Agricoltura/ Ue, Confeuro: “Hansen bene le parole ma adesso i fatti 

Agricoltura/ Ue, Confeuro: “Hansen bene le parole ma adesso i fatti 

06/11/2024 0 Di Marco Montini

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“Nel­le scor­se ore Chri­sto­phe Han­sen, can­di­da­to lus­sem­bur­ghe­se per il ruo­lo di Com­mis­sa­rio desi­gna­to per l’agricoltura e l’alimentazione, è inter­ve­nu­to nell’audizione di con­fer­ma nel­la com­mis­sio­ne Agri­col­tu­ra e Svi­lup­po rura­le del Par­la­men­to euro­peo, che si è con­clu­sa con una pro­mo­zio­ne a lar­ga mag­gio­ran­za. Con­feu­ro inten­de rivol­ge­re il pro­prio apprez­za­men­to per il discor­so com­ples­si­vo pro­nun­cia­to da Han­sen in mate­ria agri­co­la e auspi­ca for­te­men­te che Bru­xel­les pos­sa pas­sa­re imme­dia­ta­men­te dal­le paro­le ai fat­ti in mate­ria di tute­la e valo­riz­za­zio­ne del com­par­to pri­ma­rio con­ti­nen­ta­le. In par­ti­co­la­re, rimar­chia­mo la neces­si­tà di garan­ti­re un red­di­to agri­co­lo suf­fi­cien­te per­ché i pic­co­li e medi pro­dut­to­ri euro­pei devo­no poter vive­re bene del pro­prio lavo­ro: cosa pur­trop­po anco­ra non avve­nu­ta anche a cau­sa di una Unio­ne Euro­pea fer­ma e inef­fi­ca­ce nono­stan­te slo­gan e pro­mes­se. A que­sto è, poi, con­nes­sa la tute­la del red­di­to lega­to alle cata­stro­fi natu­ra­li e al cam­bia­men­to cli­ma­ti­co: in tal dire­zio­ne, è impro­cra­sti­na­bi­le e dove­ro­so rivo­lu­zio­na­re la Pac, soste­nen­do tut­te quel­le impre­se agri­co­le che subi­sco­no e han­no subi­to ingen­ti dan­ni ambien­ta­li. Ser­vo­no nuo­vi prov­ve­di­men­ti, più fic­can­ti e con­cre­ti, ser­ve tro­va­re il giu­sto equi­li­brio tra incen­ti­vi, inve­sti­men­ti e rego­la­men­ta­zio­ne e assi­cu­ra­re che gli agri­col­to­ri non sia­no gra­va­ti da un’eccessiva buro­cra­zia. Su que­sto Han­sen è sta­to mol­to chia­ro. Così come su un altro ele­men­to fon­da­men­ta­le, ossia il ricam­bio gene­ra­zio­na­le: oggi in Euro­pa appe­na un agri­col­to­re su die­ci ha meno di 40 anni, nume­ri pre­oc­cu­pan­ti e impie­to­si che dimo­stra­no quan­to i gio­va­ni sia­no lon­ta­ni dal­la ter­ra, pre­fe­ren­do le aree mag­gior­men­te urba­niz­za­te. La dimo­stra­zio­ne ter­ri­bi­le, inol­tre, che il set­to­re pri­ma­rio rischia di spa­ri­re di fron­te all’immobilismo isti­tu­zio­na­le e poli­ti­co, mes­so in cam­po sino­ra da Bru­xel­les. Ulti­mo pun­to, ma non meno impor­tan­te, è quel­lo lega­to alla tute­la del Made in Euro­pe e all’italian soun­ding: ser­ve uno scat­to di corag­gio, raf­for­zan­do i dazi nei riguar­di dei pro­dot­ti extra Ue e imple­men­tan­do la Pac in dire­zio­ne dell’ampliamento del­la pro­du­zio­ne euro­pea. La dife­sa del­le eccel­len­ze euro­pee e ita­lia­ne, e il con­trol­lo del­le impor­ta­zio­ni devo­no rap­pre­sen­ta­re infat­ti una prio­ri­tà del­la agen­da isti­tu­zio­na­le del­la Ue, ele­van­do – da una par­te – gli stan­dard qua­li­ta­ti­vi del moni­to­rag­gio in entra­ta nel Vec­chio Con­ti­nen­te, e dall’altra, con­trol­lan­do anche le pro­du­zio­ni che inve­ce ven­go­no espor­ta­te fuo­ri l’Europa. Han­sen e la Ue man­ter­ran­no le pro­mes­se?”.
 Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do

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