria delle Mole. Successo, storia e politica a BiblioPop: “Togliatti una biografia” di Morgia. Dura critica al Presidente Mattarella
27/11/2024Questo articolo è stato letto 166 volte!
C’è stata, neppure velata, una diretta critica al Presidente della Repubblica Sergio Matterella. Non è cosa da poco in un incontro pubblico che presenta un volume, scritto come risultato di quattro anni di ricerca e mettendo nero su bianco conoscenze sedimentate e perfino vita vissuta direttamente dall’autore, Corrado Morgia: “Togliatti una biografia. 1944–1964”. Organizzato in dieci capitoli e il tutto per i tipi delle edizioni Bordeaux. Sostanzialmente, la critica al capo dello Stato è di natura storica, culturale, politica e anche costituzionale/isitituzionale. Infatti, più di un relatore all’incontro, davvero molto nutrito e qualificato, si è detto sconcertato e additato come incredibile questo scivolone. Quale? Il fatto che il Presidente Mattarella, giustamente hanno sottolineato tutti, ha ricordato che quest’anno ricorrono i settanta anni dalla scomparsa di Alcide De Gasperi. Capo di Governo, capo della DC e, soprattutto uno dei padri della Costituzione repubblicana antifascista nata dalla Resistenza.
Però, fanno rilevare i relatori, appunto criticamente, che questo è anche l’anno sessantesimo della scomparsa di Palmiro Togliatti, capo del PCI, ministro della Repubblica, e, al pari di De Gasperi, uno dei padri della Costituzione. Non a caso, prima dell’appuntamento a Bibliopop, una delegazione di comunisti dei Castelli e non solo, accompagnati dal segretario regionale del PCI, Bruno Barbona e dall’autore del libro, hanno simbolicamente posto un mazzolino di fiori nell’aiuola della piazza intitolata a Palmiro Togliatti a S. Maria delle Mole e affisso una targa commemorativa.
Nella biblioteca popolare, Bibliopop appunto, l’ambiente opportunamente riscaldato vista la giornata rigida, ha accolto le decine di partecipanti. Possiamo dire appassionatamente partecipi. Tra il pubblico oltre al segretario del PCI Lazio Barbona; dirigenti dell’Anpi, Anna Giacci e Sauro Rossini; il presidente del Comitato di Quartiere S. Maria delle Mole, Antonio Calcagni; il segretario del PD di Marino centro, Marco Comandini; il segretario del PCI di Ariccia, Roberto Bocchino; attivisti comunisti di Ciampino e Grottaferrata. Il presidente di Bibliopop, Sergio Santinelli, dopo aver ringraziato gli intervenuti e gli ospiti, ha ricordato che, pur non avendo una grande conoscenza di Togliatti, ha iniziato a leggerlo e studiarlo. Ha voluto quindi dare un contributo iniziale – sempre insistendo sul tasto “chi legge acquisisce capacità critica ed è quindi più libero”, — dando lettura di un brano sull’impegno per la pace. Che la guerra tutto distrugge e tutto nasconde dei diritti e della dignità delle persone. E, perciò, indica Togliatti, tutta la forza unitaria possibile per lottare per la pace è energia ben spesa.
Il moderatore, Maurizio Aversa, ha introdotto alla discussione sottolineando l’attualità di Togliatti e del suo originale pensiero di comunista italiano. Quindi è intervenuta Ada Scalchi, già sindaco P.C.I. di Albano ed attualmente presidente APS Storia e Memoria dei Castelli romani. “Si, c’è molta attualità nel pensiero di Togliatti, ma sia questa folta presenza, che molti segnali nella società testimoniano due cose: che c’è bisogno di politica. E che sopra ogni cosa c’è necessità di una grande impegno sul versante della pace.”. E lancia una proposta: “la creazione, anzi l’espansione perché qui e là già avviene, nei nostri Castelli romani di una rete delle associazioni che uniscano le forze proprio per rivitalizzare la politica, proprio per mettere sempre più in primo piano la lotta per la pace.”.
