Agroalimentare, Confeuro: “Anche in vacanza tuteliamo il made in Italy”

Agroalimentare, Confeuro: “Anche in vacanza tuteliamo il made in Italy”

14/08/2024 0 Di Marco Montini

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“Sia­mo ormai entra­ti nel cuo­re del perio­do esti­vo con milio­ni di ita­lia­ni in giro a goder­si le meri­ta­te ferie. Mol­ti dei nostri con­na­zio­na­li, d’altronde, anche quest’anno han­no deci­so di visi­ta­re loca­li­tà oltre con­fi­ne oppu­re oltre ocea­no per cono­sce­re le bel­lez­ze sto­ri­che o le eccel­len­ze gastro­no­mi­che di altri pae­si. Ebbe­ne, Con­feu­ro pro­prio a loro si rivol­ge, chie­den­do gran­de atten­zio­ne nel caso deci­des­se­ro, duran­te le loro vacan­ze, di bere e man­gia­re pro­dot­ti ita­lia­ni. In mol­te nazio­ni stra­nie­re, infat­ti, è in atto da anni il cosid­det­to feno­me­no “Ita­lian soun­ding”, ossia l’uso su eti­chet­te e con­fe­zio­ni di deno­mi­na­zio­ni, rife­ri­men­ti geo­gra­fi­ci, foto, colo­ri e mar­chi che evo­ca­no l’Italia e in par­ti­co­la­re, alcu­ni dei suoi più famo­si pro­dot­ti tipi­ci per pro­muo­ve­re la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di pro­dot­ti agri­co­li (e non solo), indu­cen­do ingan­ne­vol­men­te a pen­sa­re che sia­no auten­ti­ci ita­lia­ni, quan­do nel­la real­tà di ita­lia­no han­no poco o nien­te. Una tipo­lo­gia di fal­so Made in Ita­ly, dicia­mo così, una situa­zio­ne allar­man­te, che rischia di dan­neg­gia­re per miliar­di di euro una fet­ta impor­tan­te dell’economia ita­lia­na e del­le espor­ta­zio­ni agroa­li­men­ta­ri, e che deve esse­re fer­ma­ta in tem­pi rapi­di e con­cre­ti dal­le isti­tu­zio­ni com­pe­ten­ti, Unio­ne Euro­pea in pri­mis. Per que­sta ragio­ne, cari ita­lia­ni all’estero, se vi ritro­ve­re­te a giro­va­ga­re tra gli scaf­fa­li di un super­mer­ca­to stra­nie­ro, veri­fi­ca­te il nome del pro­dot­to e, sopra­tut­to, leg­ge­te bene l’etichettatura per con­trol­lar­ne la pro­ve­nien­za: le imi­ta­zio­ni e le fal­si­fi­ca­zio­ni più fre­quen­ti, ad esem­pio, avven­go­no con i nostri vini, i nostri for­mag­gi, e anco­ra la pasta, i sughi e i salu­mi. Così facen­do, tute­le­re­mo il nostro Made in Ita­ly e i dirit­ti del­le miglia­ia di azien­de ita­lia­ne, che quo­ti­dia­na­men­te lavo­ra­no con impe­gno e dedi­zio­ne per assi­cu­ra­re sul­le nostre tavo­le pro­dot­ti di qua­li­tà”.

Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do.

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