Roma. PCI ed elezioni amministrative: prima emergenza e salute dei cittadini, ma ci sia chiarezza per esercizio voto.

Roma. PCI ed elezioni amministrative: prima emergenza e salute dei cittadini, ma ci sia chiarezza per esercizio voto.

15/04/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Andrea Sona­glio­ni, segre­ta­rio PCI Castel­li roma­ni


Viste le con­trad­di­zio­ni, voci e smen­ti­te, da gover­no e mag­gio­ran­za cir­ca gli appun­ta­men­ti elet­to­ra­li, il segre­ta­rio regio­na­le del PCI Lazio Ore­ste del­la Posta, e il segre­ta­rio del­la Fede­ra­zio­ne Castel­li, Andrea Sona­glio­ni, han­no rila­scia­to la seguen­te dichia­ra­zio­ne con­giun­ta: “La pro­pen­sio­ne del Covid-19 a impat­ta­re tut­te le dimen­sio­ni del­l’e­spe­rien­za uma­na — dal­l’a­spet­to più stret­ta­men­te sani­ta­rio, a quel­lo pro­dut­ti­vo pas­san­do per quel­lo rela­zio­na­le ed edu­ca­ti­vo — con­ti­nua a mani­fe­star­si in tut­ta la sua ine­so­ra­bi­li­tà. Non ulti­mo quel­lo del­la rap­pre­sen­tan­za demo­cra­ti­ca e del­l’e­ser­ci­zio del voto, visto anche il sus­se­guir­si dei vari prov­ve­di­men­ti nor­ma­ti­vi e le dina­mi­che ati­pi­che mol­to discu­ti­bi­li con i qua­li ven­go­no adot­ta­ti. Pri­ma del­l’e­mer­gen­za, infat­ti, vi era­no in calen­da­rio diver­si appun­ta­men­ti elet­to­ra­li: il Refe­ren­dum Costi­tu­zio­na­le, ele­zio­ni regio­na­li, ammi­ni­stra­ti­ve e sup­ple­ti­ve. Per quan­to riguar­da il Refe­ren­dum sul­la ridu­zio­ne del nume­ro dei par­la­men­ta­ri, ini­zial­men­te fis­sa­to per lo scor­so 29 mar­zo 2020, era già sta­to rin­via­to a data da defi­nir­si con un emen­da­men­to pre­sen­te nel decre­to “Cura Ita­lia”.”. – Con­ti­nua­no nel­la loro nota Del­la Posta e Sona­glio­ni -, “Le ele­zio­ni regio­na­li, dopo che a fine gen­na­io si è vota­to in Emi­lia Roma­gna e in Cala­bria, avreb­be­ro inte­res­sa­to con sca­den­ze diver­se Tosca­na, Mar­che, Cam­pa­nia, Vene­to, Puglia, Ligu­ria e Val­le d’Aosta. Per quan­to riguar­da inve­ce le ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve, sono più di mil­le i comu­ni dove si dovrà eleg­ge­re un nuo­vo sin­da­co tra cui cit­tà impor­tan­ti come Vene­zia, Reg­gio Cala­bria, Tren­to, Bol­za­no, Aosta, Mate­ra e Arez­zo. Infi­ne, sareb­be toc­ca­to alle ele­zio­ni sup­ple­ti­ve del Sena­to per il seg­gio vacan­te in Sar­de­gna. Nel­l’ul­ti­mo incon­tro a Palaz­zo Chi­gi tra il Pre­si­den­te del Con­si­glio e le oppo­si­zio­ni, Con­te avreb­be espres­so l’in­ten­zio­ne di rin­via­re le ele­zio­ni regio­na­li e ammi­ni­stra­ti­ve pre­vi­ste per mag­gio o giu­gno. Secon­do que­ste indi­scre­zio­ni ripor­ta­te dai media, il Con­si­glio dei Mini­stri a bre­ve dovreb­be rin­via­re al pros­si­mo autun­no le ele­zio­ni regio­na­li e ammi­ni­stra­ti­ve tan­to che La Repub­bli­ca par­la del 18 o del 25 otto­bre come date del pos­si­bi­le voto. Ma, tra­mi­te l’An­sa, fon­ti di Palaz­zo Chi­gi affer­ma­no che “con­tra­ria­men­te a quan­to ripor­ta­to da alcu­ni orga­ni di stam­pa, il rin­vio del­le ele­zio­ni regio­na­li e comu­na­li e di quel­le sup­ple­ti­ve per il Sena­to, pre­vi­ste per que­sta pri­ma­ve­ra, non rien­tra tra le nor­me appro­va­te dal Con­si­glio dei Mini­stri”.

