48 ORE DI INCENDIO dopo olre due giorni ancora brucia l’impianto di raccolta e trasferimento…
Incendio Ciampino, Pci: “Servono dati Arpa più completi”
03/08/2023Questo articolo è stato letto 1284 volte!
Il COORDINAMENTO DEI CASTELLI ROMANI del PCI
chiede all’ARPA DATI PIU’ COMPLETI sull’incendio di Ciampino
Ad oggi 2 agosto 2023 visionando il sito dell’ARPA, l’ente che valuta l’ambiente in cui viviamo,
notiamo l’incompletezza dei dati riportati sull’incendio del deposito “temporaneo” situato in zona
areoporto, zona che essendo al confine del comune di Marino è altamente antropizzata, soggetta ad
un alto traffico stradale e limitrofa ad altri comuni della fascia castellana della provincia di Roma.
Questo sarebbe, secondo un elaborato di Lega Ambiente l’evento n°145 della zona, tanto da far
pensare non ad un caso di eventi ma, di eventi collegati in 10 anni
Il coordinamento dei castelli PCI chiede che vengano forniti tutti i dati di TUTTE le centraline
esistenti nella zona, cosa che l’ente ARPA non fa, e non solo delle centraline che sono state poste in
essere in occasione dell’evento. Il 31 luglio, sul sito ufficiale ARPA LAZIO, venivano pubblicati i
dati di una centralina situata in zona Cinecittà che dimostravano l’accettabilità dell’aria per il giorno
29 luglio. Abbiamo notato che, la centralina si trovava controvento rispetto l’incendio. La posizione
della strumentazione è a nord/ovest dell’evento incendiario , in quel giorno spirava un vento in
direzione sud/est totalmente dalla parte opposta alla stazione di rilevamento. Sarebbe stato utile,
secondo noi, avere dati dai comuni di Castelgandolfo, Albano, Ariccia, Pomezia, Ardea, Aprilia.
Comuni che in quel momento erano coperti dalla coltre di fumo NERO sprigionata dalle fiamme.
Capiamo che magari il panico non ha fatto fare i dovuti passaggi a chi è preposto alla fornitura di
questi dati. Quello che non capiamo è perchè, questa centralina di Cinecittà sia improvvisamente
sparita i giorni successivi, giorni in cui il vento è “girato” in direzione nord/ovest ovverosia in
direzione della stessa ed invece si continuino a dare i dati SOLO in prossimità, un rilevatore in situ
ed uno a 600 metri, forse i cittadini interessati sono solo questi? A vederlo dai castelli romani il
fumo arrivava a Ciampino paese, Capanelle, Cinecittà ed oltre eppure i dati non sono più pubblicati,
i comuni mettono sul loro sito un avviso dell’ ASL Roma 6 che invita a tenere chiuse le finestre, a
lavare le verdure, e non uscire se si avvertono cattivi odori, come se l’eventuale diossina, o qualsiasi
particolato pericoloso, si fermasse davanti gli infissi delle nostre case, o che i filtri antipolline delle
nostre auto avessero un effetto miracoloso.
Siamo felici di constatare che altre forze sociali e politiche abbiano gli stessi nostri dubbi
sull’accaduto e propongano le stesse nostre soluzioni, rinnoviamo l’invito ad unire le forze per
ostacolare in tutti i modi i poteri politico/mafiosi che abbiamo di fronte
Abbiamo dubbi, e gradiremmo che ci venissero tolti.
IL PCI CHIEDE LA FORNITURA DEI DATI COMPLETI DI TUTTA LA ZONA INTERESSATA
IL PCI CHIEDE UN ACCERTAMENTO SANITARIO SULLA POPOLAZIONE DEI TERRITORI
COLPITI DAI FUMI SPRIGIONATI
IL PCI CHIEDE LA CHIUSURA DEL SITO ED IL SUO TRASFERIMENTI IN UN LUOGO PIU’
SICURO E CON SISTEMI DI SICUREZZA EFFICACI ED EFFICIENTIMa
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.