Mauro Ottaviano, presidente della Associazione dellaRepubblica, ha svolto l’intervento principe: “ E’ auspicabile che l’iniziativa di questa sera possa costituire l’inizio di una collaborazione tra l’associazione della Repubblica e Bibliopop. Gli obiettivi che ci uniscono sono tanti. Per questo ritengo che sia importante cercare di sviluppare una collaborazione tra le nostre associazioni, Innanzitutto l’affermazione dei valori della costituente. Anzi, direi della Costituzione nata dalla lotta di liberazione e dalla Resistenza al nazismo e al fascismo, l’affermazione del valore della conoscenza, come elemento, fondamentale di crescita e sviluppo della coscienza umana, l’analisi della storia della nostra Repubblica, la diffusione delle informazioni e della storia che noi sappiamo e conosciamo sia della storia della Repubblica, sia dei suoi protagonisti.”, — quindi ha proseguito – “Oggi più che mai è importante che ci sia una iniziativa, soprattutto da parte del sociale, oltre che delle forze politiche più sensibili per sviluppare ulteriormente i nostri valori presenti nella Costituzione. Siamo in presenza di tentativi di riscrivere la storia della Repubblica Italiana di negare, quella che è stata la lotta di liberazione dal fascismo e dal nazifascismo, quella che è stata la storia e il ruolo di partiti fondamentali per la nascita della democrazia nel nostro paese, tentativi, quindi di riscrivere una storia fatta di battaglie di lotte che hanno visto protagonisti i lavoratori, i giovani, gli studenti, le donne insieme a diverse forze politiche. Vi è quindi una tendenza oggi ad una cosiddetta democratura e noi come associazione della Repubblica e penso anche come Bibliopop ci opporremo con tutte le nostre forze.” – quindi interviene nel merito – “Corrado Morgia affronta l’opera di Togliatti dal 44 al 64. Ovviamente con qualche riferimento anche agli anni precedenti al 44, perché vi è una linea di continuità tra l’elaborazione togliattiana dal 44 in poi, con quella che è stata diciamo l’elaborazione di Togliatti negli anni della Resistenza e ancor prima negli anni della clandestinità. Il secondo e nel terzo capitolo ad esempio vengono affrontati in maniera dettagliata i rapporti con l’Unione sovietica e Stalin importanti sono i riferimenti al ventesimo congresso del pcus e all’ottavo congresso del PCI il rinnovamento all’interno del PCI attraverso l’idea del partito nuovo è un altro dei punti importanti che viene affrontato nel libro di Corrado così come il ruolo delle donne e il ruolo degli intellettuali.”- poi sottolinea sempre riferendo il percorso dei contenuti del libro – “La politica unitaria è un altro dei punti che viene affrontato nel libro di Corrado e ovviamente questo è uno dei punti più importanti nella impostazione di Palmiro Togliatti. Questa impostazione viene esaminata in maniera dettagliata particolarmente nel capitolo Settimo con riferimenti alla politica unitaria nei confronti del partito con la sinistra in generale con il Partito socialista e con il mondo cattolico democratico quindi una visione di una politica unitaria importantissima nello sviluppo della democrazia nel nostro paese. Importantissimi sono inoltre i riferimenti che Togliatti fa alla storia del nostro paese in particolare al ruolo che ha svolto il Risorgimento italiano come momento fondamentale per lo sviluppo progressivo del nostro paese infine nel libro si ricorda il memoriale di yalta alta altro punto importante dell’elaborazione togliattiana.
