Intervista PierC: “Friends with benefits è un inno alla libertà”

Intervista PierC: “Friends with benefits è un inno alla libertà”

21/09/2021 0 Di Carola Piluso

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In occa­sio­ne del­l’u­sci­ta del sin­go­lo “Friends with bene­fi­ts” abbia­mo incon­tra­to PierC, arti­sta pro­met­ten­te clas­se 2000.  FWB è sta­to scrit­to a sei mani dal­lo stes­so Pier­ce­sa­re Fagio­li (in arte PierC) con Andrea Papaz­zo­ni e Mario Meli di Gotham Dischi. Que­sto segna l’i­ni­zio del­la car­rie­ra musi­ca­le del can­tau­to­re che ha alle spal­le la par­te­ci­pa­zio­ne a “ti lascio la can­zo­ne” ed è deter­mi­na­to a fare del­la sua pas­sio­ne un lavo­ro. Ecco cosa ci ha rac­con­ta­to.

 

PierC Friends with bene­fi­ts è il tuo pri­mo sin­go­lo… cosa rap­pre­sen­ta per te? Rac­con­ta­ci la gene­si del bra­no?

FWB rap­pre­sen­ta per me l’esordio da can­tau­to­re. Sono sem­pre sta­to prin­ci­pal­men­te inter­pre­te; nel­la mia vita ho scrit­to però can­zo­ni per me o per altri, ma non mi sono mai sen­ti­to di pub­bli­car­le. Ero sem­pre insod­di­sfat­to. Que­sta vol­ta inve­ce, gra­zie al team di Gotham Dischi, sia­mo riu­sci­ti a dare vita a que­sto pez­zo che, oltre a sen­ti­re incre­di­bil­men­te “mio”, ha la pro­du­zio­ne e la pro­fes­sio­na­li­tà per usci­re – final­men­te – allo sco­per­to, dispo­ni­bi­le per il gran­de pub­bli­co.

 

La can­zo­ne è un inno alla liber­tà, esse­re libe­ri sen­za sot­to­sta­re alle sovra­strut­tu­re impo­ste dal­la socie­tà.… cosa cam­bie­re­sti del­la socie­tà in cui vivia­mo e cosa si potreb­be fare per ren­der­ci tut­ti “più libe­ri”?

A parer mio è l’altrui giu­di­zio che con­di­zio­na la vita del­le per­so­ne, che crea quel­le sovra­strut­tu­re di cui ho par­la­to e che ven­go­no ripre­se nel testo del­la doman­da; sovra­strut­tu­re che però sono “gab­bie” sola­men­te “men­ta­li”, dal momen­to che sono crea­zio­ni del pen­sie­ro dell’altro. Dovrem­mo stac­car­ci dal­la pau­ra di non fare quel­lo che la socie­tà pen­si che sia giu­sto, ma fare quel­lo che noi rite­nia­mo giu­sto. Solo così sare­mo più libe­ri. I “Friend­sWi­th­Be­ne­fi­ts” di cui can­to non sono per­so­ne, né in sen­so spe­ci­fi­co né gene­ra­le, ma la meta­fo­ra di vive­re una vita sen­za l’impegno e la respon­sa­bi­li­tà che ci sen­tia­mo cari­ca­ti sul­le spal­le tut­ti i gior­ni sen­za moti­vo.

 

Come tu stes­so hai dichia­ra­to nel bra­no è pre­sen­te anche la malin­co­nia… malin­co­nia per “per­so­ne che avrem­mo volu­to sco­pri­re”…  nel­la tua vita c’è una o più per­so­ne che avre­sti volu­to sco­pri­re e non hai conosciuto/scoperto?

Non so aha­ha, come potrei saper­lo a poste­rio­ri? A par­te gli scher­zi, sono una per­so­na abba­stan­za estro­ver­sa, quin­di non mi tiro facil­men­te indie­tro nel cono­sce­re una per­so­na che mi desti inte­res­se a pri­ma vista… sicu­ra­men­te però a vol­te mi sono tira­to indie­tro e di ciò me ne pen­to, soprat­tut­to quan­do soprag­giun­ge quel­la malin­co­nia da pri­mo autun­no che, come la hit dei Righei­ra, ci fa capi­re che “L’estate sta finen­do”. L’unico modo che ho per far­me­la pas­sa­re è pen­sa­re che l’estate pros­si­ma avrò l’occasione di rime­dia­re agli “incon­tri non avve­nu­ti”.

