Roma. PCI, seconda Conferenza nazionale sul Lavoro

Roma. PCI, seconda Conferenza nazionale sul Lavoro

16/09/2022 0 Di Maurizio Aversa

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Il 17 set­tem­bre dal­le ore 10.30, pres­so il cir­co­lo ARCI Con­cet­to Mar­che­si – Via del Fran­to­io 8aa — Roma, si ter­rà la II Con­fe­ren­za sul lavo­ro del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no. Saran­no pre­sen­ti i com­pa­gni Mau­ro Albo­re­si (segre­ta­rio nazio­na­le PCI), Gior­gio Lan­gel­la (respon­sa­bi­le nazio­na­le dipar­ti­men­to lavo­ro), Mat­teo Poi­rè (segre­ta­rio nazio­na­le FGCI) che illu­stre­ran­no e svi­lup­pe­ran­no le pro­po­ste del PCI sui temi del lavo­ro. La par­te cen­tra­le del­la con­fe­ren­za vedrà pro­ta­go­ni­sti lavo­ra­tri­ci e lavo­ra­to­ri che ope­ra­no in varie real­tà (dal­le situa­zio­ni di cri­si e con­flit­to, al pre­ca­ria­to, a chi ha subi­to le con­se­guen­ze del­la man­can­za di sicu­rez­za nel lavo­ro …) e che espor­ran­no le pro­prie espe­rien­ze ed esi­gen­ze. Il PCI ritie­ne indi­spen­sa­bi­le dare voce a colo­ro che, lavo­ran­do, subi­sco­no il cre­scen­te sfrut­ta­men­to con con­di­zio­ni di lavo­ro sem­pre più pre­ca­rie.

Per il PCI è uti­le e neces­sa­rio par­ti­re dal­la pra­ti­ca che si vive di ogni gior­no per cono­sce­re la real­tà, ana­liz­zar­la, inter­pre­tar­la e costrui­re, assie­me a chi cono­sce vera­men­te cosa sia il lavo­ro, un pro­get­to di radi­ca­le tra­sfor­ma­zio­ne del model­lo di svi­lup­po che non può, né deve, esse­re, come spes­so acca­de, solo una “bel­la teo­ria”. La Con­fe­ren­za Nazio­na­le sul lavo­ro del PCI vuo­le esse­re una tap­pa di una lot­ta più vasta che vede i lavo­ra­to­ri impe­gna­ti nel­la dife­sa dei pro­pri dirit­ti come suc­ce­de in mol­tis­si­me real­tà pro­dut­ti­ve gran­di e pic­co­le che ven­go­no pro­gres­si­va­men­te sman­tel­la­te dal siste­ma capi­ta­li­sta che, nel nostro pae­se, non attac­ca solo i dirit­ti dei lavo­ra­to­ri ma il lavo­ro stes­so. Del resto per il PCI la que­stio­ne lavo­ro è quel­la fon­da­men­ta­le; il lavo­ro deve tor­na­re ad esse­re il moto­re del pro­gres­so socia­le del pae­se, e il benes­se­re di chi lavo­ra deve esse­re il pri­mo obiet­ti­vo del­lo Sta­to.

Sia­mo per il sala­rio mini­mo a 10 euro net­ti l’ora. Per la riscrit­tu­ra del Dirit­to del Lavo­ro, il ripri­sti­no dell’articolo 18 e per la sua esten­sio­ne a tut­ti i lavo­ra­to­ri, con­tro il Job­sAct e il PD che l’ha appro­va­to, e che oggi con ver­go­gno­sa e non cre­di­bi­le pun­tua­li­tà rin­ne­ga. Il PCI è con­tro il #pre­ca­ria­to, per cui pro­po­ne di #abo­li­re i con­trat­ti ati­pi­ci e ren­de­re cau­sa­li i con­trat­ti a tem­po deter­mi­na­to, in modo che il con­trat­to a tem­po inde­ter­mi­na­to diven­ti il rap­por­to di lavo­ro stan­dard. Sia­mo per la #ridu­zio­ne del #tem­po di lavo­ro (35 ore) alme­no a pari­tà di #retri­bu­zio­ne, per­ché la vita non deve esse­re solo lavo­ro, e il lavo­ro deve esse­re giu­sta­men­te retri­bui­to, attac­can­do le imma­ni fet­te di #pro­fit­to impren­di­to­ria­li. Il PCI pone come prio­ri­tà quel­la di garan­ti­re la #sicu­rez­za, par­ten­do dall’ intro­du­zio­ne del rea­to di omi­ci­dio sul lavo­ro e aumen­tan­do rego­la­men­ti e con­trol­li.

Sia­mo per la lot­ta al lavo­ro nero, al #capo­ra­la­to ed ogni for­ma di neo-schia­vi­smo, con san­zio­ni pro­gres­si­ve per la man­ca­ta rego­la­riz­za­zio­ne, e per la rico­stru­zio­ne del siste­ma di ammor­tiz­za­to­ri socia­li, con l’introduzione di un #red­di­to #socia­le garan­ti­to per chi è sen­za lavo­ro. La pro­po­sta del PCI mira a toglie­re pote­re alla clas­se con­fin­du­stria­le e ai poten­ta­ti eco­no­mi­ci finan­zia­ri, per met­ter­lo nel­le mani del­le lavo­ra­tri­ci e dei lavo­ra­to­ri, la clas­se che fa dav­ve­ro anda­re avan­ti il pae­se.

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