La storica cooperativa di Marino il 26 e 27 gennaio sarà protagonista della rassegna voluta…
L’azienda marinese Gotto d’oro al Vinitaly 2023, ambasciatrice dei vini del Lazio
10/03/2023Questo articolo è stato letto 1002 volte!
Gotto d’oro sarà l’icona del gusto dei vini dei Castelli Romani, di Roma e del Lazio al prossimo Vinitaly, in programma dal 2 al 5 aprile 2023 nei padiglioni di Verona Fiere.
La storica cantina dei Castelli Romani sarà ambasciatrice della cultura enologica del Lazio grazie alla postazione d’onore che andranno ad occupare le sue bottiglie presso lo stand n°42 nel padiglione A che ospita la Regione Lazio.
Tradizione e innovazione al servizio della qualità
Tradizione e ritrovati tecnologici, culturali e di marketing al servizio della sostenibilità tengono insieme l’album dei ricordi, del presente e del futuro griffato Gotto d’oro.
Un reference corner, quello riservato al marchio simbolo della Doc Marino, Frascati e Castelli Romani, nel quale potrà ritrovarsi tutta la famiglia, apprezzando aromi e profumi dei Castelli Romani, tutti vivi e presenti nei vini Gotto d’oro. Una scelta che dal gusto coinvolgerà anche gli occhi e la coscienza di appassionati, cultori, pronti a trasformarsi in affezionati clienti di un’azienda che ha deciso di fare dei suoi oltre 75 anni un autentico fiore all’occhiello. Quasi otto decenni ormai nei quali Gotto d’oro, per il territorio dei Castelli Romani, è stato molto più che una semplice cantina, rappresentando un autentico appiglio di speranza, di volontà, un messaggio deciso, senza esitazione alcuna, conclusa la Seconda guerra mondiale, nell’unica direzione possibile: la rinascita attraverso la resilienza.
La Gotto d’oro ha percorso il viaggio della tradizione, innovando dal classico fiasco degli anni 40 alla linea Classica dei magnum, orgoglio e forza della cooperativa nell’evoluzione degli anni, riconoscendo nell’iconica bottiglia da un litro e mezzo di Marino Doc un marchio italiano.
Concetti tradotti attraverso il lavoro che negli anni ha reso il vino dei Castelli una bevanda dapprima adatta e alla portata di tutti che non si è sottratta alla grande distribuzione, anzi, grazie ad essa ha raggiunto il mondo, senza mai voler perdere al tempo stesso il fascino e la qualità più ricercata del prodotto da enoteca, ambito in cui, la nuova stagione, sta vedendo Gotto d’oro altrettanto protagonista grazie al fascino e al design della linea Vinea Domini, nel formato da 750 ml, capace di portare i migliori vini laziali e la DOC Roma a trionfare nei più grandi ristoranti romani e internazionali.
Una ricerca di nuovi orizzonti
Tutt’altro che casuale, anzi suffragata da attenti studi sociali e scientifici, mirati ad ottenere la formula capace di unire alla tradizione di qualità, le luci del cambiamento, del progresso e dello sviluppo che, nel caso di Gotto d’oro, ha un nome, un colore e due linee moderne, la linea Settantacinque75 dedicata soprattutto ai giovani e la già citata Vinea Domini, marchio top di gamma.
Due linee nelle quali al sapore e alla tradizione, già ben presenti nella storica linea Classica, si uniscono le sfide per lo slancio che Gotto d’oro ha intrapreso verso un futuro che è in realtà già presente.
Così alla bottiglia iconica da un litro e mezzo, cara e nota agli appassionati e più adulti cultori del Gotto d’oro, si uniranno proprio le bottiglie da 750 ml, simbolo di quel cambio di passo che riporta la cultura del buon vino (sinonimo di salute e rispetto per gli uomini, le terre dei padri e l’avvenire dei figli) va a sposarsi, appunto con la speranza concreta in un futuro che per Gotto d’oro sempre di più, da oltre vent’anni, punta alla sinergia completa tra qualità e sostenibilità.
Buon gusto e tutela dell’ambiente e degli ecosistemi
Una cultura green che sempre più sarà il filo conduttore tra i calici bianchi e rossi dei vini Doc Marino, Frascati, Roma e Castelli Romani che assieme al Vermentino e al Cesanese rappresentano l’eccellenza del Lazio di cui Gotto d’oro intende essere un sempre più esimio rappresentante.
Per questo proprio il Vinitaly 2023 sarà la conferma definitiva di un grande cammino già iniziato che si sta compiendo nel segno del legame indissolubile fra tradizione e futuro di cui Gotto d’oro è imprescindibile tramite.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.