FRASCATI: INCONTRO CON LA REGIONE PER LA LAZIO AMBIENTE Si è svolta ieri presso gli…
Sanità, la Regione Lazio “deve assumere” i precari
05/02/2021Questo articolo è stato letto 2384 volte!
“Emergenza Covid, se il sistema ha retto lo si deve in gran parte, al sacrificio, alla dedizione, alla competenza del personale sanitario: infermieri, tecnici, operatori sociosanitari, ostetriche, fisioterapisti, farmacisti e gli stessi medici non si sono risparmiati in questo anno di disperazione, a volte pagando con la vita. Purtroppo molti di loro sono ancora precari e la Regione Lazio deve fare un passo in avanti per avviare le procedure per le assunzioni, è un’assoluta emergenza”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che chiede: “vorremmo sapere se l’amministrazione regionale ha avviato l’iter distabilizzazione del personale della sanità pubblica assunto durante l’emergenza Covid-19. Serve l’avvio di un percorso che inserisca questi professionisti in modo stabile e a tempo indeterminato negli organici delle strutture pubbliche dipendenti dalla Regione Lazio, anche in vista di eventuali future necessità”. Considerato il momento particolare che si sta vivendo, a emergenza ancora non allentata del tutto, il presidente suggerisce: “in questa fase è importante inserire nei ruoli il maggior numero di operatori per sopperire ad ogni evenienza. Il virus è particolarmente aggressivo e mutevole, pertanto occorre essere previdenti. Il personale sanitario ha dimostrato grande attaccamento al lavoro e senso del dovere in mesi difficilissimi, merita una maggiore sicurezza e un riconoscimento, che è assolutamentedoveroso”, chiosa Maritato.
Related Images:
Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.