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“Quando si parla di ambiente, si parla anche di terra e di agricoltura. Per questa ragione, Confeuro accoglie positivamente il via libera del regolamento sul ripristino della natura, approvato nelle scorse ore dal Consiglio dell’Unione Europea. Un testo importante, che racchiude le disposizioni atte a riportare almeno il 20 per cento delle terre e dei mari europei allo stato originale entro il decennio. Il regolamento tuttavia ha registrato il voto contrario del nostro paese: un dissenso legittimo ma che Confeuro fatica davvero a comprendere visto e considerato che il regolamento punta alla tutela dell’ambiente e alla riqualificazione delle aree naturali già degradate, peraltro fondamentale tassello del Green Deal. In merito a eventuali impatti negativi nei riguardi del settore agricolo, noi siamo della opinione che le istanze e i diritti di piccoli e medi agricoltori possano e debbano essere tutelati e valorizzati con ben altre politiche, più concrete e ficcanti, a partire dalla revisione totale della Pac, dallo stanziamento di maggiori risorse a favore delle pmi piuttosto che delle grandi multinazionali, e dallo snellimento delle procedure amministrative e fiscali. Sempre a proposito del regolamento sul ripristino della natura, vedremo adesso come si comporterà il governo italiano nella definizione del piano nazionale da presentare alla Commissione europea”.
Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.