Ambiente, Tiso-Arbia(Iniziativa Comune): “Riaprire miniere è illogico ritorno al passato”

Ambiente, Tiso-Arbia(Iniziativa Comune): “Riaprire miniere è illogico ritorno al passato”

07/08/2023 1 Di Marco Montini

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“Il gover­no Melo­ni vor­reb­be aumen­ta­re la pro­du­zio­ne ita­lia­na di metal­li cri­ti­ci fon­da­men­ta­li per la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca e per ridur­re la dipen­den­za da regi­mi stra­nie­ri. Ma non sap­pia­mo anco­ra quan­to sia­no ric­chi i gia­ci­men­ti spar­si sul ter­ri­to­rio e l’interesse stra­te­gi­co deve fare i con­ti con il dis­sen­so dei cit­ta­di­ni. Intan­to il Mini­stro del­le Impre­se vuo­le ria­pri­re le minie­re. Una pro­po­sta che evi­den­te­men­te nasce da una veri­tà dif­fi­ci­le da accet­ta­re: la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca è un pro­ces­so ad alta inten­si­tà di mine­ra­li, per­ché i vei­co­li elet­tri­ci o le tur­bi­ne eoli­che con­ten­go­no mol­ti più metal­li del­le auto a ben­zi­na e degli impian­ti a gas. È vero, le fon­ti di ener­gia rin­no­va­bi­le per­met­te­ran­no di ridur­re la doman­da di com­bu­sti­bi­li fos­si­li, ma non eli­mi­ne­ran­no la neces­si­tà di estrar­re mate­rie pri­me dal sot­to­suo­lo: litio, cobal­to, rame, argen­to, nichel, ter­re rare e man­ga­ne­se sono alcu­ne di que­ste. Il pro­ble­ma, come si leg­ge in un rap­por­to di Cas­sa depo­si­ti e pre­sti­ti, è che attual­men­te l’Unione euro­pea dipen­de per oltre l’ottanta per cen­to dal­le impor­ta­zio­ni di mate­rie pri­me cri­ti­che per l’industria. Que­sta dipen­den­za, peral­tro, è lega­ta spes­so a nazio­ni pro­ble­ma­ti­che come la Tur­chia, il Suda­fri­ca, la Rus­sia e soprat­tut­to la Cina, che domi­na le filie­re dei metal­li per l’energia puli­ta: sul­le ter­re rare, pre­sen­ti nel­le auto elet­tri­che e nel­le tur­bi­ne eoli­che, l’affidamento euro­peo a Pechi­no sfio­ra il cen­to per cen­to. Ecco che Bru­xel­les ha sti­la­to un elen­co di tren­ta­quat­tro mate­rie pri­me cri­ti­che per i set­to­ri del­la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca, del­la tran­si­zio­ne digi­ta­le e del­la dife­sa. Secon­do il Mini­stro in Ita­lia sia­mo ric­chi di gia­ci­men­ti com­pre­so il Litio e poi la lista s’in­gros­sa. Dun­que il pro­gres­so ci por­ta al seco­lo scor­so. Natu­ral­men­te il Gover­no con inau­di­to corag­gio ci spin­ge a “Tric­che e Bal­la­che”. Solo oggi ci si accor­ge che il litio è diven­ta­to un metal­lo pre­zio­so e richie­stis­si­mo; e poi il pri­ma­to del­la con­ve­nien­za eco­no­mi­ca è sta­to sop­pian­ta­to dal­la sicu­rez­za nazio­na­le. Insom­ma, tut­to cam­bia per non cam­bia­re nien­te, anche que­sto ese­cu­ti­vo nazio­na­le deci­so a pas­sa­re sopra le teste degli Ita­lia­ni. Spa­zio alle stra­te­gie, alla con­ve­nien­za, non impor­ta che tut­to si con­su­mi sul­la salu­te dei cit­ta­di­ni…”.

Così, in una nota stam­pa, il grup­po Ini­zia­ti­va Comu­ne, con una rin­no­va­ta veste in acro­ni­mo EUROMÒ — Uomi­ni libe­ri per l’Italia e l’Europa con­dot­ta dal grup­po di Coo­pe­ra­zio­ne e Pro­po­ste gui­da­to da Car­me­la Tiso e dal por­ta­vo­ce Atti­lio Arbia.

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