La Francigena nella Riviera di Ulisse, risolvere le ultime criticità. A settembre, Minturno interessata dai camminatori della Road to Rome provenienti da Canterbury

La Francigena nella Riviera di Ulisse, risolvere le ultime criticità. A settembre, Minturno interessata dai camminatori della Road to Rome provenienti da Canterbury

04/03/2021 0 Di Maurizio Aversa

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Rober­to Rotas­so, com­po­nen­te del Grup­po dei Dodi­ci dall’anno 2008; Diret­to­re del Par­co Regio­na­le del­la Rivie­ra di Ulis­se dal 2014 al 2019; Dele­ga­to alle Poli­ti­che Ambien­ta­li del Comu­ne di Min­tur­no dal 2019; Rap­pre­sen­tan­te del Comu­ne di Min­tur­no in seno all’AEVF dal 2020


A set­tem­bre, auspi­can­do l’avvenuto supe­ra­men­to di fase dram­ma­ti­ca dell’epidemia da covid 19, Min­tur­no, come altri comu­ni del­la pro­vin­cia di Lati­na, sarà pro­ta­go­ni­sta del pas­sag­gio dei pel­le­gri­ni e cam­mi­na­to­ri del­la “Road to Rome”, da Can­ter­bu­ry a S. Maria di Leu­ca (LE). La Fran­ci­ge­na attra­ver­sa la Rivie­ra di Ulis­se, lem­bo di con­fi­ne con il fiu­me Gari­glia­no tra il Lazio e la Cam­pa­nia . Per met­te­re a fuo­co que­sta real­tà, ci sia­mo rivol­ti ad uno dei mag­gio­ri depo­si­ta­ri oggi, di cono­scen­za e atti­vi­tà sul cam­po, in ambi­to cul­tu­ra­le, ambien­ta­le e con­cre­ta­men­te impe­gna­to in tali pro­get­ti. Rober­to Rotas­so, com­po­nen­te del Grup­po dei Dodi­ci dall’anno 2008; Diret­to­re del Par­co Regio­na­le del­la Rivie­ra di Ulis­se dal 2014 al 2019; Dele­ga­to alle Poli­ti­che Ambien­ta­li del Comu­ne di Min­tur­no dal 2019; Rap­pre­sen­tan­te del Comu­ne di Min­tur­no in seno all’AEVF dal 2020.
D. Rotas­so, lei come spie­ghe­reb­be l’argomento di cui stia­mo occu­pan­do­ci? “La Via Fran­ci­ge­na è una Via sacra per­cor­sa da pel­le­gri­ni, da noma­di, da mer­can­ti, dagli eser­ci­ti, dai viag­gia­to­ri, con­si­de­ra­to che, nel Medioe­vo, i popo­li euro­pei era­no pre­va­len­te­men­te migran­ti. – spie­ga il cul­to­re — La Via Fran­ci­ge­na è una meta­fo­ra dell’esistenza uma­na, un per­cor­so che attra­ver­sa luo­ghi ove si tro­va ospi­ta­li­tà, che si con­di­vi­de a trat­ti con altri viag­gia­to­ri. Gli iti­ne­ra­ri del­la Fran­ci­gne­na appar­ten­go­no a chi li per­cor­re, con spi­ri­to reli­gio­so o lai­co, da pel­le­gri­no o da viag­gia­to­re. Pro­muo­ve­re la Via Fran­ci­ge­na signi­fi­ca offri­re ai viag­gia­to­ri dei nostri gior­ni la pos­si­bi­li­tà di impa­dro­nir­si del­la cul­tu­ra del ter­ri­to­rio che attra­ver­sa­no, dei pro­dot­ti tipi­ci, del­le eccel­len­ze dei bor­ghi attra­ver­sa­ti, di rivi­ve­re riti anti­chi, assa­po­ra­re la sug­ge­stio­ne di atmo­sfe­re medioe­va­li, ascol­ta­re e/o into­na­re anti­chi can­ti sacri o rap­pre­sen­ta­ti­vi del­le tra­di­zio­ni loca­li. E’ un nuo­vo model­lo di turi­smo desta­gio­na­liz­za­to. Il trac­cia­to deve esse­re sicu­ro, acces­si­bi­le, rico­no­sci­bi­le e deve ave­re par­ti­co­la­re cura dell’accoglienza.”.

