Grottaferrata. Il Partito Comunista Italiano commenta la vicenda dei cinque milioni del PNRR: 5 mln di euro pubblici per opere pubbliche

Grottaferrata. Il Partito Comunista Italiano commenta la vicenda dei cinque milioni del PNRR: 5 mln di euro pubblici per opere pubbliche

07/01/2022 0 Di Maurizio Aversa

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Nico­la Casu­bo­lo, respon­sa­bi­le PCI Grot­ta­fer­ra­ta


“Il com­mis­sa­rio pre­fet­ti­zio annun­cia l’arrivo di finan­zia­men­ti su ope­re pro­po­ste dall’ex giun­ta comu­na­le, elar­gi­zio­ni euro­pee sul­lo sti­mo­lo di pro­get­ti che han­no la fir­ma del sin­da­co dimis­sio­na­to dai con­si­glie­ri “del nota­io”. – com­men­ta Nico­la Casu­bo­lo del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no di Grot­ta­fer­ra­ta — Quin­di, pen­sia­mo che bene o male qual­co­sa sia sta­to fat­to, qual­che pro­get­to si è rea­liz­za­to, cer­ta­men­te non è sta­ta un’am­mi­ni­stra­zio­ne immo­bi­le come sen­ten­zia­va­no colo­ro che si sono dimes­si dal sot­to­sca­la del­la demo­cra­zia (leg­gi stu­dio nota­ri­le). Quat­tro milio­ni per la ristrut­tu­ra­zio­ne dell’ ex mer­ca­to coper­to che aspet­ta da anni di esse­re abbat­tu­to per poter ricon­ver­ti­re l’area che occu­pa, una strut­tu­ra che è sta­ta dichia­ra­ta peri­co­lo­sa dai sopral­luo­ghi richie­sti dal­le giun­te pre­ce­den­ti ma che non han­no mai tro­va­to le giu­ste solu­zio­ni per poter por­ta­re a ter­mi­ne le indi­ca­zio­ni che le peri­zie pro­nun­cia­va­no. Sap­pia­mo che l’abbattimento dove­va esse­re por­ta­to a ter­mi­ne come “scam­bio” in segui­to ai per­mes­si di ristrut­tu­ra­zio­ne del famo­so alber­go Tra­ia­no in base a leg­gi che favo­ri­va­no inte­res­si pri­va­ti in cam­bio di ope­re d’interesse pub­bli­co ma, il desti­no del­la strut­tu­ra alla fine del Cor­so del Popo­lo è sot­to gli occhi di tut­ti, un “nuo­vo” monu­men­to al degra­do ed alla spe­cu­la­zio­ne non anda­to a buon fine ‚”è il capi­ta­li­smo bel­lez­za” para­fra­san­do una cele­bre fra­se di un noto film in bian­co e nero. Cer­to noi comu­ni­sti – spie­ga illu­stran­do la coe­ren­za del PCI — non pos­sia­mo pian­ge­re su spe­cu­la­zio­ni anda­te a ramen­go, ma cre­dia­mo che sia l’occasione di ren­de­re al pub­bli­co un risar­ci­men­to per quel­lo scem­pio urba­no e per non aver ottem­pe­ra­to all’impegno pre­so.

Il Mer­ca­to coper­to, deca­den­te e chiu­so, al cen­tro del­la cit­ta­di­na


Il mer­ca­to coper­to non lo ave­te abbat­tu­to? Ave­te fat­to male i cal­co­li e sie­te (dicia­mo) fal­li­ti? Bene ave­te un par­cheg­gio coper­to ed uno sco­per­to che al Comu­ne pos­so­no esse­re uti­li ce li pren­dia­mo per risar­ci­men­to del vostro non adem­pi­men­to del­la paro­la data. Otti­ma l’idea di uno spa­zio mul­ti fun­zio­na­le al cen­tro del pae­se, da tem­po la cul­tu­ra è sta­ta rele­ga­ta alla sta­gio­ne esti­va e sot­to­po­sta a pre­vi­sio­ni mete­reo­lo­gi­che non sem­pre favo­re­vo­li, quel­lo che auspi­chia­mo è però, che la gestio­ne del­la strut­tu­ra non sia affi­da­ta ai pri­va­ti, ma che sia e riman­ga pub­bli­ca, visto che i finan­zia­men­ti sono pub­bli­ci, gesti­ta da un appa­ra­to comu­na­le che sia in gra­do di ren­de­re age­vo­le la frui­zio­ne da par­te del pub­bli­co e del­le varie com­pa­gnie tea­tra­li e asso­cia­zio­ni­sti­che che vor­ran­no occu­pa­re gli spa­zi. PIU’ STATO E MENO MERCATO è da sem­pre uno slo­gan che ci pia­ce, ren­de­re la strut­tu­ra un’o­pe­ra che for­ni­sce lavo­ro non sfrut­ta­to è per noi un auspi­cio al qua­le non vor­rem­mo rinun­cia­re. Sia­mo con­ten­ti anche che il pro­get­to dell’ostello sia sta­to accet­ta­to e finan­zia­to con un milio­ne di euro, in bar­ba ai chiac­chie­ro­ni e chiac­chie­ro­ne che si oppo­ne­va­no alla riqua­li­fi­ca­zio­ne del­la strut­tu­ra sot­to for­ma di cen­tro ospi­ta­le per gio­va­ni e meno gio­va­ni che uti­liz­za­no siste­mi di turi­smo non pro­pria­men­te ben­vi­sti dai gesto­ri di alber­ghi di pri­ma cate­go­ria, colo­ro che quan­do fu il momen­to di usu­frui­re di sol­di pub­bli­ci (finan­zia­ti per lo svol­gi­men­to dell’anno san­to) si pro­di­ga­ro­no a fare pro­get­ti per poter costrui­re, rimo­der­na­re, ed avvia­re strut­tu­re che visto i prez­zi spes­so riman­go­no vuo­te o semi deser­te. All’ostello — con­clu­de il diri­gen­te comu­ni­sta — pro­po­nia­mo di affian­ca­re una pista cicla­bi­le tra i due comu­ni (Grot­ta­fer­ra­ta e Fra­sca­ti) che por­ti alla sta­zio­ne fer­ro­via­ria così da age­vo­la­re il ciclo­tu­ri­smo che tan­to sta pren­den­do pie­de ( for­se è meglio dire ruo­ta) in tut­ta Euro­pa. A pre­sto risen­tir­ci”.

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