Marino/S. M. Mole, a BiblioPop: Mehrdad Hasani e Khashayar Pirelmi con i tre cortometraggi proiettati protagonisti dell’evento riuscito per presenza di pubblico e qualità dei contenuti

Marino/S. M. Mole, a BiblioPop: Mehrdad Hasani e Khashayar Pirelmi con i tre cortometraggi proiettati protagonisti dell’evento riuscito per presenza di pubblico e qualità dei contenuti

12/10/2024 0 Di Maurizio Aversa

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Le sto­rie alla base dei cor­to­me­trag­gi, pro­iet­ta­te vener­dì 11 a Biblio­pop, potreb­be­ro esse­re defi­ni­te come vita quo­ti­dia­na del­la real­tà di sot­to­pro­le­ta­ria­to del­le peri­fe­rie ira­nia­ne. “Que­sto incon­tro nasce in col­la­bo­ra­zio­ne con il Festi­val dei Dirit­ti Uma­ni di Napo­li e dal­la neces­si­tà di crea­re uno spa­zio dove sto­rie di oppres­sio­ne e resi­sten­za pos­sa­no esse­re con­di­vi­se e com­pre­se, gra­zie anche all’arte di regi­sti come Hasa­ni e Pirel­mi. – ha espli­ci­ta­to nell’intervento ini­zia­le Lucia­no Sal­ta­rel­li, pre­si­den­te di Sen­za Fron­tie­re onlus — Il nostro obiet­ti­vo oggi è dupli­ce: da un lato, mostra­re il poten­zia­le del cine­ma come stru­men­to di resi­sten­za; dall’altro, crea­re una rete di soli­da­rie­tà e sup­por­to che pos­sa ampli­fi­ca­re il mes­sag­gio di que­sti regi­sti corag­gio­si. La Rete del Caf­fè Sospe­so, di cui fac­cia­mo par­te, incar­na per­fet­ta­men­te que­sta mis­sio­ne, acco­glien­do arti­sti e intel­let­tua­li per­se­gui­ta­ti, offren­do loro visi­bi­li­tà e voce, non è solo un appun­ta­men­to di appas­sio­na­ti del cine­ma, ma lan­cia­re anche un mes­sag­gio poli­ti­co.”. Quin­di ha poi così con­clu­so: “Gra­zie a que­sta rete, arti­sti come Mehr­dad e Hos­sein non solo rie­sco­no a rag­giun­ge­re un pub­bli­co inter­na­zio­na­le, ma tro­va­no anche un soste­gno tan­gi­bi­le. L’obiettivo fina­le è quel­lo di crea­re un osser­va­to­rio di tute­la, che moni­to­ri la sicu­rez­za di que­sti intel­let­tua­li e pro­muo­va la liber­tà di espres­sio­ne a livel­lo glo­ba­le. Un rin­gra­zia­men­to spe­cia­le va a Mehr­dad e Hos­sein per esse­re qui oggi e per con­di­vi­de­re con noi le loro sto­rie di lot­ta e spe­ran­za. Sia­mo cer­ti che le loro ope­re lasce­ran­no un segno pro­fon­do in cia­scu­no di noi.”. In pre­ce­den­za, ave­va accol­to i par­te­ci­pan­ti (che han­no riem­pi­to tut­ti i posti a sede­re e con la por­ta del­la biblio­te­ca aper­ta e per­so­ne ad ascol­ta­re all’esterno) il Pre­si­den­te di Biblio­pop, Ser­gio San­ti­nel­li che in modo sem­pli­ce ed effi­ca­ce ave­va ripro­po­sto il con­cet­to “dove c’è cul­tu­ra c’è pace, dove c’è pace c’è cul­tu­ra. Que­sta è par­te del­la nostra mis­sio­ne asso­cia­ti­va”. Per que­sto omeg­ge­rà i regi­sti con un volu­me “Viag­gio in Iran” dona­to loro da Biblio­pop.