Un altro dei temi fondamentali che viene affrontato nel libro di Corrado è il rapporto democrazia socialismo che uno dei capisaldi della politica togliattiana questo tema è presente in molte pagine del libro e percorrere trasversalmente i diversi capitoli del libro stesso.” – quindi uno dei temi “centrali” del libro e della storia con Togliatti protagonista – “Il tema dell’Unità altro tema particolarmente significativo: la svolta di Salerno del 44 quindi la scelta del fronte unitario antifascista la unità come abbiamo detto all’interno del Partito comunista l’unità con il Partito socialista italiano che è un cruccio che Togliatti ha con sé e che terrà presente anche nei momenti più difficili dei rapporti tra comunisti e socialisti in particolare anche nel momento in cui nasce il centro-sinistra con un accordo fra democristiani e socialisti che tende ad emarginare il Partito comunista Italiano tuttavia anche in quella circostanza Togliatti non demorde da un principio fondamentale che è quello della unità con le forze del lavoro con le forze del progresso e dell’Innovazione e vede nel Partito socialista un punto importante anche se con enormi contraddizioni con il mondo cattolico democratico è un altro importante tassello della politica di unità elaborata da Togliatti un punto fondamentale mi sembra che sia un concetto che Togliatti esprime con grande chiarezza nelle sue affermazioni l’importanza della unità nella diversità delle sensibilità e delle rappresentanze di interessi economici culturali politici rappresentati dai diversi settori del movimento operaio.” – quindi attualizzando, Mauro Ottaviano ci presenta in conclusione il nesso tra pensiero togliattiano, studio e diffusione dello stesso da parte di Morgia e le drammatiche necessità odierne – “I diversi gli immigrati le organizzazioni statali i partiti la storia la cultura le lotte per migliorare le condizioni di milioni di lavoratori. Le democrazie per prime soffrono di questa percezione sembrano non essere in grado di rispondere alle paure insite nell’uomo.
La democrazia quindi come strumento e valore per combattere le disuguaglianze e costruire un cambiamento. Se la democrazia si svuota di questi concetti essa si trasforma in democratura, elitarismo e bullismo di stato. Senza la lotta per valori fondamentali quali la pace l’uguaglianza la solidarietà la libertà la difesa della terra e dell’ambiente il miglioramento delle condizioni economiche lo sviluppo dell’etica dello stato la democrazia deperisce e non è più vista come strumento di emancipazione e politica, culturale, sociale ed economica. Questi mi sembrano essere elementi di attualità del pensiero di Togliatti rispetto alla situazione in cui stiamo vivendo e in cui operiamo ecco dunque che l’insegnamento di Togliatti a me pare essere un insegnamento che va al di là del periodo storico in cui è vissuto ma ci lascia a noi la possibilità di guardare al futuro con speranza e con fiducia. In questo senso il libro di Corrado ci dà una mano a riflettere a pensare e ad elaborare un nostro pensiero critico e autocritico ma consapevole della possibilità che un mondo migliore è comunque possibile.”.
Anche Andrea Sonaglioni, non nuovo alla partecipazione di presentazioni di questo volume in altre occasioni, nella sua qualità di componente il Direttivo di Futura Umanità, associazione per la storia e la memoria del P.C.I., ha offerto un qualificato contributo di merito che qui riassumiamo: “ L’occasione della presentazione del libro di Corrado Morgia “Togliatti. Una biografia dal 1944 al 1964” edito da Bordeaux, nel 60° anniversario dalla morte del segretario comunista, ci permette di riflettere sulla portata e sul ruolo che Palmiro Togliatti ha avuto nella storia del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori e, pertanto, nella storia del nostro Paese. – ricorda l’esponente comunista — La trattazione dei capitoli in cui si articola il testo, seppur corposa viste le circa 500 pagine, è ordinata secondo il criterio cronologico ma consente comunque un comprensibile sviluppo tematico che rende la lettura agevole e, al contempo, opportunamente approfondita. Innanzitutto, ciò che si palesa immediatamente è l’evidentissima distanza siderale tra la caratura, l’apporto ideale e la coerenza politica di Togliatti – comune a larga parte della classe dirigente del suo tempo – e le personalità politiche a noi contemporanee. Subito dopo si è in grado di identificare gli snodi fondamentali della storia italiana del secolo scorso e le modalità con le quali Togliatti – e il Partito di cui era segretario – li ha saputi analizzare, interpretare e affrontare. Proprio qui ho personalmente ritrovato le (due) fasi secondo me fondamentali e più significative dell’elaborazione del pensiero di Togliatti, tenute insieme da un fattore di attualità ineludibile che le erge a pietre miliari tuttora estremamente valide per qualsiasi organizzazione politica della classe lavoratrice.