 

Hai par­te­ci­pa­to a “ti lascio una can­zo­ne” che ha dato il via al tuo per­cor­so arti­sti­co… cosa ti por­ti nel cuo­re di quel­la espe­rien­za?

Ero mol­to pic­co­lo, ave­vo fra i 13 e i 14 anni, e l’aver vis­su­to un’esperienza di tale por­ta­ta con la spen­sie­ra­tez­za di un bam­bi­no pen­so sia un gran­de plus. Sicu­ra­men­te per­ché ades­so sen­ti­rei mol­to di più l’adrenalina di sali­re su un pal­co che è in diret­ta con milio­ni di ita­lia­ni, in pri­ma sera­ta su Raiu­no. Devo dire che, nono­stan­te qual­che pic­co­la delu­sio­ne, ho un ricor­do posi­ti­vo di Tluc7, soprat­tut­to per­ché “mi ha dato il la” per tuf­far­mi sem­pre di più nel­lo stu­dio del can­to, del pia­no­for­te e del­la musi­ca in gene­ra­le, tal­men­te rima­si fol­go­ra­to dal sen­ti­re e can­ta­re con l’orchestra dal vivo.

 

Hai mai pen­sa­to di par­te­ci­pa­re ad un talent?

Si e no. Ho sem­pre volu­to par­te­ci­pa­re ad un talent per­ché cre­do sia il modo miglio­re per ave­re la mag­gior visi­bi­li­tà pos­si­bi­le cre­scen­do al con­tem­po in pro­fes­sio­na­li­tà. Non mi sono però mai rite­nu­to pron­to per­ché vor­rei par­te­ci­pa­re non da sem­pli­ce can­tan­te, ma da can­tau­to­re… e que­sto per­cor­so che ho intra­pre­so con la scrit­tu­ra ed il lan­cio di FWB potreb­be esse­re l’inizio di un per­cor­so che mi por­te­rà ver­so quel­la dire­zio­ne… chi lo sa aha­hah

 

Com’è sta­to can­ta­re l’in­no di Mame­li davan­ti al Pre­si­den­te Ser­gio Mat­ta­rel­la?

La cosa che mi ricor­do mag­gior­men­te di quel gior­no era il cal­do afo­so che face­va nel­la mia cit­tà, Casa­le Mon­fer­ra­to. Par­lan­do sul serio, una deci­na di bam­bi­ni che atten­de­va­no anche loro il momen­to di salu­ta­re il Pre­si­den­te sono sve­nu­ti e la mani­fe­sta­zio­ne è sta­ta inter­rot­ta più vol­te per man­ca­men­ti di varie per­so­ne. Per for­tu­na che io e l’orchestra era­va­mo posi­zio­na­ti sot­to un telo che ci pro­teg­ge­va alme­no dai rag­gi sola­ri diret­ti ahhah. A par­te que­sto aned­do­to, è sta­ta sicu­ra­men­te una gran­de emo­zio­ne can­ta­re il nostro inno guar­dan­do negli occhi la più alta cari­ca del­lo Sta­to e rice­ven­do, insie­me ad un’affettuosa stret­ta di mano, i suoi com­pli­men­ti.

 

Ci sarà un Ep in futu­ro?

Nel futu­ro pros­si­mo non pen­so, no. Sto stu­dian­do full-time all’università e per ora il can­tan­te è solo la mia più gran­de pas­sio­ne, che spe­ro sì pos­sa tra­sfor­mar­si un doma­ni even­tual­men­te nel mio lavo­ro. Lavo­ra­re a sin­go­li è più faci­le, richie­de meno tem­po e lavo­ro e con­sen­te di espri­me­re la mia per­so­na­li­tà arti­sti­ca in lavo­ri sle­ga­ti da un’idea gene­ra­le, per­met­ten­do così spe­ri­men­ta­re gene­ri e mood anche mol­to diver­si fra loro. Pen­so che per ora sia la solu­zio­ne giu­sta per me ma, in futu­ro, si vedrà.

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