Marino. Teatro Potlach a S. Maria delle Mole organizzato da Artemista e Marino Aperta. “Il Mago del Grano” sarà dalle suore Francescane

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Dome­ni­ca 5 feb­bra­io, alle 11 di dome­ni­ca mat­ti­na, pres­so il Tea­tro del­le Suo­re Fran­ce­sca­ne in via De Ami­cis, S. Maria del­le Mole, avrà luo­go un bel­l’ap­pun­ta­men­to di cul­tu­ra e sva­go. Una pro­po­sta cul­tu­ra­le che, in veri­tà, era pen­sa­to per esse­re rap­pre­sen­ta­to nel­la Sala Tea­tro Vit­to­ria, quel­la che Arte­mi­sta, diret­ta dal­la regi­sta Sabi­na Bar­zi­lai, gesti­va con ric­co, pre­zio­so e pre­sti­gio­so pro­gram­ma annua­le di car­tel­lo­ne in car­tel­lo­ne. Ora, pur essen­do entra­ta nel­la gestio­ne del­la Sala una nuo­va real­tà di pro­du­zio­ne cul­tu­ra­le, Arte­mi­sta in asso­cia­zio­ne con Mari­no Aper­ta, ha rite­nu­to dove­ro­so offri­re ugual­men­te il progetto/spettacolo anche se in altra sede, appun­to a S. Maria del­le Mole. Il Potlach è una com­pa­gnia sto­ri­ca. Da 40 anni rico­no­sciu­ta dal Mini­ste­ro. Col­la­bo­ra con l’O­din Tea­tret di Euge­nio Bar­ba ed era già sta­ta ospi­te del­la Sala Tea­tro Vit­to­ria nel 2017. Il Tea­tro Potlach è sta­to fon­da­to nel 1976 da Pino Di Buduo e Danie­la Regno­li. Nel 1979 l’attrice sviz­ze­ra Natha­lie Men­tha si uni­sce al grup­po è da allo­ra i tre costi­tui­sco­no il grup­po fis­so del Tea­tro Potlach. Sabi­na Bar­zi­lai, spe­ci­fi­ca che “Lo spet­ta­co­lo trat­ta del­le sco­per­te agri­co­le (di nuo­ve ed anti­che semen­ze) di Naza­re­no Stram­pel­li esper­to di gene­ti­ca ai pri­mi del 900 con­si­de­ra­to padre del­la rivo­lu­zio­ne ver­de di gran­de attua­li­tà.”. Il tito­lo del­lo spet­ta­co­lo è “Il Mago del Gra­no” Per pre­no­ta­zio­ni chia­ma­re il num. 3397644907 .

Ingres­so via Edmon­do De Ami­cis, a S. maria del­le Mole, Suo­re Fran­ce­sca­ne

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Maurizio Aversa

Un ope­ra­to­re dell’informazione. Un atti­vi­sta cul­tu­ra­le impe­gna­to a dif­fon­de­re le buo­ne pra­ti­che che aumen­ta­no ed esten­do­no la frui­zio­ne del miglior bene imma­te­ria­le di cui l’umanità dispo­ne: il sape­re, la cono­scen­za, la cul­tu­ra. Que­sto il mio inti­mo a cui mi ispi­ro e la mia veste “gior­na­li­sti­ca”. Pro­fes­sio­nal­men­te pro­ven­go da espe­rien­ze “strut­tu­ra­te” come sono gli Uffi­ci Stam­pa pesan­ti: La Lega del­le Coo­pe­ra­ti­ve, Bot­te­ghe Oscu­re. Ma anche espe­rien­ze di pri­mo impat­to: Ita­lia Radio; e il mon­do del­le Ras­se­gne Stam­pa coo­pe­ra­ti­va DIRE, Dire­tel, Rastel, Tel­press. Per la car­ta stam­pa­ta oltre una espe­rien­za “in pro­prio” come diret­to­re scien­ti­fi­co del­la rivi­sta “Vini del Lazio”, ho col­la­bo­ra­to con Pae­se Sera, con L’Unità, con Oggi Castel­li.