Gatti a rischio avvelenamento a San Cataldo (Caltanissetta)

Gatti a rischio avvelenamento a San Cataldo (Caltanissetta)

04/10/2024 0 Di Redazione

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Dopo le morti sospette di alcuni gatti in una colonia felina, avviate le indagini delle Guardie zoofile WWF, Servizi veterinari e Polizia Municipale. Sanzioni penali pesanti per chi confeziona o distribuisce bocconi avvelenati: reclusione da quattro mesi a due anni 

Gatti a rischio avvelenamento a San Cataldo (CL): intervento delle Guardie zoofile WWF

LE CARCASSE DI TRE ANIMALI MORTI SONO STATE PORTATE ALL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO PER L’ESAME NECROSCOPICO. SOPRALLUOGO DELLE GUARDIE ZOOFILE DEL WWF CHE HANNO APPOSTO DEI CARTELLI INFORMATIVI SUL RISCHIO DI PRESENZA DI ESCHE TOSSICHE E BOCCONI AVVELENATI NELLA ZONA

 
Nuo­vo tra­gi­co epi­so­dio di pro­ba­bi­le distri­bu­zio­ne di pol­pet­te avve­le­na­te a San Catal­do (CL). Ad esse­re col­pi­to que­sta vol­ta è il quar­tie­re di San­ta Ger­ma­na, dove nei gior­ni scor­si alcu­ni cit­ta­di­ni han­no segna­la­to del­le mor­ti sospet­te di diver­si gat­ti di una colo­nia feli­na del­la zona, Subi­to si sono atti­va­te le Guar­die zoo­fi­le WWF del Nucleo pro­vin­cia­le di Cal­ta­nis­set­ta con un sopral­luo­go nell’area; duran­te il ser­vi­zio di sono sta­te recu­pe­ra­te le car­cas­se di tre gat­ti e sono sta­ti pre­le­va­ti dei cam­pio­ni di cibo che si sospet­ta pos­sa esse­re sta­to avve­le­na­to. E’ scat­ta­ta la pro­ce­du­ra pre­vi­sta dal­le ordi­nan­ze del Mini­ste­ro del­la Salu­te in que­sti casi: sono sta­ti aller­ta­ti ed infor­ma­ti i ser­vi­zi vete­ri­na­ri dell’ASP n. 2 di Cal­ta­nis­set­ta e le car­cas­se dei tre ani­ma­li sono sta­te con­fe­ri­te all’I­sti­tu­to Zoo­pro­fi­lat­ti­co di Paler­mo per l’e­sa­me necro­sco­pi­co ed i pre­scrit­ti accer­ta­men­ti tos­si­co­lo­gi­ci, uni­ta­men­te ai cam­pio­ni ali­men­ta­ri. 
 In col­la­bo­ra­zio­ne con la Poli­zia Muni­ci­pa­le di San Catal­do, inol­tre, le Guar­die WWF han­no appo­sto dei car­tel­li infor­ma­ti­vi per la cit­ta­di­nan­za sul rischio di pre­sen­za, nel­la zona, di esche tos­si­che e boc­co­ni avve­le­na­ti; le atti­vi­tà di poli­zia giu­di­zia­ria degli Agen­ti zoo­fi­li del WWF pro­se­guo­no per poter indi­vi­dua­re cau­se e respon­sa­bi­li del­le mor­ti dei gat­ti.
Lo spar­gi­men­to di vele­ni mol­to peri­co­lo­si per la salu­te — non solo degli ani­ma­li – è, pur­trop­po, un feno­me­no dif­fu­so in tut­ta la pro­vin­cia. In gene­re, indi­vi­dua­re i respon­sa­bi­li non è sem­pli­ce, ma le Guar­die WWF han­no già avvia­to oppor­tu­ne inda­gi­ni tese a risa­li­re ai sog­get­ti pos­si­bi­li auto­ri di que­sti cri­mi­na­li gesti. “Anco­ra una vol­ta dob­bia­mo fare i con­ti con una pra­ti­ca pur­trop­po ormai con­so­li­da­ta che con­si­ste nel­la eli­mi­na­zio­ne fisi­ca degli ani­ma­li “inde­si­de­ra­ti” con lo spar­gi­men­to di sostan­ze vele­no­se. Il cre­scen­do di tale feno­me­no rag­giun­ge livel­li seria­men­te pre­oc­cu­pan­ti – dichia­ra Ennio Bon­fan­ti, coor­di­na­to­re pro­vin­cia­le del Nucleo di Vigi­lan­za zoo­fi­la ed ambien­ta­le del WWF di Cal­ta­nis­set­ta –: non si trat­ta di casi iso­la­ti ma di un feno­me­no che inte­res­sa mol­te cit­tà del nis­se­no ed anche i ter­ri­to­ri extraur­ba­ni e rura­li. Chi si mac­chia di que­sti atti inci­vi­li e vigliac­chi non ha alcun fre­no, sa che è dif­fi­ci­le un inter­ven­to di tipo repres­si­vo men­tre man­ca del tut­to quel­lo pre­ven­ti­vo. Nono­stan­te il fat­to che que­sto irre­spon­sa­bi­le e bar­ba­ro uso del vele­no con­tro ani­ma­li dome­sti­ci e fau­na sel­va­ti­ca pos­sa deter­mi­na­re un gra­ve impat­to sul­la salu­te pub­bli­ca e sul­la bio­di­ver­si­tà, in pochi col­la­bo­ra­no con le Auto­ri­tà per sco­pri­re e denun­cia­re i respon­sa­bi­li”.
Le Guar­die WWF, in pro­po­si­to, ricor­da­no come mol­ti di que­sti vele­ni sia­no facil­men­te assi­mi­la­bi­li dall’organismo uma­no anche attra­ver­so un sem­pli­ce con­tat­to: è suf­fi­cien­te che una mano acci­den­tal­men­te con­ta­mi­na­ta ven­ga a con­tat­to con la boc­ca per­ché il vele­no pos­sa esse­re assi­mi­la­to diret­ta­men­te dal­le muco­se. Il loro uso per il con­fe­zio­na­men­to di esche e boc­co­ni avve­le­na­ti costi­tui­sce rea­to puni­to con san­zio­ni pena­li: la leg­ge sul­la cac­cia n. 157/1992 (artt. 21 e 30, ammen­da fino a 1.549 euro) ed il Testo Uni­co del­le Leg­gi Sani­ta­rie (art.146, reclu­sio­ne da sei mesi a tre anni e un’ammenda fino a 516,46 euro) vie­ta­no espres­sa­men­te di dif­fon­de­re vele­ni. Ai sen­si del­la leg­ge n.189/2004 con­tro il mal­trat­ta­men­to, inol­tre, per il delit­to di ucci­sio­ne di ani­ma­li è pre­vi­sta la reclu­sio­ne da quat­tro mesi a due anni.