pon­te bor­bo­ni­co Real Fer­di­nan­do, Min­tur­no

D. Potreb­be vale­re per mol­ti trac­cia­ti. Cosa ren­de spe­cia­le qui la Fran­ci­ge­na? “Il Lazio, ed in par­ti­co­la­re il nostro ter­ri­to­rio, la cosid­det­ta Rivie­ra di Ulis­se, — illu­stra Rober­to Rotas­so — ha tut­te le carat­te­ri­sti­che per cata­liz­za­re un turi­smo diver­so da quel­lo sta­gio­na­le, che sia anco­ra­to alla sco­per­ta del­le risor­se sto­ri­che, archeo­lo­gi­che e arti­sti­che, oltre che natu­ra­li­sti­che, dei luo­ghi. Riten­go sem­pre uti­le ripor­ta­re la par­te ini­zia­le del­la comu­ni­ca­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne al Par­la­men­to Euro­peo, al Con­si­glio, al Comi­ta­to eco­no­mi­co e socia­le euro­peo ed al Comi­ta­to del­le Regio­ni divul­ga­ta duran­te l’importante con­ve­gno sul­la Via Fran­ci­ge­na nell’ambito degli iti­ne­ra­ri cul­tu­ra­li euro­pei, pro­mos­so dall’europarlamentare Sil­via Costa e tenu­to­si a Roma l’11 feb­bra­io 2011: “Il turi­smo è un’at­ti­vi­tà eco­no­mi­ca di rilie­vo, con un impat­to assai posi­ti­vo sul­la cre­sci­ta eco­no­mi­ca e l’oc­cu­pa­zio­ne in Euro­pa. È inol­tre un ele­men­to sem­pre più impor­tan­te del­la vita dei cit­ta­di­ni euro­pei, sem­pre più nume­ro­si a viag­gia­re per moti­vi sia pri­va­ti che pro­fes­sio­na­li. Il turi­smo, in quan­to atti­vi­tà che coin­vol­ge il patri­mo­nio cul­tu­ra­le e natu­ra­le, come pure le tra­di­zio­ni e le cul­tu­re con­tem­po­ra­nee del­l’U­nio­ne euro­pea, illu­stra in modo esem­pla­re la neces­si­tà di con­ci­lia­re cre­sci­ta eco­no­mi­ca e svi­lup­po soste­ni­bi­le, sen­za dimen­ti­ca­re la dimen­sio­ne eti­ca. Si trat­ta inol­tre di un impor­tan­te stru­men­to per raf­for­za­re l’im­ma­gi­ne del­l’Eu­ro­pa nel mon­do, dif­fon­de­re i nostri valo­ri e pro­muo­ve­re l’in­te­res­se per il model­lo euro­peo, che è il risul­ta­to di seco­li di scam­bi cul­tu­ra­li, di diver­si­tà lin­gui­sti­ca e di crea­ti­vi­tà”.”.
D. Appun­to può vale­re a carat­te­re gene­ra­le. E la spe­ci­fi­ci­tà di que­sti luo­ghi? Cosa li ren­de attrat­ti­vi? “Il ter­ri­to­rio del­la Rivie­ra di Ulis­se, ulti­mo lem­bo di ter­ra lazia­le, è divi­so dal­la Cam­pa­nia dal fiu­me Gari­glia­no, attra­ver­sa­to dal pon­te Bor­bo­ni­co Real Fer­di­nan­do del 1832, pri­mo pon­te sospe­so a cate­na­ria di fer­ro rea­liz­za­to in Ita­lia e secon­do in Euro­pa. Col­go l’occasione – spe­ci­fi­ca l’ex Diret­to­re del Par­co — per ricor­da­re che il bas­so Lazio e l’alta Cam­pa­nia costi­tui­va­no la Pro­vin­cia di Ter­ra di Lavo­ro, sop­pres­sa con Regio Decre­to n. 1 del 2 gen­na­io 1927. Il ter­ri­to­rio è un con­ti­nuo sus­se­guir­si di ambien­ti natu­ra­li di gran­de pre­gio, mol­ti dei qua­li oggi Par­chi Regio­na­li o Monu­men­ti Natu­ra­li o aree archeo­lo­gi­che o siti “natu­ra 2000” (Zone Spe­cia­li di Con­ser­va­zio­ne, Siti di Impor­tan­za Comu­ni­ta­ria). In pra­ti­ca è un con­ti­nuo sus­se­guir­si di aree con­tem­po­ra­nea­men­te siti archeo­lo­gi­ci e natu­ra­li­sti­ci.”.

