LAZIO PRIDE, L’ADESIONE DEL DANTISTA ALDO ONORATI

LAZIO PRIDE, L’ADESIONE DEL DANTISTA ALDO ONORATI

21/06/2022 0 Di Marco Montini

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LAZIO PRIDE, L’ADESIONE DEL DANTISTA ALDO ONORATI:

“IL SOMMO POETA FU TESTIMONIAL ANTE LITTERAM CONTRO L’OMOFOBIA

E OGNI DISCRIMINAZIONE DA GRANDE UOMO LIBERO QUALE FU”

Mar­te­dì 21 alle ore 17 a Palaz­zo Savel­li la pre­sen­ta­zio­ne del libro           Dan­te e gli omo­ses­sua­li nel­la Com­me­dia a cura dell’associazione Gay­Lib

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Il pro­fes­sor Aldo Ono­ra­ti, scrit­to­re, poe­ta e dan­ti­sta di fama inter­na­zio­na­le ade­ri­sce al Lazio Pri­de in pro­gram­ma nel pros­si­mo fine set­ti­ma­na ad Alba­no.

La pre­sti­gio­sa fir­ma 82enne, alba­nen­se doc, in pas­sa­to nomi­na­to amba­scia­to­re del­la cul­tu­ra dei Castel­li Roma­ni nel mon­do, sarà pro­ta­go­ni­sta, mar­te­dì 21 giu­gno alle 17,00, pres­so l’aula con­si­lia­re di Palaz­zo Savel­li del­la pre­sen­ta­zio­ne del volu­me “Dan­te e gli omo­ses­sua­li nel­la Com­me­dia tra Infer­no e Para­di­so, pub­bli­ca­to dal­la Socie­tà Editri­ce Dan­te Ali­ghie­ri.

L’evento, a cura dell’associazione Gay­Lib, sarà con­dot­to dal gior­na­li­sta Danie­le Prio­ri, segre­ta­rio nazio­na­le del grup­po di ispi­ra­zio­ne libe­ra­le.

“Sia­mo lie­ti e par­ti­co­lar­men­te ono­ra­ti di pren­de­re par­te alla Set­ti­ma­na dei Dirit­ti di Alba­no con que­sta ini­zia­ti­va che ser­ve a sot­to­li­nea­re e a far capi­re come la que­stio­ne dell’identità e degli orien­ta­men­ti ses­sua­li e affet­ti­vi sia sta­to dav­ve­ro sem­pre cen­tra­le, sin dai tem­pi del Som­mo Poe­ta che, come è suf­fi­cien­te­men­te docu­men­ta­to dal­la sua stes­sa pen­na, sap­pia­mo non esse­re sta­to un uomo abi­tua­to a nascon­der­si e a nascon­de­re le sto­rie e i fat­ti uma­ni sot­to il tap­pe­to. Era per lui mol­to più faci­le e con­ge­nia­le met­ter­li in rima, nel­le sue ter­zi­ne inca­te­na­te. For­se la più nega­ta e nasco­sta del­la Sto­ria, che però for­tu­na­ta­men­te oggi tro­va il suo spa­zio di liber­tà anche in una real­tà di pro­vin­cia come Alba­no, nel­le cui cor­de, però, era da mol­to tem­po la volon­tà di mani­fe­sta­re la pro­pria aper­tu­ra alla cul­tu­ra dei dirit­ti di tut­te e di tut­ti” dichia­ra Prio­ri.

“Dan­te set­te­cen­to anni fa ha sol­le­va­to per pri­mo la coper­ta dell’ipocrisia” dichia­ra il pro­fes­sor Aldo Ono­ra­ti. “Lo ha fat­to da scrit­to­re cri­stia­no. Lo ha fat­to man­te­nen­do tut­ta la sua coe­ren­za e rivol­gen­do­si ai poste­ri sub spae­cie aeter­ni­ta­tis. Lo ha fat­to sen­za tra­di­re in nul­la il suo per­cor­so e la sua sto­ria. In que­sto libro, nato da una mia inter­vi­sta rila­scia­ta al men­si­le gay Babi­lo­nia dopo uno sci­vo­lo­ne su Dan­te di Giu­lio Andreot­ti, dimo­stria­mo che non solo non è vero che Dan­te aves­se mes­so i gay, allo­ra chia­ma­ti sodo­mi­ti, all’inferno ma che li ritro­via­mo anche nel­le altre can­ti­che, in Pur­ga­to­rio, quin­di poten­zial­men­te anche in Para­di­so. Sen­za tra­vi­sa­re nul­la — con­clu­de il pro­fes­sor Ono­ra­ti — pos­sia­mo pro­prio dire come abbia­mo fat­to da anni ormai con que­sto volu­me che Dan­te è sta­to un vero e pro­prio testi­mo­nial ante lit­te­ram con­tro l’omofobia da uomo libe­ro qua­le è sta­to”.        

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