Roma/Frosinone.  PCI Lazio con i lavoratori: aderisce e sostiene sciopero del 5 novembre

Roma/Frosinone. PCI Lazio con i lavoratori: aderisce e sostiene sciopero del 5 novembre

25/10/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Tizia­no Ziro­li e Ore­ste del­la Posta, rispet­ti­va­men­te respon­sa­bi­le Lavo­ro e Segre­ta­rio del PCI Lazio ad una ini­zia­ti­va pub­bli­ca


I metal­mec­ca­ni­ci incro­cia­no le brac­cia. Scio­pe­ro gene­ra­le di 4 ore dei lavo­ra­to­ri del set­to­re pro­cla­ma­to per il 5 novem­bre 2020 a soste­gno del rin­no­vo del con­trat­to del­le tute blu per spin­ge­re Feder­mec­ca­ni­ca ad abban­do­na­re l’at­teg­gia­men­to con­tra­rio agli aumen­ti sala­ria­li. Inol­tre, le azio­ni di lot­ta com­pren­do­no anche due ore da uti­liz­za­re “local­men­te” nei luo­ghi di lavo­ro, quin­di in tut­te le fab­bri­che, per il con­fron­to di meri­to che i lavo­ra­to­ri pos­so­no fare cir­ca le que­stio­ni del­la cri­si eco­no­mi­ca e di quel­la pan­de­mi­ca. Tizia­no Ziro­li, respon­sa­bi­le Lavo­ro del PCI Lazio, uni­ta­men­te al segre­ta­rio regio­na­le Ore­ste del­la Posta, anche sul­la base del­le con­si­de­ra­zio­ni già svol­te dal PCI nazio­na­le ha dichia­ra­to: “rite­nia­mo giu­sto il fat­to che “final­men­te” qual­co­sa si muo­ve per la tute­la del lavo­ro e del­la digni­tà dei lavo­ra­to­ri ‚rite­nia­mo anche noi che un aumen­to del­la retri­bu­zio­ne di soli 40 euro lor­di sia­no una mise­ria e soprat­tut­to rite­nia­mo che la con­trat­ta­zio­ne nazio­na­le sia l’unico mez­zo per aver un giu­sto equi­li­brio tra lavo­ra­to­ri e azien­de. Nel­la nostra regio­ne cono­scia­mo bene la situa­zio­ne dei metal­mec­ca­ni­ci, visto lo sta­bi­li­men­to del­la Fca di Pie­di mone­te San Ger­ma­no (FR). – per que­sto sot­to­li­nea­no i due espo­nen­ti comu­ni­sti — Quin­di con­di­vi­dia­mo lo scio­pe­ro di 6 ore indet­to per il 5 novem­bre e ci auspi­chia­mo anche noi che sia solo l’inizio di una lot­ta che por­ti risul­ta­ti per tut­ti i lavo­ra­to­ri del set­to­re. Inol­tre voglia­mo sot­to­li­nea­re la situa­zio­ne attua­le del dopo ordi­nan­za del Pre­si­den­te del­la Regio­ne Zin­ga­ret­ti. Che si pren­da­no tut­te le dovu­te pre­cau­zio­ne del caso ne sia­mo pie­na­men­te con­sa­pe­vo­li e coscien­ti, ma chie­dia­mo al pre­si­den­te Zin­ga­ret­ti, non­ché segre­ta­rio nazio­na­le del PD di attua­re tut­te le tute­le pos­si­bi­li per tut­ti i lavo­ra­to­ri che lavo­ra­no in situa­zio­ni di “peri­co­lo con­ta­gio”, vedi lavo­ra­to­ri sani­ta­ri, ma anche i lavo­ra­to­ri del com­mer­cio che ulti­ma­men­te non nomi­na nes­su­no, ma che sono quo­ti­dia­na­men­te a con­tat­to con la clien­te­la e che non han­no nes­su­na tute­la. – in par­ti­co­la­re il PCI Lazio denun­cia e chie­de — Sap­pia­mo che i tam­po­ni sono a paga­men­to e rite­nia­mo que­sta una cosa discri­mi­na­to­ria nei con­fron­ti di quel­le per­so­ne che per moti­vi eco­no­mi­ci non pos­so­no per­met­ter­si di pagar­lo.

Uno degli ulti­mi scio­pe­ri (ante epi­de­mia) a cui il PCI ha ade­ri­to


Chie­dia­mo inol­tre, vista la sua posi­zio­ne nel gover­no di attua­re tut­te le dovu­te tute­le nei con­fron­ti di quel­le per­so­ne disoc­cu­pa­te, che lo era­no già pri­ma del­la pan­de­mia e che lo sono e lo saran­no anco­ra, vista la situa­zio­ne di cri­si che si per­pe­tua attual­men­te, che ven­ga­no pre­se tute­le vere e con­cre­te nei loro con­fron­ti. – Infi­ne Ziro­li e Del­la Posta con­clu­do­no — Ricor­dia­mo anche alla Regio­ne Lazio che ci sono lavo­ra­to­ri che han­no fini­to nel mese di luglio gli ammor­tiz­za­to­ri socia­li e ad oggi anco­ra non san­no se ver­ran­no rin­no­va­ti. Il momen­to é mol­to deli­ca­to e sola­men­te la chia­rez­za e la coe­ren­za potreb­be alle­via­re la sen­sa­zio­ne di dram­ma­ti­co abban­do­no che tali lavo­ra­to­ri stan­no pro­van­do.

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