Roma. Su crisi economica e Lavoro, svolto Attivo regionale PCI

Roma. Su crisi economica e Lavoro, svolto Attivo regionale PCI

08/07/2022 1 Di Maurizio Aversa

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Gior­gio Lan­gel­la, respon­sa­bi­le nazio­na­le Lavo­ro del PCI


Gio­ve­dì scor­so, in moda­li­tà web, il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no del Lazio ha orga­niz­za­to un Atti­vo regio­na­le sui temi del­la cri­si eco­no­mi­ca e del Lavo­ro. Qual­che deci­na i par­te­ci­pan­ti che han­no ascol­ta­to dap­pri­ma una intro­du­zio­ne del segre­ta­rio regio­na­le Ore­ste del­la Posta, che si è sof­fer­ma­to soprat­tut­to sul­le que­stio­ni di Stel­lan­tis ex real­tà pro­dut­ti­va Fiat, che “ha dati ogget­ti­vi che nascon­do­no sot­to un velo sot­ti­lis­si­mo il dram­ma socia­le che si sta con­su­man­do per miglia­ia di lavo­ra­to­ri dipen­den­ti e per il dop­pio al meno per l’indotto. Tut­to que­sto sta­to di cri­si non trop­po nasco­sta, ma a cui non si rispon­de, dura da tem­po. Noi abbia­mo la neces­si­tà, il com­pi­to, oltre quan­to di pro­prio fan­no sin­da­ca­ti e lavo­ra­to­ri orga­niz­za­ti nel per­se­gui­re riven­di­ca­zio­ni, di costrui­re una rispo­sta poli­ti­co-eco­no­mi­ca. Di esse­re pun­to di rife­ri­men­to dei lavo­ra­to­ri altri­men­ti con­dan­na­ti a non ave­re nep­pu­re un rife­ri­men­to di spe­ran­za. Sarà bene – con­clu­de Del­la Posta – che il Par­ti­to a livel­lo nazio­na­le dedi­chi un momen­to orga­niz­za­ti­vo per­ma­nen­te per que­sto grup­po pro­dut­ti­vo e per il set­to­re auto e mobi­li­tà”. Tesi e pro­po­ste ripre­se nel dibat­ti­to e nel­la rela­zio­ne che è segui­ta da par­te di Gior­gio Lan­gel­la, respon­sa­bi­le nazio­na­le Lavo­ro. “Abbia­mo svol­to una ven­ti­na di ini­zia­ti­ve nell’ultimo anno e mez­zo di atti­vi­tà del Dipar­ti­men­to Lavo­ro. Un per­cor­so ed un impe­gno a cui il Par­ti­to deve esse­re gra­to ver­so i tan­ti com­pa­gni e com­pa­gne che han­no dato vita e par­te­ci­pa­to a que­sto risul­ta­to. Oggi è una gior­na­ta impor­tan­te per­ché a noi pre­me riba­di­re il nostro pro­fi­lo per cui ci muo­via­mo nel­le sin­go­le real­tà e nel Pae­se sul fon­da­men­ta­le tema del lavo­ro che poi è il tema del­la lot­ta con­tro lo sfrut­ta­men­to e la neces­si­tà di orga­niz­za­re in una for­za comu­ni­sta gli stes­si lavo­ra­to­ri. Il nostro modo di esse­re ci por­ta a rispet­ta­re e con­fron­tar­ci e lavo­ra­re nel plu­ra­li­smo sin­da­ca­le. Non abbia­mo un solo rife­ri­men­to sin­da­ca­le.

