Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Basta tutelare grandi multinazionali a danno dei piccoli produttori”

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Basta tutelare grandi multinazionali a danno dei piccoli produttori”

17/02/2024 1 Di Marco Montini

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Abbia­mo let­to con mol­ta atten­zio­ne l’intervista rila­scia­ta nel­le scor­se ore ad un auto­re­vo­le quo­ti­dia­no nazio­na­le dal mini­stro del­la Agri­col­tu­ra e Sovra­ni­tà Ali­men­ta­re, Fran­ce­sco Lol­lo­bri­gi­da, che par­la di poli­ti­ca agri­co­la Ue da cam­bia­re e più tem­po per tran­si­zio­ne green. In que­sto con­te­sto anche Con­feu­ro inten­de espri­me­re la pro­pria rifles­sio­ne nel­la con­vin­zio­ne matu­ra­ta che, pur­trop­po, gli ulti­mi decen­ni di poli­ti­che agri­co­le e com­mer­cia­li nazio­na­li e comu­ni­ta­rie han­no crea­to un model­lo agri­co­lo inso­ste­ni­bi­le e ini­quo, rispet­to al qua­le gli inte­res­si del­le filie­re indu­stria­li e distri­bu­ti­ve han­no domi­na­to, a spe­se del lavo­ro e del red­di­to degli agri­col­to­ri, del­la salu­te del­le per­so­ne e dell’ambiente, del benes­se­re ani­ma­le. L’effetto para­dos­sa­le di que­sta situa­zio­ne, infat­ti, è che la mag­gio­ran­za degli agri­col­to­ri, schiac­cia­ti dagli atto­ri domi­nan­ti la filie­ra, sono giun­ti ad una con­di­zio­ne di cre­scen­te disa­gio e sfi­du­cia ver­so l’intero siste­ma agroa­li­men­ta­re come pos­so­no dimo­stra­re le aspre pro­te­ste di que­ste set­ti­ma­ne. Il noc­cio­lo del­la que­stio­ne è che ad un agri­col­to­re va meno del 10% del costo fina­le soste­nu­to dal con­su­ma­to­re. Tut­to que­sto è inso­ste­ni­bi­le! Agri­col­to­ri e con­su­ma­to­ri sono entram­bi dan­neg­gia­ti dal­la situa­zio­ne che si è deter­mi­na­ta per­ché per­do­no i pri­mi in red­di­ti­vi­tà ed i secon­di in pote­re d’acquisto. Gli atto­ri for­ti del­la filie­ra — tra cui le gran­di mul­ti­na­zio­na­li dell’agroalimentare e le indu­strie che pro­du­co­no pesti­ci­di e pro­dot­ti chi­mi­ci — inve­ce han­no accre­sciu­to i pro­pri gua­da­gni a dismi­su­ra e oggi fan­no il bel­lo e cat­ti­vo tem­po a disca­pi­to del­la col­let­ti­vi­tà.

E, rispet­to a que­sti pro­ble­mi, le con­ces­sio­ni del Gover­no agli agri­col­to­ri sul­la par­zia­le esen­zio­ne IRPEF, le con­ces­sio­ni sba­glia­te dell’Europa che sta facen­do mar­cia indie­tro sull’utilizzo dei pesti­ci­di e sul 4% da tene­re a ripo­so sono solo un pri­mo pas­so, che però rischia di rima­ne­re un pal­lia­ti­vo che nul­la andran­no a risol­ve­re, se non si appli­che­ran­no poli­ti­che strut­tu­ra­li e di ampio respi­ro. Il com­pi­to del­la poli­ti­ca, infat­ti, dovreb­be esse­re quel­lo di anti­ci­pa­re quel­le stor­tu­re, det­ta­te dai pote­ri finan­zia­ri ed eco­no­mi­ci e di tute­la­re, equi­li­bran­do le for­ze in cam­po, colo­ro che rap­pre­sen­ta­no la vera ani­ma pro­dut­ti­va del Pae­se e che ogni giro­no fan­no si che pos­sia­mo man­gia­re pro­dot­ti genui­ni e sicu­ri per la nostra salu­te: gli agri­col­to­ri sono i for­ni­to­ri più rile­van­ti del nostro più impor­tan­te bene comu­ne, il cibo. Il cam­bia­men­to dei siste­mi agroa­li­men­ta­ri deve avve­ni­re dan­do loro la pos­si­bi­li­tà di ope­ra­re nel­le miglio­ri con­di­zio­ni. I sus­si­di pub­bli­ci all’agricoltura devo­no esse­re fun­zio­na­li al man­te­ni­men­to di una soste­ni­bi­li­tà eco­no­mi­ca per le azien­de agri­co­le incen­ti­van­do le azien­de che usa­no meto­di di col­ti­va­zio­ne agroe­co­lo­gi­ci in gra­do di garan­ti­re la tute­la dell’ambiente e del benes­se­re ani­ma­le. In que­sta dire­zio­ne biso­gna inver­ti­re la rot­ta. Visto che oggi l’80% del­le risor­se del­la PAC fini­sce al 20% di azien­de Agroin­du­stia­li che non han­no alcun rea­le biso­gno del soste­gno eco­no­mi­co euro­peo, men­tre all’80% di azien­de agri­co­le a con­du­zio­ne fami­lia­re o comun­que di pic­co­le e medie dimen­sio­ne fini­sco­no le bri­cio­le. Que­sta ingiu­sti­zia non è sta­ta risol­ta con l’ultima rifor­ma del­la Pac, il cui fal­li­men­to va attri­bui­to a con­flit­ti di inte­res­se su posi­zio­ni con­ser­va­tri­ci in dife­sa di pri­vi­le­gi e pote­ri for­ti. E il risul­ta­to è sot­to gli occhi di tut­ti: oggi il siste­ma agroa­li­men­ta­re ingiu­sto che si è deter­mi­na­to si sta ribel­lan­do in tut­ta Euro­pa. Basta dun­que tute­la­re gli agroin­du­stria­li, dob­bia­mo pri­ma pen­sa­re ai pic­co­li pro­dut­to­ri e ai con­su­ma­to­ri. Que­sta è la respon­sa­bi­li­tà del­la poli­ti­ca tut­ta, ita­lia­na e comu­ni­ta­ria”.

Così, in una nota stam­pa, Andrea Tiso, pre­si­den­te nazio­na­le Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli Agri­col­to­ri Euro­pei e del Mon­do

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