Lazio, Assotutela: “bonus tarda, comune indugia: disabili dimenticati”

Lazio, Assotutela: “bonus tarda, comune indugia: disabili dimenticati”

09/03/2022 0 Di Marco Montini

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“Nel­la Gior­na­ta inter­na­zio­na­le per i dirit­ti del­le don­ne, abbia­mo mani­fe­sta­to la nostra vici­nan­za a tut­te le don­ne che si tro­va­no in dif­fi­col­tà, in par­ti­co­la­re alle don­ne ucrai­ne in fuga dal disa­stro per sal­va­re le loro fami­glie. C’è però una cate­go­ria di don­ne con cui ci sia­mo sen­ti­ti par­ti­co­lar­men­te soli­da­li: quel­le che assi­sto­no un con­giun­to disa­bi­le e che da due mesi atten­do­no un dirit­to che vie­ne nega­to”. Lo dichia­ra il pre­si­den­te di Asso­Tu­te­la Michel Mari­ta­to che spie­ga: “Il bonus per l’accudimento, chia­mia­mo­lo così, di un figlio, un geni­to­re, un con­giun­to disa­bi­le, che ammon­ta a 700 euro, quan­to un red­di­to di cit­ta­di­nan­za, da due mesi gia­ce in qual­che cas­set­to del­le isti­tu­zio­ni com­pe­ten­ti, Comu­ne e/o Regio­ne men­tre miglia­ia di fami­glie, par­lia­mo di 3500 nuclei, atten­do­no invian­do appel­li ovun­que, pur­trop­po ina­scol­ta­ti. Nes­su­no si cura di tale emer­gen­za – con­ti­nua il pre­si­den­te – nono­stan­te per mol­ti sia l’unica fon­te di red­di­to. Par­lia­mo, nel­la mag­gior par­te dei casi, di don­ne costret­te a lascia­re il lavo­ro per segui­re i pro­pri figli che pos­so­no con­fi­da­re esclu­si­va­men­te su quel­la entra­ta. Vor­rem­mo sape­re qual è la moti­va­zio­ne che bloc­ca la pub­bli­ca­zio­ne del­le gra­dua­to­rie da par­te degli uffi­ci capi­to­li­ni oppu­re, se il pro­ble­ma risa­le alla fon­te ovve­ro, alla ero­ga­zio­ne dei fon­di da par­te del­la Regio­ne Lazio. In entram­bi i casi, chie­dia­mo rispet­ti­va­men­te a Gual­tie­ri e Zin­ga­ret­ti, di dare una rispo­sta a que­ste per­so­ne dispe­ra­te”, chio­sa Mari­ta­to.

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