S. Maria delle Mole/Marino. Inaugurata a Bibliopop mostra per Giornata Ricordo nel nome della Costituzione nata dalla Resistenza. Nessun revisionismo

S. Maria delle Mole/Marino. Inaugurata a Bibliopop mostra per Giornata Ricordo nel nome della Costituzione nata dalla Resistenza. Nessun revisionismo

12/02/2022 0 Di Maurizio Aversa

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A Biblio­pop, nono­stan­te cer­ta stam­pa nazio­na­le cer­chi di favo­ri­re una sor­ta di spi­ri­to revi­sio­ni­sta cir­ca la sto­ria dell’invasione dei nazi­fa­sci­sti di mez­za euro­pa pri­ma e duran­te la secon­da guer­ra mon­dia­le, i fon­da­to­ri, ade­ren­ti e volon­ta­ri del­la Biblio­te­ca popo­la­re sono sta­ti in gra­do di pro­por­re la ver­sio­ne vei­ri­tie­ra. In par­ti­co­la­re, come è espli­ci­ta­to dai con­te­nu­ti del­la mostra e dal­la illu­stra­zio­ne duran­te l’inaugurazione del­la stes­sa, gra­zie alla col­la­bo­ra­zio­ne con ANPI “A. Del Gob­bo” di Mari­no, e alla “Assem­blea Anti­fa­sci­sta Castel­li roma­ni”, gli inter­ve­nu­ti e i cit­ta­di­ni che vor­ran­no anco­ra visi­ta­re la mostra “Ricor­do e Sto­ria”, avran­no stru­men­ti cul­tu­ra­li non inqui­na­ti a dispo­si­zio­ne per ave­re cono­scen­za – ove già non l’avessero – di tra­ge­die, vio­len­ze, e atti con­tro popo­li libe­ri per­pe­tra­ti dai nazi­fa­sci­sti anche nell’area del­le attua­li Croa­zia, Ser­bia e Slo­ve­nia oltre che Ita­lia nord occi­den­ta­le.

Ser­gio San­ti­nel­li di Biblio­pop ed Anna Maria Scia­lis del­l’AN­PI, poco pri­ma del­la inau­gu­ra­zio­ne del­la mostra Ricor­do e Sto­ria


La mostra e le paro­le del Pre­si­den­te di Biblio­pop Ser­gio San­ti­nel­li, così come l’ampia espo­si­zio­ne di Anna Maria Scia­lis Pre­si­den­te dell’ANPI loca­le, han­no offer­to il cuo­re del­la let­tu­ra sto­ri­ca oltre ogni stru­men­ta­liz­za­zio­ne come era, ed è, nell’intento del­la mostra che si offre nel­la sua con­te­stua­liz­za­zio­ne del tem­po e dei luo­ghi: “se lo Sta­to ita­lia­no non fos­se entra­to in guer­ra allean­do­si alla Ger­ma­nia, con­di­vi­den­do­ne la respon­sa­bi­li­tà (e i cri­mi­ni) di aggre­di­re la Fran­cia, la Jugo­sla­via, l’Unione sovie­ti­ca ecc., e per­den­do infi­ne la guer­ra, l’Istria e gli istria­ni di tut­te le etnie appar­ter­reb­be­ro anco­ra all’Italia. Quin­di non ci sareb­be­ro sta­ti i cri­mi­ni, i mas­sa­cri, le stra­gi degli inva­so­ri e occu­pan­ti né le ritor­sio­ni degli inva­si e occu­pa­ti con­tro tut­ti colo­ro che iden­ti­fi­ca­va­no con lo Sta­to ita­lia­no che li ave­va repres­si e li repri­me­va. Le vit­ti­me ita­lia­ne e i pro­fu­ghi ita­lia­ni dall’Istria sono sta­ti dun­que il frut­to fina­le tos­si­co pro­dot­to dal­le azio­ni del gover­no ita­lia­no duran­te gli anni dal 1918 e il 1945.”(Prof Seve­ri­no Galan­te).