Fac­cia­mo appel­lo ai cit­ta­di­ni — con­clu­de Bon­fan­ti — affin­ché ci aiu­ti­no ad indi­vi­dua­re i cri­mi­na­li che spar­go­no esche avve­le­na­te. In caso di indi­vi­dui o auto sospet­te che get­ta­no pol­pet­te od altri ali­men­ti sospet­ti, occor­re chia­ma­re imme­dia­ta­men­te le For­ze di Poli­zia e, ove pos­si­bi­le, fil­ma­re col pro­prio tele­fo­no cel­lu­la­re la sce­na alla qua­le si assi­ste. Chiun­que voles­se aiu­tar­ci con infor­ma­zio­ni e segna­la­zio­ni, nel­la mas­si­ma riser­va­tez­za, può con­tat­ta­re le Guar­die WWF all’e-mail guardiewwf.caltanissetta@gmail.com

Per quan­to riguar­da la sicu­rez­za e l’in­co­lu­mi­tà pub­bli­ca, il WWF desi­de­ra dif­fon­de­re alla cit­ta­di­nan­za i seguen­ti con­si­gli:
- ai geni­to­ri si rac­co­man­da di vigi­la­re con atten­zio­ne sui bam­bi­ni, che non rac­col­ga­no ed inge­ri­sca­no mate­ria­li sospet­ti;
- i pro­prie­ta­ri di cani devo­no con­trol­la­re tra­mi­te guin­za­glio i movi­men­ti dell’animale, facen­do­gli indos­sa­re la muse­ruo­la per non entra­re in con­tat­to con I boc­co­ni avve­le­na­ti;
- ai pro­prie­ta­ri di altri ani­ma­li dome­sti­ci si rac­co­man­da di limi­tar­ne, per quan­to pos­si­bi­le i movi­men­ti;
- tut­ti i cit­ta­di­ni sono invi­ta­ti a non rac­co­glie­re e segna­la­re pron­ta­men­te alla Poli­zia Muni­ci­pa­le o ai Cara­bi­nie­ri, Poli­zia o Cor­po Fore­sta­le (tra­mi­te il NUE 112) even­tua­li esche o mate­ria­li sospet­ti.

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