Frosinone. Il PCI di Frosinone e Lazio:contrari e indignati dalla richiesta FCA. Prima i lavoratori.

Frosinone. Il PCI di Frosinone e Lazio:contrari e indignati dalla richiesta FCA. Prima i lavoratori.

27/05/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Anche i gio­va­ni comu­ni­sti al volan­ti­nag­gio orga­niz­za­to davan­ti Fca


“La richie­sta di 6,3 milio­ni di pre­sti­to garan­ti­to dal­lo Sta­to Ita­lia­no, da par­te del Pre­si­den­te di FCA (Fiat Chry­sler Auto­mo­bi­lies ) Elkan, non solo ci tro­va con­tra­ri, ma ci indi­gna. – com­men­ta­no Bru­no Bar­bo­na, segre­ta­rio del­la Fede­ra­zio­ne PCI di Fro­si­no­ne, e Ore­ste del­la Posta, segre­ta­rio regio­na­le del PCI Lazio — Intan­to per la spu­do­ra­tez­za del­la fina­li­tà per la qua­le si richie­de, non cer­to per il rilan­cio indu­stria­le, nè tan­to meno per fare ricer­ca e inno­va­zio­ne, e nem­me­no per met­te­re in sicu­rez­za l’azienda o per evi­ta­re la cas­sa inte­gra­zio­ne a cui FCA ricor­re soven­te, no nul­la di tut­to ciò, ma solo per poter elar­gi­re i divi­den­ti agli azio­ni­sti. In linea di prin­ci­pio con un Pae­se in ginoc­chio per la pan­de­mia da covid 19, con miglia­ia di atti­vi­tà fer­me, una cri­si socio eco­no­mi­ca (pre­ce­den­te e aggra­va­ta dal­la fase attua­le) che pur­trop­po è solo agli ini­zi, è pro­prio un bel modo di sen­tir­si par­te­ci­pi del­lo sta­to di sof­fe­ren­za del­la pro­pria comu­ni­tà e dell’Italia. Vale per altro ricor­da­re che FCA non paga le tas­se in Ita­lia, per cui l’operazione tra­dot­ta, signi­fi­ca pren­de­re sol­di dagli Ita­lia­ni e paga­re le tas­se in Olan­da, dove la stes­sa ha la pro­pria sede ammi­ni­stra­ti­va che uni­ta­men­te al fat­to che, la sede lega­le è nel Regno Uni­to e che con gli accor­di con la Peu­geot, e la pro­po­sta con­se­quen­zia­le di un A.D. fran­ce­se, di Ita­lia­no c’è in real­tà poco, se non la voglia ata­vi­ca di fare cas­sa. E’ oppor­tu­no per altro ricor­da­re, che l’Inghilterra è appe­na usci­ta dall’UE e l’Olanda è uno dei quat­tro pae­si che stan­no osteg­gian­do gli aiu­ti eco­no­mi­ci al resto dell’Europa mag­gior­men­te col­pi­to dal­la pan­de­mia, tra cui chia­ra­men­te la stes­sa Ita­lia. Al fine di evi­ta­re che si pos­sa pen­sa­re che i Comu­ni­sti, sono con­tra­ri per prin­ci­pio, — con­clu­do­no Del­la Posta e Bar­bo­na — alla pro­po­sta di finan­zia­men­to abbia­mo il dove­re di avan­za­re noi una pro­po­sta per l’apertura di cre­di­to ad FCA, con­di­zio­nan­do la richie­sta al tra­sfe­ri­men­to del­la sede e del­la Pro­du­zio­ne in Ita­lia. Così come pure rite­nia­mo impor­tan­te, per non esclu­de­re da que­sto gio­co di chi più può pren­da, che a pro­po­si­to di auto­stra­de si pos­sa sem­pli­ce­men­te rescin­de­re dai con­trat­ti, tut­ti e non solo con ATLANTIA, e anche qui uti­liz­za­re le risor­se richie­ste da Atlan­tia, avan­za­te per fare eco a FCA per gesti­re diret­ta­men­te la rete auto­stra­da­le, otte­nen­do sicu­ra­men­te un miglior ser­vi­zio e sicu­ra­men­te una mag­gio­re occu­pa­zio­ne. In ulti­mo è impor­tan­te rile­va­re l’assordante silen­zio del­la destra oltre­mo­do ciar­lie­ra, che spes­so inter­vie­ne a spro­po­si­to, che su que­sti argo­men­ti tace come a dire gli ami­ci non si toc­ca­no.”.

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