Rea dice no a uccisione cinghiali: “Risorse a comunità scientifica per soluzioni alternative”

Rea dice no a uccisione cinghiali: “Risorse a comunità scientifica per soluzioni alternative”

24/05/2022 0 Di Marco Montini

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 1328 vol­te!

Rea dice no a ucci­sio­ne #cin­ghia­li: “Risor­se a comu­ni­tà scien­ti­fi­ca per solu­zio­ni alter­na­ti­ve”

Il nume­ro dei cin­ghia­li in #Ita­lia è in con­ti­nua espan­sio­ne. Gli Enti isti­tu­zio­na­li rife­ri­sco­no infat­ti che sono pas­sa­ti da una popo­la­zio­ne di cir­ca 900 mila capi in Ita­lia nel 2010 ai qua­si 2/3milioni di oggi ed è sti­ma­ta una cre­sci­ta fino a 5/6 milio­ni nei pros­si­mi 5 anni. Ten­den­zial­men­te i cin­ghia­li non attac­ca­no l’uomo anche se negli ulti­mi 50 anni si sono regi­stra­ti in Ita­lia alcu­ni inci­den­ti mor­ta­li (soprat­tut­to ai dan­ni di cac­cia­to­ri, cer­ca­to­ri di fun­ghi e altri fre­quen­ta­to­ri dei boschi e a gui­da­to­ri di vei­co­li) ma quan­do il loro nume­ro nei con­te­sti urba­ni diven­te­rà incon­trol­la­to e le risor­se di cibo dispo­ni­bi­li diven­te­ran­no insuf­fi­cien­ti la loro peri­co­lo­si­tà intrin­se­ca per gli ani­ma­li dome­sti­ci e per l’uomo potreb­be aumen­ta­re sen­si­bil­men­te. L’esigenza di una ridu­zio­ne del loro nume­ro appa­re quin­di come una cosa asso­lu­ta­men­te neces­sa­ria e non più pro­cra­sti­na­bi­le. Attual­men­te le pro­po­ste in tal sen­so sono diver­se. L’abbattimento con­trol­la­to è la solu­zio­ne più scon­ta­ta e più get­to­na­ta. Il fron­te ani­ma­li­sta, natu­ral­men­te con­tra­rio ad azio­ni cruen­te nei con­fron­ti degli ani­ma­li, ha pro­po­sto come solu­zio­ne per la ridu­zio­ne del nume­ro dei cin­ghia­li in cir­co­la­zio­ne una cam­pa­gna di ste­ri­liz­za­zio­ne fina­liz­za­ta alla ridu­zio­ne del­le nasci­te. Nume­ro­se cri­ti­che ven­go­no rivol­te alla pro­po­sta di ste­ri­liz­za­zio­ne sia per il fat­to che i cin­ghia­li ste­ri­liz­za­ti con­ti­nue­reb­be­ro a cir­co­la­re nel ter­ri­to­rio e per diver­si anni il loro nume­ro non ver­reb­be così ridot­to man­te­nen­do quin­di la loro peri­co­lo­si­tà intrin­se­ca ma soprat­tut­to per le mol­te dif­fi­col­tà pra­ti­che e per i costi inso­ste­ni­bi­li. Rivo­lu­zio­ne Eco­lo­gi­sta e Ani­ma­li­sta non può cer­ta­men­te auspi­ca­re l’uccisione di ani­ma­li per qual­sia­si moti­vo e ragio­ne. Allo stes­so tem­po però ritie­ne che del­le pro­po­ste inap­pli­ca­bi­li e basa­te solo su una base ideo­lo­gi­ca pos­so­no dive­ni­re con­tro­pro­du­cen­ti e pos­so­no far per­de­re di cre­di­bi­li­tà l’intero mon­do ani­ma­li­sta. Per one­stà intel­let­tua­le dovrem­mo for­se ammet­te­re che siste­mi incruen­ti real­men­te effi­ca­ci e rea­liz­za­bi­li in base alle attua­li cono­scen­ze scien­ti­fi­che e in base alle risor­se eco­no­mi­che ed orga­niz­za­ti­ve attual­men­te dispo­ni­bi­li per la ridu­zio­ne del nume­ro dei cin­ghia­li in Ita­lia anco­ra non sono sta­ti indi­vi­dua­ti. E Rivo­lu­zio­ne Eco­lo­gi­sta e Ani­ma­li­sta auspi­ca pri­ma­ria­men­te che la comu­ni­tà scien­ti­fi­ca rice­va le risor­se neces­sa­rie per svi­lup­pa­re dei pro­get­ti di ricer­ca in tale ambi­to e che le idee e le pro­po­ste sia­no quin­di figlie del­la scien­za e del­la razio­na­li­tà e non del­le emo­zio­ni dif­fu­se o peg­gio anco­ra degli inte­res­si eco­no­mi­ci del­le varie lob­bies. Sia­mo con­vin­ti che inter­rom­pe­re intan­to i ripo­po­la­men­ti di miglia­ia di capi (spes­so anche di tipo non autoc­to­no) che nel­le zone di cac­cia al cin­ghia­le ven­go­no anco­ra inspie­ga­bil­men­te effet­tua­ti dovreb­be esse­re la pri­ma ini­zia­ti­va con­cre­ta pos­si­bi­le da atti­va­re su sca­la nazio­na­le. È sta­to inol­tre appro­va­to di recen­te un finan­zia­men­to di 500 mila euro per ten­ta­re una azio­ne di ste­ri­liz­za­zio­ne dif­fu­sa dei cin­ghia­li. A tal pro­po­si­to non si capi­sce come mai que­sti fon­di non sia­no sta­ti desti­na­ti esclu­si­va­men­te alla for­ni­tu­ra di mez­zi e stru­men­ti ai Cara­bi­nie­ri Fore­sta­li i cui com­pi­ti com­pren­do­no anche il con­trol­lo del­la fau­na sel­va­ti­ca e che sono già paga­ti (e pro­fes­sio­nal­men­te pre­pa­ra­ti) per tale atti­vi­tà”.
Così, in una nota, il segre­ta­rio nazio­na­le del par­ti­to Rivo­lu­zio­ne Eco­lo­gi­sta Ani­ma­li­sta, Gabriel­la Cara­ma­ni­ca.

Related Images: