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MARINO, AMBROGIANI(PD): “PALAGHIACCIO SEMPRE NEL DEGRADO E NELL’OBLIO”
20/07/2022Questo articolo è stato letto 1490 volte!
“Anche quest’anno, purtroppo, possiamo dirlo: Benvenuti al “Palagiungla” di Marino, visto e considerato che il Palaghiaccio, celebre per la pista del ghiaccio e per i concerti da urlo, giace ormai da anni nel degrado e nell’oblio più completo, tanto che intorno al perimetro è nuovamente sorta una vera e propria giungla di erbacce, sporcizia, e alti cespugli. Siamo di fronte a una realtà ambientale molto grave e precaria. Vorremmo capire dalla amministrazione comunale, chiusasi nel frattempo in un preoccupante silenzio istituzionale, come vuole agire per ridare dignità e decoro al Palaghiaccio. Ricordiamo che sulla struttura – su cui pende la proprietà di una nota catena di ipermercati – esponenti della maggioranza Cecchi avevano paventato l’organizzazione di un confronto pubblico, un dibattito in cui comprendere davvero il futuro del Palaghiaccio. Ma di quelle promesse nulla più si è saputo. Da Palazzo Colonna dunque serve immediata chiarezza, così come è necessaria una presa di posizione ufficiale sul futuro del Palaghiaccio: l’amministrazione comunale permetterà la realizzazione di un supermercato? O si vuole impegnare per la pronta riqualificazione della struttura sportiva e per il ritorno alla vocazione storica? Noi, come Pd, ribadiamo quanto detto in questi mesi: il Palaghiaccio deve tornare agli antichi fasti e la costruzione di un ipermercato sarebbe distruttivo per il nostro commercio al dettaglio e per le nostre botteghe di vicinato”.
Così, in una nota, il segretario Pd Marino, Sergio Ambrogiani.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.