Un momen­to del­la illu­stra­zio­ne del­la mostra Ricor­do e Sto­ria


Del resto pro­prio in que­sti gior­ni in cui il Comu­ne di Mari­no, dopo aver dato pro­va di non rispet­to del­le isti­tu­zio­ni – negan­do la fir­ma al mani­fe­sto uffi­cia­le di cele­bra­zio­ne del­la memo­ria per le per­se­cu­zio­ni con­tro ebrei, zin­ga­ri, anti­fa­sci­sti e comu­ni­sti atti­van­do puli­zie etni­che e repres­sio­ne del­le idee – ora sostie­ne impro­ba­bi­li equi­va­len­ze sto­ri­che, poli­ti­che, cul­tu­ra­li ed eti­che. Da qui, come ricor­da­to duran­te la visi­ta alla mostra che “Dopo l’istituzione del “gior­no del ricor­do”, il 10 feb­bra­io, è con­se­guen­te che si atti­vi in modo mani­fe­sto, vici­no alla ricor­ren­za, il dibat­ti­to poli­ti­co e soprat­tut­to sto­rio­gra­fi­co. In gene­ra­le la misti­fi­ca­zio­ne dei fat­ti, la mani­po­la­zio­ne del­le fon­ti e il loro trat­ta­men­to discu­ti­bi­le quan­do non volu­ta­men­te defor­man­te, la crea­zio­ne di veri e pro­pri fal­si, sono all’ordine del gior­no nel­le vicen­de sto­ri­che che pos­so­no tran­quil­la­men­te esse­re uti­liz­za­te poli­ti­ca­men­te e quin­di rac­con­ta­te in un cer­to modo. La sto­ria vie­ne rita­glia­ta, estra­po­la­ta, decon­te­stua­liz­za­ta al solo fine di demo­niz­za­re una par­te poli­ti­ca o ria­bi­li­tar­ne un’altra., in alcu­ni casi chi non si pie­ga a que­sta deri­va e cer­ca di fare il pro­prio mestie­re di sto­ri­co o libe­ra ricer­ca subi­sce pres­sio­ni, accu­se e limi­ta­zio­ni da quel­le isti­tu­zio­ni che dovreb­be­ro pro­muo­ve­re la ricer­ca sto­ri­ca stes­sa. I mez­zi che alcu­ni per­so­nag­gi in mala fede ado­pe­ra­no per soste­ne­re tesi infon­da­te sono sva­ria­ti e toc­ca­no gli ambi­ti più dispa­ra­ti: dal­la crea­zio­ne di fal­si ad hoc, alla stru­men­ta­liz­za­zio­ne del cor­po del­le don­ne ai fini del­la pro­pria nar­ra­zio­ne di par­te. Il revi­sio­ni­smo sto­ri­co sta assu­men­do una sem­pre mag­gio­re cen­tra­li­tà nel dibat­ti­to poli­ti­co ed accademico.”(Prof Ange­lo d’Orsi).

Tra i par­te­ci­pan­ti Ste­fa­no Ender­le (PCI) e Fran­ca Sil­va­ni (PD)


E’con l’intento di met­te­re fisi­ca­men­te e cul­tu­ral­men­te Biblio­pop a dispo­si­zio­ne dei gio­va­ni e dei cit­ta­di­ni che anche con que­sta mostra, pre­sen­ta­ta in un fran­gen­te di pic­co­la ristrut­tu­ra­zio­ne (rin­no­vo arre­di libre­rie), gra­zie alla dispo­ni­bi­li­tà di nuo­vi volon­ta­ri, fac­cia­mo con­vi­ve­re, con una pic­co­la pro­ro­ga la frui­bi­li­tà del­la mostra stes­sa. Così, men­tre voci di giu­sta con­dan­na si sono ele­va­te con­tro oltrag­gio­se scrit­te fasci­ste sui muri dell’Istituto d’Arte, nel con­tem­po “invi­tia­mo gli stu­den­ti e tut­to il cor­po sco­la­sti­co stes­so a veni­re a visio­na­re la mostra. Intan­to a loro giun­ga­no la pie­na soli­da­rie­tà plu­ra­le.”- dice Ser­gio San­ti­nel­li di Biblio­pop. Pre­sen­ti all’iniziativa il con­si­glie­re comu­na­le Fran­ca Sil­va­ni (PD), e il segre­ta­rio del PCI Ste­fa­no Ender­le.

Un momen­to del­la inau­gu­ra­zio­ne dei diciot­to + 1 pan­nel­li del­la mostra

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