Marino. BiblioPop ha ospitato insediamento Giuria del Premio letterario nazionale Moby Dick – Danko. Partecipati e accolti con intensi applausi gli interventi di Onofrio e Nocenzi. Il Premio, come partecipare, cosa si può vincere. Iscrizione gratuita

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18/09/2021 1 Di Maurizio Aversa

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Inse­dia­men­to Giu­ria Pre­mio Let­te­ra­rio Nazio­na­le Moby Dick Dan­ko, pre­sie­do­no Vit­to­rio Nocen­zi e Mar­co Ono­frio. Sul­lo sfon­do altro Pre­si­den­te Rober­to Pal­loc­ca


“E’ feno­me­na­le ciò che sta­te com­pien­do qui. Sie­te la resi­sten­za dei nuo­vi par­ti­gia­ni del­la cul­tu­ra. – così ini­zia il suo salu­to duran­te il suo inter­ven­to con­clu­si­vo Vit­to­rio Nocen­zi, fon­da­to­re e lea­der impe­ri­tu­ro del Ban­co, qui in veste di Pre­si­den­te ono­ra­rio del Pre­mio Moby Dick – Dan­ko – Que­sta real­tà, Biblio­Pop, che cono­sce­vo per aver segui­to qual­co­sa ma che non ave­vo toc­ca­to con mano, è qual­co­sa che toglie il fia­to. Si avver­te cosa c’è die­tro di impe­gno, di vostra fati­ca auten­ti­ca per non lascia­re che avan­zi il deser­to cul­tu­ra­le in cui tan­ta par­te del nostro Pae­se, e mol­ta par­te dell’occidente è immer­so. Sono qui per­ché, come ha mira­bil­men­te ed effi­ca­ce­men­te illu­stra­to Mar­co Ono­frio, è esat­to, strin­gen­te, vero, il pas­sag­gio tra la scel­ta di un pre­mio let­te­ra­rio con Nar­ra­ti­va e Poe­sia che già fa intrav­ve­de­re fan­ta­sia al lavo­ro, curio­si­tà ver­so il futu­ro. Que­sto uni­to all’opera di Mel­vil­le lascia subi­to spa­zio ad un tuf­fo ver­so cam­mi­ni ed esplo­ra­zio­ni, Di qui a Moby Dick. Moby Dick una del­le nostre miglio­ri crea­tu­re musi­ca­li e poe­ti­che che si atta­glia­no benis­si­mo a que­sto indi­riz­zo del Pre­mio. Vi rin­gra­zio, dav­ve­ro tut­ti, qual­che gio­va­ne, parec­chi gio­va­ni adul­ti e qual­cu­no mio qua­si coe­ta­neo, le mol­te don­ne pre­sen­ti, per­ché mostra­te una tena­cia, un amo­re e pas­sio­ne per lo spi­ri­to che può sal­va­re l’umanità, facen­do­la fug­gi­re dal con­su­mi­smo, dall’usa e get­ta, dal­le este­rio­ri­tà sen­za pas­sio­ni. Voglio a tale pro­po­si­to – ha intrat­te­nu­to ama­bil­men­te Vit­to­rio Nocen­zi – rac­con­ta­re un aned­do­to di sto­ria, che è sto­ria di vita, che mi ha rife­ri­to Bur­ri in Argen­ti­na. Mi dis­se che in un dia­lo­go, un suo inter­lo­cu­to­re gli chie­se: ma se dicia­mo che l’orizzonte è la ricer­ca pos­si­bi­le, come mai, io per­cor­ro die­ci chi­lo­me­tri ver­so la linea d’orizzonte e non tro­vo nul­la; e se ne per­cor­ro altre quin­di­ci non tro­vo nul­la anco­ra; sarà che non ser­ve ten­ta­re di rag­giun­ge­re l’orizzonte stes­so? E il mae­stro Bur­ri rispo­se: ma è pro­prio l’azione del­la ricer­ca, men­tre guar­di l’orizzonte e avan­zi, vai avan­ti, che è la fina­li­tà dell’orizzonte: il cam­mi­no che fai, la ricer­chi in cui ti appli­chi. Ecco noi sia­mo que­sto – chio­sa il Pre­si­den­te lea­der del Ban­co – dei cer­ca­to­ri, che muo­io­no nell’animo nel momen­to in cui smet­to­no que­sta atti­vi­tà. Ma voglio salu­tar­vi con un augu­rio senz’altro, ma soprat­tut­to per l’intuizione che ave­te avu­to reci­pro­ca­men­te, voi a cer­car­lo e Dan­ko ad esse­re dispo­sto, per l’associazione di una atti­vi­tà alta­men­te cul­tu­ra­le soste­nu­to dal mece­na­ti­smo di uno spon­sor, di un part­ner di soste­gno eco­no­mi­co. Pre­ve­do per il taglio che sta­te dan­do di ave­re suc­ces­so ana­lo­go a quel­lo che altri pre­mi han­no trac­cia­to que­sta stra­da, come ad esem­pio il famo­so pre­mio Stre­ga. Nato pro­prio in un modo simi­le.”