Albano. Scomparso Mauro Parretti, comunista e marxista. Noto ai Castelli e Castel Gandolfo in particolare. Venerdì 30 cerimonia laica

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Mau­ro Par­ret­ti

Sem­pre pron­to al con­fron­to e alle gran­di bat­ta­glie gene­ro­se: in mol­ti furo­no al suo fian­co, pro­prio con per­no a Castel Gan­dol­fo — con la miti­ca sezio­ne aper­ta in piaz­za difron­te il palaz­zo papa­le — per costrui­re la sta­gio­ne del­la pro­po­sta poli­ti­ca del­la Fede­ra­zio­ne del­la Sini­stra (con PRC e PdCI in pri­mo pia­no). Mau­ro Par­ret­ti che pro­ve­ni­va da espe­rien­ze pro­fes­sio­na­li e di vita che l’han­no visto gira­re il glo­bo e che lo han­no lega­to a mol­te bat­ta­glie inter­na­zio­na­li­ste come per il suda­me­ri­ca. In modo col­let­ti­vo, com­pa­gne e com­pa­gni han­no volu­to redi­ge­re que­ste den­se poche righe a segui­re: ” Dia­mo l’ul­ti­mo salu­to al nostro com­pa­gno Mau­ro, scom­par­so lune­dì scor­so, 26 agosto.Mauro era una per­so­na dota­ta al mas­si­mo gra­do di otti­mi­smo del­la volon­tà e pes­si­mi­smo del­l’in­tel­li­gen­za, come tut­ti dovrem­mo esse­re. Ma soprat­tut­to Mau­ro rega­la­va posi­ti­vi­tà a pie­ne mani e a chiun­que lo avvi­ci­nas­se. Dote rara in una per­so­na con una gra­ve malat­tia cro­ni­ca dura­ta qua­si 30 anni: ben pochi come lui, in quel­le con­di­zio­ni di salu­te, rie­sco­no a non esse­re mai ran­co­ro­si, mai ina­ci­di­ti, mai avve­le­na­ti con l’u­ni­ver­so mon­do. È faci­le e com­pren­si­bi­le che un disa­bi­le fac­cia pesa­re sugli altri il suo han­di­cap. Mau­ro non solo non lo face­va, ma te lo face­va dimen­ti­ca­re. Ha dato tan­to a tut­ti e reste­rà nel ricor­do di tan­ti come un model­lo di coe­ren­za, di serie­tà, di impe­gno intel­let­tua­le, di capa­ci­tà di scin­de­re ciò che è impor­tan­te da quel­lo che non lo è, ma anche di autoi­ro­nia, di gene­ro­si­tà e di amo­re per la vita. Un abbrac­cio alla moglie Lilian e ai figli Tizia­na e Clau­dio.”. Intan­to la fami­glia, rivol­gen­do­si a quan­ti l’han­no ama­to e sti­ma­to, in par­ti­co­la­re di Castel Gan­dol­fo e Castel­li roma­ni, ha orga­niz­za­to la com­me­mo­ra­zio­ne di Mau­ro, lai­ca natu­ral­men­te, sarà vener­di 30 pres­so la sua abi­ta­zio­ne a via Val­le Poz­zo 17 (Alba­no) alle ore 18.

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Maurizio Aversa

Un ope­ra­to­re dell’informazione. Un atti­vi­sta cul­tu­ra­le impe­gna­to a dif­fon­de­re le buo­ne pra­ti­che che aumen­ta­no ed esten­do­no la frui­zio­ne del miglior bene imma­te­ria­le di cui l’umanità dispo­ne: il sape­re, la cono­scen­za, la cul­tu­ra. Que­sto il mio inti­mo a cui mi ispi­ro e la mia veste “gior­na­li­sti­ca”. Pro­fes­sio­nal­men­te pro­ven­go da espe­rien­ze “strut­tu­ra­te” come sono gli Uffi­ci Stam­pa pesan­ti: La Lega del­le Coo­pe­ra­ti­ve, Bot­te­ghe Oscu­re. Ma anche espe­rien­ze di pri­mo impat­to: Ita­lia Radio; e il mon­do del­le Ras­se­gne Stam­pa coo­pe­ra­ti­va DIRE, Dire­tel, Rastel, Tel­press. Per la car­ta stam­pa­ta oltre una espe­rien­za “in pro­prio” come diret­to­re scien­ti­fi­co del­la rivi­sta “Vini del Lazio”, ho col­la­bo­ra­to con Pae­se Sera, con L’Unità, con Oggi Castel­li.