Cnel, Tiso-Arbia(IC): “Istituzione inutile che grava su tasche cittadini. Serve riforma”

Cnel, Tiso-Arbia(IC): “Istituzione inutile che grava su tasche cittadini. Serve riforma”

25/09/2023 1 Di Marco Montini

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“Il Con­si­glio Nazio­na­le del­l’E­co­no­mia e del Lavo­ro (CNEL) è un’i­sti­tu­zio­ne ita­lia­na che è sta­ta crea­ta con l’in­ten­to di for­ni­re con­su­len­za e pare­ri in mate­ria eco­no­mi­ca e socia­le. Tut­ta­via, nel cor­so degli anni, il CNEL ha dimo­stra­to di esse­re un orga­ni­smo obso­le­to e inef­fi­ca­ce che richie­de rifor­me pro­fon­de per ade­guar­si alle esi­gen­ze e alle sfi­de del­l’I­ta­lia con­tem­po­ra­nea. Innan­zi­tut­to, uno dei prin­ci­pa­li pro­ble­mi del CNEL è la sua com­po­si­zio­ne. L’or­ga­ni­smo è costi­tui­to infat­ti da rap­pre­sen­tan­ti del­le orga­niz­za­zio­ni sin­da­ca­li, degli impren­di­to­ri e del gover­no. Que­sta strut­tu­ra ren­de il CNEL suscet­ti­bi­le alle pres­sio­ni poli­ti­che e all’in­te­res­se di grup­pi di lob­by. Di con­se­guen­za, le deci­sio­ni e i pare­ri emes­si dal CNEL pos­so­no esse­re influen­za­ti da con­si­de­ra­zio­ni poli­ti­che anzi­ché basar­si su una valu­ta­zio­ne impar­zia­le del­le que­stio­ni eco­no­mi­che e socia­li. Inol­tre, il CNEL ha dimo­stra­to di esse­re len­to nel pren­de­re deci­sio­ni e pro­dur­re pare­ri. Que­sta len­tez­za è inac­cet­ta­bi­le in un’e­po­ca in cui l’I­ta­lia e il mon­do affron­ta­no sfi­de eco­no­mi­che e socia­li in con­ti­nua evo­lu­zio­ne. I pro­ces­si deci­sio­na­li del CNEL sono spes­so bloc­ca­ti da discus­sio­ni inter­mi­na­bi­li tra le diver­se par­ti inte­res­sa­te, il che impe­di­sce l’a­do­zio­ne rapi­da di poli­ti­che e misu­re neces­sa­rie. C’è, poi, il pun­to del­la man­can­za di tra­spa­ren­za nel fun­zio­na­men­to del CNEL. Le riu­nio­ni e le discus­sio­ni all’in­ter­no del­l’or­ga­ni­smo spes­so avven­go­no a por­te chiu­se, e le deci­sio­ni pre­se pos­so­no sem­bra­re oscu­re e inac­ces­si­bi­li al pub­bli­co. Come Ini­zia­ti­ve Comu­ne, dun­que, ci chie­dia­mo qua­le rea­le rap­pre­sen­tan­za dei cor­pi inter­me­di abbia e quan­to con­tri­bui­sca all’indirizzo eco­no­mi­co-socia­le del Pae­se. il CNEL è un orga­ni­smo che ha per­so rile­van­za e effi­ca­cia nel con­te­sto ita­lia­no con­tem­po­ra­neo. È tem­po di rifor­ma­re pro­fon­da­men­te que­sta isti­tu­zio­ne, ride­fi­nen­do la sua com­po­si­zio­ne, aumen­tan­do la tra­spa­ren­za e assi­cu­ran­do che si con­cen­tri sul­la pro­du­zio­ne di pare­ri basa­ti su ana­li­si eco­no­mi­che soli­de e indi­pen­den­ti altri­men­ti sarà sol­tan­to un orga­ni­smo dal­la scar­sa uti­li­tà per il Pae­se e dagli alti costi che potreb­be­ro esse­re uti­liz­za­ti dal­lo Sta­to in modi più pro­fi­cui”.

Così, in una nota stam­pa, il grup­po Ini­zia­ti­va Comu­ne, gui­da­to da Car­me­la Tiso e dal por­ta­vo­ce Atti­lio Arbia.

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