pel­le­gri­ni e cam­mi­na­to­ri

D. Vesti­gia e beni natu­ra­li che ci sono giun­ti, riu­scia­mo a pre­ser­var­li e goder­ne anco­ra oggi? “E’ dove­ro­so ripor­ta­re alcu­ni dei recen­ti inter­ven­ti – illu­stra Rotas­so — che varie isti­tu­zio­ni pub­bli­che, in pri­mo luo­go la Soprin­ten­den­za Archeo­lo­gi­ca, Bel­le Arti e Pae­sag­gio per le Pro­vin­cie di Fro­si­no­ne, Lati­na e Rie­ti e il Comu­ne di Min­tur­no, stan­no rea­liz­zan­do sul­le aree adia­cen­ti al per­cor­so del­la Via Fran­ci­ge­na del Sud – Diret­tri­ce Appia: valo­riz­za­zio­ne e frui­bi­li­tà mul­ti­me­dia­le del com­ples­so monu­men­ta­le di Min­tur­nae e dell’area cir­co­stan­te; amplia­men­to dell’area archeo­lo­gi­ca; amplia­men­to e incre­men­to del­la frui­zio­ne del­la Via Appia Anti­ca; inter­ven­ti di recu­pe­ro del­la pavi­men­ta­zio­ne in baso­la­to e mes­sa in sicu­rez­za del Pon­te Bor­bo­ni­co Real Fer­di­nan­do; ciclo­pi­sta del Gari­glia­no; Illu­mi­na­zio­ne monu­men­ta­le del­le arca­te dell’Acquedotto Roma­no con impian­to foto­vol­tai­co, pun­ti di sosta attrez­za­ti con frui­zio­ne mul­ti­me­dia­le dei monu­men­ti per cicli­sti, cam­mi­na­to­ri e visi­ta­to­ri; eser­ci­zio del dirit­to di pre­la­zio­ne da par­te del­la Soprin­ten­den­za sull’anfiteatro sepol­to; con­cor­so di idee inter­na­zio­na­le per la riqua­li­fi­ca­zio­ne ambien­ta­le del­la spon­da destra del Gari­glia­no; riqua­li­fi­ca­zio­ne e mes­sa in sicu­rez­za median­te la rea­liz­za­zio­ne di alcu­ni trat­ti di mar­cia­pie­di del­la Via Appia moder­na; isti­tu­zio­ne, da par­te del­la Regio­ne Lazio, del Monu­men­to Natu­ra­le di Mon­te d’Argento, su pro­po­sta del Comu­ne di Min­tur­no, sito che com­pren­de il sug­ge­sti­vo e pano­ra­mi­co Castrum Argen­ti; inse­ri­men­to da par­te del­la Regio­ne Lazio del­la spon­da destra del trat­to ter­mi­na­le del Gari­glia­no nel­la Rete natu­ra 2000 come Zona Spe­cia­le di Con­ser­va­zio­ne; impor­tan­te inter­ven­to di restau­ro e mes­sa in sicu­rez­za, sem­pre da par­te del­la Soprin­ten­den­za, dell’area archeo­lo­gi­ca nell’area pro­tet­ta di Gia­no­la, gesti­ta dal Par­co Regio­na­le Rivie­ra di Ulis­se. Gli inter­ven­ti in atto ammon­ta­no ad oltre quat­tro milio­ni di euro.”. E’ pro­prio un con­nu­bio con­ti­nuo di sto­ria e natu­ra.
