Agricoltura, Confeuro: “A rischio esistenza piccole e medie imprese. Governo e Ue agiscano”

Agricoltura, Confeuro: “A rischio esistenza piccole e medie imprese. Governo e Ue agiscano”

08/10/2024 0 Di Marco Montini

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“Nel nostro pae­se in soli 15 anni la quan­ti­tà del­le azien­de agri­co­le di pic­co­la dimen­sio­ne si è dimez­za­to. Sono dav­ve­ro pre­oc­cu­pan­ti i nume­ri del nuo­vo report di Green­pea­ce, un trend nega­ti­vo che tut­ta­via non ci sor­pren­de e che anzi la nostra Con­fe­de­ra­zio­ne, negli ulti­mi anni, ha mes­so più vol­te alla atten­zio­ne del­le isti­tu­zio­ni loca­li e nazio­na­li. Quel­lo del­la for­te ridu­zio­ne del­le pic­co­le e medie impre­se nel set­to­re agri­co­lo, infat­ti, è un vero e pro­prio allar­me ros­so. Stia­mo par­lan­do del­la soprav­vi­ven­za di miglia­ia di impre­se per lo più a con­di­zio­ne fami­lia­re, che pro­du­co­no eccel­len­ze di nic­chia — dal­la gran­dis­si­ma qua­li­tà — ma che pur­trop­po non rie­sco­no a sca­la­re i costi di pro­du­zio­ne e quin­di non sono in gra­do di com­pe­te­re sul mer­ca­to nazio­na­le e glo­ba­le. Da que­sto pun­to di vista, la Con­feu­ro pro­po­ne due solu­zio­ni fon­da­men­ta­li. La pri­ma è quel­la di incen­ti­va­re le asso­cia­zio­ni e le unio­ni tra pic­co­li pro­dut­to­ri, attra­ver­so poli­ti­che più mira­te e con­cre­te, che con­sen­ta­no loro di usu­frui­re del­le eco­no­mie di sca­la e quin­di ven­de­re i pro­dot­ti in quan­ti­tà mag­gio­re con­cen­tran­do­li insie­me alle pro­du­zio­ni di altre micro-azien­de. E anco­ra, la pro­mo­zio­ne di prov­ve­di­men­ti che miri­no alla sud­di­vi­sio­ne (e quin­di alla ridu­zio­ne) dei costi tra­mi­te l’utilizzo di nuo­ve tec­no­lo­gie. La secon­da pro­po­sta è, inve­ce, lega­ta a un approc­cio più strut­tu­ra­to e com­ples­si­vo per la tute­la del­le pic­co­le e medie impre­se del set­to­re pri­ma­rio. Il nostro pae­se infat­ti è ed è sta­to sem­pre carat­te­riz­za­to dal­la varie­tà, dal­la capa­ci­tà di pro­dur­re una deter­mi­na­ta eccel­len­ze agroa­li­men­ta­re in una spe­ci­fi­ca por­zio­ne di ter­ri­to­rio: ebbe­ne, tut­to que­sto rap­pre­sen­ta cer­ta­men­te un valo­re aggiun­to, che può e deve esse­re incre­men­ta­to ad esem­pio attra­ver­so for­me inno­va­ti­ve di turi­smo eno­ga­stro­no­mi­co e per­cor­si di soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le. In tal sen­so, sol­le­ci­tia­mo il gover­no nazio­na­le e il mini­stro Lol­lo­bri­gi­da a met­te­re in cam­po poli­ti­che più inci­si­ve a tute­la dei pic­co­li e medi pro­dut­to­ri e a lavo­ra­re mag­gior­men­te in Euro­pa per cam­bia­re una Pac che, così com’è strut­tu­ra­ta, non aiu­ta le pmi, anzi ne esclu­de mol­te, andan­do a ridur­re negli anni il pre­mio mini­mo paga­bi­le per azien­da agri­co­la. Se voglia­mo dav­ve­ro difen­de­re la nostra agri­col­tu­ra, ser­ve una inver­sio­ne di rot­ta tota­le e imme­dia­ta”.

Così, in una nota, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le di Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli agri­col­to­ri euro­pei e del mon­do.

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