Marino, Ambrogiani(Pd): “Basta polemiche. Noi a lavoro per bene territorio”

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“La cam­pa­gna elet­to­ra­le è fini­ta ed è arri­va­to il momen­to di lascia­re da par­te le pole­mi­che e abbas­sa­re i toni, nono­stan­te in que­sti gior­ni il nostro par­ti­to sia sta­to ogget­to di vili e illo­gi­ci attac­chi: attac­chi che rispe­dia­mo al mit­ten­te  con­sa­pe­vo­li che ora biso­gna solo pen­sa­re al bene del­la nostra cit­tà, che deve ritro­va­re sere­ni­tà e sta­bi­li­tà. La nostra con­dot­ta è un linea con il nostro comu­ni­ca­to mani­fe­sto. In que­sto con­te­sto, ci pre­me sola­men­te dire che sono anche e sopra­tut­to i nume­ri a par­la­re: Coliz­za al bal­lot­tag­gio ha pre­so 2205 voti in più rispet­to al pri­mo tur­no, men­tre Cec­chi 1486 in più, diven­tan­do sin­da­co con 570 voti di scar­to. A quest’ultimo rivol­gia­mo i nostri augu­ri di buon lavo­ro nel­la spe­ran­za che pos­sa esse­re dav­ve­ro il sin­da­co di tut­ti. Al con­tem­po, noi non ci “leghia­mo” e con­ti­nue­re­mo a lavo­ra­re per il bene del ter­ri­to­rio insie­me al nostro can­di­da­to sin­da­co Gian­fran­co Venan­zo­ni, nell’alveo di un cam­po di cen­tro­si­ni­stra lar­go, ampio e for­te. Sia­mo infi­ne con­ten­ti tra le tan­te vit­to­rie, per le impor­tan­ti e auto­re­vo­li affer­ma­zio­ni di Fran­ce­sca Sbar­del­la a Sin­da­co di Fra­sca­ti e di Mar­co Cro­cic­chi a pri­mo cit­ta­di­no di Brac­cia­no. Ad entram­bi rivol­gia­mo i nostri augu­ri di buon lavo­ro”.

Così, in una nota, il segre­ta­rio Pd Mari­no, Ser­gio Ambro­gia­ni.

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Marco Montini

Clas­se ’82, gior­na­li­sta pub­bli­ci­sta dal 2012, cro­ni­sta di stra­da dal 2007, scri­vo ormai da tem­po di sport, poli­ti­ca, socia­le e cul­tu­ra. Attual­men­te col­la­bo­ro con testa­te dei Castel­li Roma­ni e del­la Capi­ta­le, for­nen­do al con­tem­po pre­sta­zio­ni e con­su­len­ze di comu­ni­ca­zio­ne per nume­ro­se real­tà ter­ri­to­ria­li, pri­va­te e pub­bli­che. Lazia­le, tea­tran­te, ani­ma­le socia­le, ado­ro viag­gia­re, cono­sce­re e nutrir­mi del­la diver­si­tà, del nuo­vo, del­lo sco­no­sciu­to.