D. C’è dell’altro? Impe­gni da eva­de­re? “ Per uno dei più spet­ta­co­la­ri e pano­ra­mi­ci sen­tie­ri col­le­gan­ti le tor­ri costie­re, il sen­tie­ro del “Malo­pas­so”, sito nell’area pro­tet­ta di Gia­no­la e del Mon­te di Scau­ri, deve esse­re risol­to un con­ten­zio­so, — sot­to­li­nea il dele­ga­to comu­na­le — che vede con­trap­po­sti il Par­co, il Comu­ne di Min­tur­no e i legit­ti­mi pro­prie­ta­ri da una par­te e dall’altra un pri­va­to che van­ta pre­te­stuo­si dirit­ti per impe­di­re la frui­bi­li­tà di det­to sen­tie­ro. Il Par­co e i legit­ti­mi pro­prie­ta­ri han­no sot­to­scrit­to un pro­to­col­lo per la frui­zio­ne e mes­sa in sicu­rez­za del sen­tie­ro. In alter­na­ti­va il Par­co o il Comu­ne di Min­tur­no dovreb­be­ro pro­ce­de­re ad un espro­prio per pub­bli­ca uti­li­tà su un altro trat­to di sen­tie­ro col­le­gan­te l’info-point del Par­co del­la Rivie­ra di Ulis­se, ubi­ca­to in loca­li­tà Mon­te D’Oro, con il Mon­te di Scau­ri. L’acquisizione del dirit­to di pas­sag­gio è fon­da­men­ta­le per la frui­bi­li­tà del per­cor­so. E’ all’interno di una del­le tre aree pro­tet­te del Par­co Regio­na­le del­la Rivie­ra di Ulis­se, area con aspet­ti geo­lo­gi­ci (fale­sie e grot­ti car­si­che), natu­ra­li­sti­ci, pae­sag­gi­sti­ci ed archeo­lo­gi­ci di rara bel­lez­za. Si attra­ver­sa­no boschi di sughe­re, ver­san­ti sco­sce­si orna­ti da pini di “Alep­po” e incan­te­vo­li ed iso­la­te baie. Si giun­ge infi­ne in un’ulteriore inse­na­tu­ra dove è pre­sen­te una peschie­ra roma­na deno­mi­na­ta “por­tic­cio­lo roma­no”. Qui ha ini­zio l’area archeo­lo­gi­ca costi­tui­ta dal­la vil­la roma­na di Mamur­ra, i cui vari manu­fat­ti (due cister­ne monu­men­ta­li, un nin­feo etc.) sono sta­ti in gran par­te restau­ra­ti dal­la Soprin­ten­den­za men­tre i lavo­ri resi­dui sono in fase di ulti­ma­zio­ne.”. Quin­di pro­prio ripe­ten­do un con­cet­to, tan­to caro al Grup­po dei Dodi­ci e ripor­ta­to qui da Rober­to Rotas­so “Via Fran­ci­ge­na è una meta­fo­ra dell’esistenza uma­na, un per­cor­so che attra­ver­sa luo­ghi ove si tro­va ospi­ta­li­tà, che si con­di­vi­de a trat­ti con altri viag­gia­to­ri”, dia­mo appun­ta­men­to alle deci­ne di ini­zia­ti­ve, pic­co­le e gran­di e alla Road to Rome di set­tem­bre.

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