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Quattro Referendum sul Lavoro 2025 Marino: costituito il “Comitato Per il Lavoro ci metto la firma”
16/06/2024Questo articolo è stato letto 1439 volte!
In queste ore alla conferenza stampa della Cgil, il segretario generale, Maurizio Landini, ha reso noto che le firme necessarie per indire un Referendum che cancelli quattro gravi norme contro i lavoratori che sono vigenti, sono state raggiunte. Al tempo stesso, sempre Landini, ha invitato i sostenitori di queste motivazioni, a continuare la raccolta firme perché testimoniano comunque il grande consenso e la spinta che servirà per avere anche nelle urne, probabilmente il prossimo anno, la definitiva cancellazione delle norme imputate. Proprio in queste ore, secondo un appuntamento che segue un breve confronto già svolto precedentemente, è stata resa concreta la costituzione del Comitato “Per il Lavoro ci metto la firma” di Marino, promosso dal M5S, dal PD, dal PCI e da Legambiente, che sostiene ed invita a sottoscrivere i 4 Referendum popolari promossi dalla Cgil, abrogativi in tema di lavoro.
— Per la cancellazione delle norme Jobs Act sui licenziamenti, che consentono alle imprese di non reintegrare un/a lavoratore/trice licenziato/a in modo illegittimo
— Per la cancellazione del tetto massimo dell’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende
— Per cancellare la liberalizzazione dei contratti a termine
— Per cancellare la norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e subappalto in caso di infortunio del lavoratore/trice (vedi troppe morti sul lavoro)
Grazie alla disponibilità di alcune sedi, è possibile firmare rivolgendosi presso:
Bibliopop, Via U. Bassi, S. Maria delle Mole
PD, C.so Trieste, 92, Marino centro Appuntamenti specifici ed iniziative pubbliche assembleari saranno resi noti di volta in volta. Il Comitato ringrazia per la disponibilità di certificazione i consiglieri comunali del M5S e del PD
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.