Il Segre­ta­rio del PCI Lazio, Ore­ste del­la Posta


Al con­tra­rio non rite­nia­mo posi­ti­vo cer­to col­la­te­ra­li­smo, nep­pu­re con­di­vi­so dagli stes­si lavo­ra­to­ri ade­ren­ti, dei sin­da­ca­ti filo­go­ver­na­ti­vi o comun­que pos­si­bi­li­sti col Gover­no. Che è il Gover­no che attua poli­ti­che di scel­te anti­po­po­la­ri sem­pli­ce­men­te per far par­te di cer­to atlan­ti­smo e di accet­ta­zio­ne acri­ti­ca del­le scel­te UE filoa­me­ri­ca­ne. Un altro nodo dei nostri modi di esse­re è la rap­pre­sen­tan­za. Sap­pia­mo bene — denun­cia Lan­gel­la – che addi­rit­tu­ra per la situa­zio­ne di non pie­na rap­pre­sen­tan­za rea­le oggi, assi­stia­mo per­fi­no a liti tra rap­pre­sen­tan­ti sin­da­ca­li (di alcu­ni sin­da­ca­ti) che inve­ce di met­te­re nel miri­no lo sfrut­ta­men­to e la par­te padro­na­le, fan­no vive­re que­sto disa­gio ai lavo­ra­to­ri stes­si. Il tema dei temi, poi, per noi, sia in rela­zio­ne allo svi­lup­po glo­ba­le, che alla evo­lu­zio­ne tec­no­lo­gi­co digi­ta­le, è la pre­ca­rie­tà del lavo­ro. Con sem­pre più gio­va­ni fuo­ri dal­la rea­le pos­si­bi­li­tà di far par­te di real­tà pro­dut­ti­ve o di accet­ta­re qua­lun­que costo socia­le per acce­de­re ad un pez­zet­to di que­sta pro­dut­ti­vi­tà alie­nan­te. Sicu­ra­men­te tra i temi che per­se­guia­mo mag­gior­men­te ci sono quel­li del­la sicu­rez­za e del­la salu­te. Basti pen­sa­re ai mor­ti sul lavo­ro o in iti­ne­re, o alla pan­de­mia da covid. Infi­ne – con­clu­de Lan­gel­la – il tema del sala­rio. Che sicu­ra­men­te non può esse­re gesti­to come tema di discus­sio­ne a metà tra il salot­tie­ro tele­vi­si­vo e la stru­men­ta­liz­za­zio­ne di qual­che pez­zo poli­ti­co per far­si una sor­ta di ver­gi­ni­tà socia­le. No il tema sala­rio per noi è sem­pre lo stes­so. Lavo­ra­re meno per lavo­ra­re tut­ti e con stes­so sala­rio vigen­te, anzi ripor­tan­do­lo al valo­re del­la digni­tà che meri­ta­no i lavo­ra­to­ri che lo per­ce­pi­sco­no.”.

Eros Mat­tio­li, coor­di­na­to­re Roma e Ore­ste del­la Posta, segre­ta­rio Lazio del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no


Il respon­sa­bi­le Lavo­ro Lazio, Eros Mat­tio­li ha fat­to per­ve­ni­re – per­ché for­zo­sa­men­te assen­te pur aven­do con­tri­bui­to gran­de­men­te ad orga­niz­za­re que­sto even­to – la pro­po­sta, con­cor­da­ta con la segre­te­ria regio­na­le del Par­ti­to, di un Grup­po di lavo­ro pro­prio sul tema Lavo­ro, deno­mi­na­to “PCI. Grup­po regio­na­le Lavo­ro”. La com­po­si­zio­ne di que­sto momen­to orga­niz­za­to (suscet­ti­bi­le di amplia­men­to) e per ora così com­po­sto: Respon­sa­bi­le, Eros Mat­tio­li; Fro­si­no­ne, Bru­no Bar­bo­na; Lati­na, Fran­co Cioc­ca; Rie­ti, Mar­co Sga­vic­chia; Roma, Rober­to Val­loc­chia; Ste­fa­no Ender­le; Mas­si­mo Volan­te, Viter­bo, Nico­lò Par­ri­no. Nei nume­ro­si inter­ven­ti che si sono suc­ce­du­ti, sono sta­ti sol­le­va­ti e sot­to­li­nea­ti temi, dati, real­tà di sfrut­ta­men­to, sul­le qua­li – come det­to da Del­la Posta e Lan­gel­la – “Il PCI del Lazio, e il Par­ti­to com­ples­si­va­men­te, si impe­gne­rà ad affron­ta­re per una ini­zia­ti­va per­ma­nen­te. Inol­tre, cosi come sono sta­te accol­te le pro­po­ste del Grup­po Regio­na­le Lavo­ro, si darà imme­dia­ta­men­te riscon­tro alla pos­si­bi­li­tà di atti­va­re ini­zia­ti­ve pub­bli­che. Posi­ti­vo, poi, il giu­di­zio del respon­sa­bi­le nazio­na­le, cir­ca la riu­sci­ta del­la ini­zia­ti­va, sia in ter­mi­ni di par­te­ci­pa­zio­ne nume­ri­ca che del­la par­te­ci­pa­zio­ne qua­li­ta­ti­va nei con­tri­bu­ti resi in assem­blea. Il PCI con­fer­ma tra sue prio­ri­tà lo sta­re dal­la par­te dei lavo­ra­to­ri e la volon­tà di met­te­re il lavo­ro al cen­tro del­la nostra ini­zia­ti­va poli­ti­ca.”.

Una del­le ulti­me ini­zia­ti­ve di comu­ni­ca­zio­ne del PCI con­tro i mor­ti sul lavo­ro

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