Parlo delle fasi del “partito nuovo” e della “costituente”. – sottolinea con forza Andrea Sonaglioni — Il partito nuovo – lanciato con la Svolta di Salerno al ritorno di Togliatti da Mosca – è l’organizzazione di massa con cui la classe lavoratrice ha la possibilità di lottare, emanciparsi e, ordinato sui principi della democrazia progressiva, di adoperare la transizione democratica e pacifica al socialismo. La fase costituente, contestualmente, rappresenta il periodo più alto della dialettica politica del nostro Paese tra tutte le correnti ideali che avevano collaborato unitariamente nella Resistenza e nella Liberazione dal nazifascismo e dentro alla quale Togliatti emerge come grandissimo rivoluzionario costituente e incardina nel dettato costituzionale quei binari sui quali i corpi intermedi possono lavorare alla trasformazione in senso socialista della società italiana. Queste due fasi, — conclude Sonaglioni — tremendamente attuali, stanno a confermare la dualità vitale e inscindibile tra democrazia e socialismo, una dualità che può ancora ispirare e orientare le organizzazioni della classe lavoratrice nella lotta politica, oggi più che mai, nel solco della pace e della difesa della Costituzione.”
Il contributo di Graziella Falconi, saggista e con una storia alle spalle di responsabile della Biblioteca del P.C.I. presso l’Istituto di Studi Comunisti “Palmiro Togliatti”, alle Frattocchie, non solo interviene nel merito e attualità del pensiero togliattiano, ma avanza anche una critica al libro. “Perché, — chiede Falconi a Corrado Morgia – non è riportata, non emerge, la figura di Nilde Iotti, ovvero delle varie donne comuniste che, sia in relazione a Togliatti, sia in relazione alle fasi attraversate col gruppo dirigente del P.C.I di quel periodo storico-politico?”. E’ un quesito al quale non si sottrae Corrado Morgia.
Sarà proprio da questa risposta che parte il suo intervento: “Ho scelto di non assumere la biografia come vita privata mista con la vita pubblica di Palmiro Togliatti. Una scelta che ho assunto per essere concentrato sulla proposta politica, la sua evoluzione storica, le implicazioni delle relazioni con l’Unione Sovietica, con la potenza della proposizione del Partito Nuovo (non più con la caratura del partito in clandestinità). Qui Morgia ha citato l’aneddoto storico-politico di Palmiro Togliatti presso la Federazione di Napoli quando parlò agli attivisti che, molti, non conoscevano personalmente. Poi l’autore ha riaffermato l’importanza delle fasi principali della storia del P.C.I. e del Paese e del percorso personale di Palmiro Togliatti così come emerge dalla oggettiva attività del grande padre della Repubblica. Anzi, ringraziando l’esposizione di Mauro Ottaviano e degli altri intervenuti, ci ha tenuto a ribadire due concetti cardine, che certo rendono attuale Togliatti: da un lato la sua grande intuizione teorica, pratica e politica del Partito Nuovo che ha reso inscindibile il nesso movimento operaio-democrazia-socialismo; e dall’altro il pilastro della costituente che dà forza, gambe e struttura permanente alla possibilità della costruzione di una repubblica socialista. Ecco perché, tutta l’attualità passa per la possibilità di unire le forze, verso questo cambiamento possibile: perché senza la pace l’uguaglianza la solidarietà la libertà la difesa della terra e dell’ambiente il miglioramento delle condizioni economiche lo sviluppo dell’etica dello stato la democrazia deperisce e non è più vista come strumento di emancipazione e politica, culturale, sociale ed economica. Al termine, molti volumi sono stati acquistati – con l’immancabile dedica firmata dall’autore – per poter essere letti, studiati e tradotti nella attualità per chi è attivo nella società.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.