I regi­sti ira­nia­ni ospi­ti e la signo­ra Azi­tà inter­pre­te


Anna­ma­ria Scia­lis per l’ANPI dopo aver ricor­da­to che l’Iran non è una demo­cra­zia libe­ra­le (intan­to che è sot­to minac­cia del­la demo­cra­ti­cis­si­ma Israe­le), in segno soli­da­le con le lot­te del popo­lo e dei regi­sti pre­sen­ti ha dona­to loro i “faz­zo­let­ti par­ti­gia­ni”. Inter­ven­ti sono sta­ti svol­ti in segno di salu­to e soli­da­rie­tà anche dai con­si­glie­ri Bar­ba­ra Cer­ro (M5S) e Fran­ca Sil­va­ni (PD). Pre­sen­ti varie per­so­na­li­tà: Euge­nio Pisa­ni (Lega), pre­si­den­te del con­si­glio comu­na­le; Gabrie­le Nar­ci­si, con­si­glie­re M5S; Schiaf­fi­ni del PD; Aver­sa del PCI e Anto­nio Giglio dell’ANPI Lanu­vio.

La biblio­te­ca pie­na, la pre­si­den­te Anpi Scia­lis con­se­gna i faz­zo­let­ti par­ti­gia­ni


Le tre sto­rie han­no rac­con­ta­to di un cana­ri­no da libe­ra­re come sim­bo­lo di liber­tà dall’oppressione. Libe­ra­zio­ne ago­gna­ta da bam­bi­ni e con­cre­tiz­za­ta­si in età post ado­le­scen­zia­le. Poi una sto­ria di un bam­bi­no che si sen­ti­va bam­bi­na e di que­sta con­di­zio­ne subi­va l’ostracismo degli altri. Ma alla fine con con­sa­pe­vo­lez­za giun­ge­rà a recar­si a scuo­la nei suoi abi­ti di ragaz­za. Una ter­za sto­ria è quel­la, geo­gra­fi­ca­men­te svo­tla in con­fi­ne iraniano/afghano dove un ragaz­zo svol­ge il ruo­lo di por­ta­let­te­re, ed a cau­sa di que­sto, por­te­rà un pac­co, che si rive­le­rà esse­re un pac­co-bom­ba. L’importanza del lega­me, tra l’evento, i tre regi­sti e la Sedi­ce­si­ma Edi­zio­ne del Festi­val del Cine­ma dei Dirit­ti Uma­ni di Napo­li inti­to­la­ta “Creia­mo una Cul­tu­ra di Pace” è sta­to rap­pre­sen­ta­to dal regi­sta napo­le­ta­no che li ha accom­pa­gna­ti, men­tre pre­zio­sa è sta­ta l’opera di tra­du­zio­ne del­la signo­ra Azi­tà, cit­ta­di­na di S. Maria del­le Mole (Mari­no). Il tour dei due regi­sti pro­se­gui­rà poi ver­so il nord Ita­lia, con tap­pe a Trie­ste e For­lì, dimo­stran­do la loro volon­tà di avvi­ci­nar­si sem­pre più a un’Europa che rap­pre­sen­ta per loro una nuo­va pos­si­bi­li­tà di espres­sio­ne e liber­tà. Intan­to per que­sto suc­ces­so “mari­ne­se e castel­la­no” i meri­ti van­no ascrit­ti agli orga­niz­za­to­ri e part­ner di que­sto appun­ta­men­to sono: Biblio­pop, Cine­club Mark Film, Fede­ra­zio­ne Ita­lia­na dei Cir­co­li del Cine­ma (FICC), Una Cit­tà non Basta, Asso­cia­zio­ne Sen­za Fron­tie­re ONLUS, ANPI — Asso­cia­zio­ne Nazio­na­le Par­ti­gia­ni d’I­ta­lia sezio­ne di Mari­no, ANPI Pro­vin­cia­le di Roma, ANPI Qua­dran­te dei Castel­li roma­ni.

ulti­mo appun­ta­men­to roma­no dei regi­sti ira­nia­ni è per doma­ni pres­so Arci Zalib

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