. Qua­si tut­ti i giu­ra­ti era­no pre­sen­ti all’evento di inse­dia­men­to, tran­ne qual­che impe­di­men­to di lavo­ro o fami­lia­re, ma la con­fer­ma di esse­re par­te del­la squa­dra con con­vin­zio­ne e con for­te par­te­ci­pa­zio­ne è sta­ta con­fer­ma­ta da tut­ti: dal­la vice­sin­da­ca, asses­so­re alla cul­tu­ra del comu­ne di Mari­no Pao­la Tibe­ri, al Diret­to­re del Siste­ma Biblio­te­che Castel­li roma­ni, Gia­co­mo Tor­to­ri­ci. Così gli altri: Vale­rio Mat­tei musi­ci­sta; Nico­li­na Cian­ci psi­co­te­ra­peu­ta; San­dro Carac­ci ope­ra­to­re cul­tu­ra­le; Patri­zia Pal­lot­ta scrit­tri­ce; Rober­to Pal­loc­ca scrit­to­re, pre­si­den­te; Ste­fa­nia Stu­der, regi­sta RAI TV; Fabio Mas­si­mo Fran­ce­schel­li, scrit­to­re; Patri­zia Casi, docen­te; Miche­la Toz­zi, impie­ga­ta. Dopo i salu­ti di ben­ve­nu­to del Pre­si­den­te di Biblio­Pop, Ser­gio San­ti­nel­li, la rela­zio­ne intro­dut­ti­va all’insediamento uti­le anche ai fini del­la divul­ga­zio­ne tra i media del valo­re, dei con­te­nu­ti e del­le moda­li­tà pra­ti­che di tene­re vivo il Pre­mio Moby Dick – Dan­ko, è sta­ta svol­ta dal­lo scrit­to­re Mar­co Ono­frio che oltre che esse­re Pre­si­den­te di Giu­ria è soprat­tut­to l’ideatore del pre­mio. “L’idea del pre­mio mi è venu­ta dall’acronimo ACAB (Asso­cia­zio­ne Comu­ne Auto­no­mo Bovil­le) che richia­ma per iden­ti­tà di suo­no il capi­ta­no Achab, pro­ta­go­ni­sta del capo­la­vo­ro di Her­man Mel­vil­le, il cele­bre roman­zo “Moby Dick” (1851). – ha spie­ga­to Mar­co Ono­frio — Allo­ra ho pen­sa­to subi­to alla omo­ni­ma can­zo­ne del Ban­co di Mutuo Soc­cor­so, e quin­di al Mae­stro Vit­to­rio Nocen­zi, una del­le colon­ne por­tan­ti del­la cul­tu­ra e dell’arte ai Castel­li Roma­ni. Nocen­zi è sta­to con­tat­ta­to in qua­li­tà di pre­si­den­te ono­ra­rio con dirit­to di voto, e ha accet­ta­to con entu­sia­smo. Que­sto filot­to di scin­til­le con­net­ti­ve è un esem­pio anche poli­ti­co di “mes­sa a siste­ma” del­le risor­se di un ter­ri­to­rio, d’altra par­te i Castel­li Roma­ni sono ric­chis­si­mi di eccel­len­ze che andreb­be­ro strap­pa­te dal loro splen­di­do iso­la­men­to e incen­ti­va­te a col­la­bo­ra­re. Deter­mi­nan­te per l’avvio con­cre­to del pro­get­to è sta­ta la spon­so­riz­za­zio­ne di Dan­ko (da cui il nome del pre­mio “Moby Dick-Dan­ko”), il nuo­vo for­mat di fast food­die­te­ti­co di gusto. Mi sem­bra qua­si inu­ti­le sot­to­li­nea­re il valo­re sim­bo­li­co di Moby Dick come meta­fo­ra pro­fon­da del miste­ro del­la crea­zio­ne, del male che inci­sta nell’universo, dell’assoluto che l’uomo inse­gue e non rag­giun­ge mai. – pro­se­gue nel­la spie­ga­zio­ne lo scrit­to­re — Da qui l’invito alla ricer­ca e alla rin­cor­sa eter­na dell’ideale, dac­ché il viag­gio sen­za fine “è” la con­di­zio­ne stes­sa dell’uomo. Il sogno sen­za tem­po e sen­za luo­go che intra­ve­dia­mo nell’utopia, appar­tie­ne in real­tà ad ogni luo­go e ad ogni tem­po. “La cac­cia non fini­sce mai” come dice la can­zo­ne del Ban­co. Per que­sto un uomo sen­za sogni non ha futu­ro, e infat­ti il vero sin­to­mo dell’invecchiare è non sogna­re più. Spes­so anche i ragaz­zi, oggi, sono già “vec­chi” per­ché la per­ce­zio­ne ipno­ti­ca e com­pul­si­va degli stru­men­ti tele­ma­ti­ci ten­de a ren­der­li opa­chi di alie­na­zio­ne e di noia, inca­pa­ci di sogna­re e imma­gi­na­re. Ecco, quan­do “Moby Dick” del Ban­co dice “col­po di coda e vola via” pen­so allo scat­to crea­ti­vo che potreb­be accen­de­re la fan­ta­sia del­le gio­va­ni gene­ra­zio­ni, tute­lan­do la loro uma­ni­tà. C’è biso­gno urgen­te di semi­na­re e custo­di­re Uma­ne­si­mo, e un pre­mio let­te­ra­rio come que­sto – con le sue pos­si­bi­li­tà di scam­bio e con­fron­to crea­ti­vo di voci/visioni del mon­do – può offri­re il suo pic­co­lo ma signi­fi­ca­ti­vo con­tri­bu­to alla cre­sci­ta civi­le, cul­tu­ra­le e socia­le del Pae­se. Mi pia­ce infi­ne ricor­da­re – con­clu­de Ono­frio — che fra pochi gior­ni, il 25 set­tem­bre, si cele­bra la gior­na­ta mon­dia­le dei sogni e di chi ogni gior­no lot­ta per rea­liz­zar­li. Otti­mo moti­vo per con­sul­ta­re il rego­la­men­to del pre­mio e comin­cia­re a “sogna­re” di par­te­ci­par­vi: c’è tem­po fino al 31 mar­zo 2022.”.

