Maltempo, il monito: “Agricoltura sott’acqua. Agire subito con ristori” 

Maltempo, il monito: “Agricoltura sott’acqua. Agire subito con ristori” 

21/10/2024 0 Di Marco Montini

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“In que­ste ore il mal­tem­po ha col­pi­to diver­se regio­ni ita­lia­ne, met­ten­do a dura pro­va anche il set­to­re agri­co­lo. Situa­zio­ne par­ti­co­lar­men­te cri­ti­ca in varie zone dell’Emilia-Romagna, con miglia­ia di sfol­la­ti e, pur­trop­po, un mor­to a Pia­no­ro; fra­ne e smot­ta­men­ti in Sici­lia, alla­ga­men­ti in Pie­mon­te e nel­le Mar­che, così come con­te­sto com­pli­ca­to si è regi­stra­to pure in Cala­bria e in Tosca­na. Piog­ge tor­ren­zia­li e allu­vio­ni potreb­be­ro aver deva­sta­to miglia­ia di etta­ri di col­ti­va­zio­ni, e ora si con­ta­no i dan­ni su rac­col­ti, strut­tu­re e infra­strut­tu­re rura­li. In mol­te aree, inte­ri cam­pi risul­ta­no som­mer­si e le col­tu­re autun­na­li, così come quel­le in ser­ra, vedre­mo ades­so se saran­no sta­te com­pro­mes­se e qua­li riper­cus­sio­ni ci saran­no effet­ti­va­men­te sul­l’e­co­no­mia agri­co­la e la filie­ra agroa­li­men­ta­re. È chia­ro ed evi­den­te che sia­mo di fron­te ad una peri­co­lo­sa tro­pi­ca­liz­za­zio­ne del cli­ma, fat­ta di even­ti estre­mi e forag­gia­ta dall’ormai con­cla­ma­to cam­bia­men­to cli­ma­ti­co, scan­da­lo­sa­men­te sot­to­va­lu­ta­to a livel­lo glo­ba­le ma che ha con­se­guen­ze deva­stan­ti anche nel nostro pae­se. Cosa fare, ades­so? Non pos­sia­mo per­met­ter­ci di aspet­ta­re. Alla luce degli ulti­mi feno­me­ni meteo­ro­lo­gi­ci, dal­le isti­tu­zio­ni pre­po­ste ser­ve un inter­ven­to imme­dia­to per garan­ti­re soste­gni con­cre­ti agli agri­col­to­ri col­pi­ti. I risto­ri devo­no esse­re atti­va­ti con urgen­za, per evi­ta­re che que­ste azien­de vada­no incon­tro a ulte­rio­ri dif­fi­col­tà eco­no­mi­che e alla chiu­su­ra. Men­tre, dal pun­to di vista più com­ples­si­vo, sono neces­sa­ri inter­ven­ti nazio­na­li e regio­na­li di carat­te­re strut­tu­ra­le per pre­ve­ni­re futu­re cata­stro­fi, paral­le­la­men­te a una cul­tu­ra del­la pre­ven­zio­ne che in Ita­lia pur­trop­po anco­ra non c’è. Inol­tre, a livel­lo comu­ni­ta­rio — que­sto lo chie­dia­mo da tem­po — è impro­cra­sti­na­bi­le nuo­vo pila­stro del­la Pac, un pac­chet­to di aiu­ti per le azien­de del com­par­to pri­ma­rio, riguar­dan­ti le assi­cu­ra­zio­ni a tute­la del red­di­to agri­co­lo. Per­tan­to, tut­te le isti­tu­zio­ni sono chia­ma­te a dimo­stra­re sen­si­bi­li­tà e con­cre­tez­za ver­so un set­to­re fon­da­men­ta­le per l’e­co­no­mia e la sicu­rez­za ali­men­ta­re del Pae­se. Solo con azio­ni rapi­de e con­cre­te sarà pos­si­bi­le argi­na­re le per­di­te e per­met­te­re al com­par­to pri­ma­rio di ripren­der­si da que­sto momen­to deli­ca­to e com­ples­so”.
Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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