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Marino. Emergenza Covid 19: che c’entrano i fondi per le scuole private? Cosa dice Essere Marino
08/05/2020Questo articolo è stato letto 8923 volte!
Un quesito al PD: Giammarco Graziano parla da privato cittadino o come esponente del PD?
“Tre o quattro anni fa abbiamo conosciuto pubblicamente, soprattutto perché responsabile dei Giovani Democratici, Giammarco Graziano. – commentano Mauro Avello, portavoce di Essere Marino, la coalizione in formazione che comprende anche i comunisti, e Marco Onofrio scrittore ed esponente comunista — Al momento non conosciamo se è ancora all’interno dell’attivismo e degli organismi che dirigono il Partito guidato da Nicola Zingaretti. Ora, sul quotidiano PacOnLine, egli ha prodotto un appello-documento, ben argomentato, volto a chiedere sostegno finanziario alle scuole paritarie, cioè private. Secondo noi – continuano l’esponente di Essere Marino e lo scrittore – valgono le grandi impostazioni vigenti, anche di legge che rispondono al solco della Costituzione italiana. “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”. L’articolo 33 della Costituzione parla chiaro: lo stato non deve finanziare scuole private. Il diritto all’istruzione deve essere garantito dalla scuola pubblica perché solo essa può garantire i caratteri di universalità, democraticità, pluralismo, laicità propri della Repubblica nata dalla Resistenza. Accanto a questa , inderogabile, scelta di principio c’è la realtà delle scuole private a sconsigliare finanziamenti: assieme a pochissimi istituti di élite, riservate a fasce sociali privilegiate (non certo colpite dalla crisi) c’è un vasto campionario di diplomifici, di non-scuole dove si vendono letteralmente i diplomi e dove molti insegnanti sono costretti ad operare in condizioni umilianti per maturare punteggi da utilizzare nelle scuole statali.
– proseguono Mauro Avello e Marco Onofrio che per tali istituti ha svolto anche docenza — Il continuo calo di iscrizioni alle scuole private non è frutto di un complotto comunista ma della consapevolezza generale delle famiglie italiane dell’assoluta superiorità, sotto ogni profilo, della scuola statale. In questa situazione, ormai consolidata da anni, si fan più forte l’iniziativa di un vasto fronte politico-ideologico che va dal PD ai FdI che preme per interventi assistenziali dello stato. Un fronte unito da un approccio liberista (un liberismo che parla di mercato e però chiede soldi pubblici!) e dalla difesa di interessi particolari, che nulla hanno a che fare con la pubblica istruzione. Del resto – precisano il portavoce di Essere Marino e l’intellettuale — Il riferimento alla legge 62 (la cosiddetta legge di parità) sciaguratamente introdotta da un governo di centrosinistra (con la promessa inevitabilmente tradita di costringere le scuole paritarie a rispettare gli stessi standard delle scuole pubbliche) non può certo superare la Costituzione. Neanche un euro per le scuole private, lo stato pensi a finanziare un sistema pubblico dell’istruzione che sarà di fronte a settembre ad una situazione di inedita difficoltà. Al contrario gli apparati pubblici si attivino per verificare che le scuole che si fregiano del titolo di “paritarie” e quindi rilasciano titoli di studio equivalenti a quelli delle scuole pubbliche, garantiscano condizioni di legalità (dagli stipendi degli insegnanti, alla valutazione, all’accoglienza degli alunni disabili). – Mauro Avello e Marco Onofrio quindi concludono ‑Non c’è ragione che il coronavirus diventi l’alibi per un intervento clientelare a favori di piccoli potentati e soprattutto l’occasione di un ennesimo attacco alla Carta Costituzionale. E il PD marinese, che spesso sta compiendo buone azioni politico-amministrative di opposizione, sia chiaro e netto su questo qualificante punto della concretizzazione del dettato costituzionale e dell’amministrare localmente”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.
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