Biblio­Pop, la pla­tea che assi­ste all’a­per­to all’in­se­dia­men­to del Pre­mio


Il Pre­mio con­sta di 2 cate­go­rie (A: POESIA; B: NARRATIVA) e 3 sezio­ni: (1: ADULTI; 2: JUNIOR; 3: CASTELLI ROMANI). La par­te­ci­pa­zio­ne è gra­tui­ta per ogni cate­go­ria e sezio­ne. È pos­si­bi­le par­te­ci­pa­re con­tem­po­ra­nea­men­te a entram­be le cate­go­rie. POESIA: Si par­te­ci­pa invian­do da 1 a 3 com­po­si­zio­ni poe­ti­che, in lin­gua ita­lia­na, edi­te o ine­di­te, di max. 40 ver­si cia­scu­na, dedi­ca­te alla libe­ra inter­pre­ta­zio­ne del tema “Moby Dick”. NARRATIVA: Si par­te­ci­pa invian­do 1 rac­con­to bre­ve, in lin­gua ita­lia­na, edi­to o ine­di­to, di max. 10.000 carat­te­ri spa­zi inclu­si, dedi­ca­to alla libe­ra inter­pre­ta­zio­ne del tema “Moby Dick”.
Le ope­re (poe­sie e rac­con­ti), cor­re­da­te del­la “Sche­da di par­te­ci­pa­zio­ne” debi­ta­men­te com­pi­la­ta, pos­so­no esse­re invia­te o via e‑mail (alle­ga­te in for­ma­to word o PDF), con ogget­to PREMIO LETTERARIO MOBY DICK-DANKO, al seguen­te indi­riz­zo di posta elet­tro­ni­ca: premiomobydick@gmail.com oppu­re con­se­gna­te a mano o spe­di­te in car­ta­ceo al seguen­te indi­riz­zo: Pre­mio “Moby Dick-Dan­ko” c/o Biblio­Pop APS, via G. Mame­li, ango­lo via U. Bas­si, 00040 S. Maria del­le Mole (RM), entro e non oltre il 31 mar­zo 2022 (farà fede il tim­bro posta­le). La Pre­mia­zio­ne (due pre­mi in dena­ro con una bor­sa cia­scu­no di 300 euro; tar­ghe e atte­sta­ti per gli altri clas­si­fi­ca­ti di ogni sezio­ne, in entram­be le cate­go­rie) è pre­vi­sta orien­ta­ti­va­men­te entro il mese di mag­gio 2022 a San­ta Maria del­le Mole (RM), pres­so la sede di Biblio­Pop.

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