Lariano, La lista Prima Lariano denuncia: rischio concreto di dissesto finanziario

Lariano, La lista Prima Lariano denuncia: rischio concreto di dissesto finanziario

31/08/2022 0 Di Marco Montini

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Laria­no, La lista Pri­ma Laria­no denun­cia: rischio con­cre­to di dis­se­sto finan­zia­rio

“Lo scor­so lune­dì 29 ago­sto si è svol­to a Laria­no il pri­mo con­si­glio comu­na­le dopo quel­lo di inse­dia­men­to a giu­gno. All’or­di­ne del gior­no una serie di debi­ti fuo­ri bilan­cio. Due in par­ti­co­la­re le vicen­de di mag­gio­ri rile­van­za: la pri­ma ha riguar­da­to il paga­men­to di una par­cel­la ad un pro­fes­sio­ni­sta che ave­va pro­get­ta­to la tri­ste­men­te famo­sa vasca del Val­lo­ne. Duran­te la discus­sio­ne il con­si­glie­re di mino­ran­za Mau­ri­zio Cali­ciot­ti ha ricor­da­to che l’opera, con­te­sta­tis­si­ma, pre­ve­de­va la rea­liz­za­zio­ne di un baci­no di rac­col­ta d’ac­qua da uti­liz­za­re per emer­gen­ze lega­te a pos­si­bi­li incen­di, ma che alla fine ha visto la rea­liz­za­zio­ne di un inva­so di dimen­sio­ni mol­to più mode­ste rispet­to al pro­get­to ini­zia­le, mai com­ple­ta­to e mai reso frui­bi­le fino ad oggi.
La secon­da vicen­da, ben più spi­no­sa, ha fat­to rife­ri­men­to alla que­stio­ne degli immo­bi­li di via Teve­re, che si tra­sci­na ormai da un ven­ten­nio e in cui i lavo­ri, a cau­sa del fal­li­men­to del­la socie­tà ”La nuo­va Laria­no” non furo­no com­ple­ta­ti. Il tut­to risa­le all’an­no 2003, quin­di all’epoca del­la giun­ta Mon­te­cuol­lo. Si par­la di un debi­to di oltre 2 milio­ni di euro che gra­ve­rà sul­la comu­ni­tà laria­ne­se, costi­tuen­do un peri­co­lo di dis­se­sto finan­zia­rio. L’at­tua­le ammi­ni­stra­zio­ne ha deci­so di rico­no­sce­re il debi­to basan­do­si su ciò che il TUEL pre­ve­de, nono­stan­te non ci sia urgen­za e si sia anco­ra in atte­sa del­l’ap­pel­lo che avver­rà nel 2025. La pro­po­sta del­l’op­po­si­zio­ne pre­ve­de­va un’altra solu­zio­ne, pre­sen­tan­do un’integrazione al testo di deli­be­ra; ma il pre­si­den­te Ascen­zi non è appar­so all’al­tez­za del­la situa­zio­ne. Incer­to nell’ esple­ta­re il suo ruo­lo, non ha volu­to in un pri­mo momen­to met­te­re ai voti l’e­men­da­men­to, ma sol­tan­to dopo le pro­te­ste del­l’op­po­si­zio­ne ed in segui­to all’intervento di “qual­cu­no” che ha sug­ge­ri­to che fos­se cor­ret­to por­ta­re in vota­zio­ne la pro­po­sta.
Una sedu­ta mal gesti­ta e domi­na­ta dal­la con­fu­sio­ne; ma ciò che pre­oc­cu­pa è il futu­ro del­la comu­ni­tà, essen­do rea­le il peri­co­lo di default, nono­stan­te le ras­si­cu­ra­zio­ni pater­na­li­sti­che del sin­da­co Mon­te­cuol­lo e del capo­grup­po Fer­ran­te Car­ran­te, già asses­so­re per ben 10 anni al patri­mo­nio e del qua­le non si ricor­da­no ini­zia­ti­ve riguar­do a tale vicen­da. Va chia­ri­to, che il rico­no­sci­men­to di sud­det­to debi­to non archi­via defi­ni­ti­va­men­te la vicen­da in quan­to a dicem­bre del 2022 atten­dia­mo il ver­det­to del­la cura­te­la fal­li­men­ta­re e il rischio
di ritro­var­ci sen­za risor­se è più che alea­to­rio”. Così in una nota la lista civi­ca Pri­ma Laria­no

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