Coa­li­zio­ne e can­di­da­ta sin­da­co Piro­li a Cec­ca­no FR


Insom­ma, ad oggi, tra avan­za­men­ti di pro­po­ste e smen­ti­te, non si è nel­le con­di­zio­ni di sape­re quan­do la paro­la potrà tor­na­re ai cit­ta­di­ni, né è sta­to inta­vo­la­to alcun dibat­ti­to in meri­to. Nel­la nostra Regio­ne, per esem­pio, saran­no ben 30 i Comu­ni chia­ma­ti a eleg­ge­re i pro­pri pri­mi cit­ta­di­ni e i rap­pre­sen­tan­ti nei Con­si­gli. Nel­l’a­rea del­la pro­vin­cia di Roma, tra i comu­ni con popo­la­zio­ne supe­rio­re ai 15.000 abi­tan­ti, vi sono cit­tà come Alba­no Lazia­le, Aric­cia, Gen­za­no di Roma, Roc­ca di Papa, Col­le­fer­ro e Anguil­la­ra Saba­zia; nel­le altre pro­vin­ce spic­ca­no Cec­ca­no, Fon­di e Ter­ra­ci­na. I comu­ni­sti del Lazio, – con­clu­do­no i due diri­gen­ti comu­ni­sti regio­na­li- ‚riten­go­no che la prio­ri­tà, ovvia­men­te, ora deb­ba esse­re rivol­ta alla pre­ven­zio­ne e con­trol­lo del­l’a­zio­ne di con­ta­gio del CoViD-19, e con­cen­trar­si quin­di, come è natu­ra­le che sia sul­la tute­la del­la salu­te pub­bli­ca e poi all’im­ple­men­ta­zio­ne del­la cosid­det­ta “Fase 2”, con un occhio di riguar­do ver­so le lavo­ra­tri­ci e i lavo­ra­to­ri più fra­gi­li, ver­so gli arti­gia­ni e le pic­co­le atti­vi­tà fisio­lo­gi­ca­men­te più vul­ne­ra­bi­li e più espo­ste alla cri­si dovu­ta alla chiu­su­ra obbli­ga­ta del­le atti­vi­tà. Dopo­di­ché, però, con­sa­pe­vo­li del­l’al­ta impro­ba­bi­li­tà di sana­re e alle­sti­re gli spa­zi per man­te­ne­re le sca­den­ze attua­li, non­ché con­sci del­lo sfor­zo già straor­di­na­rio a cui, in que­sto perio­do, è chia­ma­ta la mac­chi­na ammi­ni­stra­ti­va, auspi­chia­mo un dibat­ti­to ser­ra­to, velo­ce ed effi­ca­ce sul­le ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve al fine di garan­ti­re alla cit­ta­di­nan­za una effet­ti­va par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca, orga­niz­za­re riu­nio­ni, pre­pa­ra­re dibat­ti­ti e orga­niz­za­re le varie cam­pa­gne elet­to­ra­li in sicu­rez­za e, spe­ria­mo, col rin­no­va­to desi­de­rio di affer­ma­re pie­na­men­te il dirit­to a un eser­ci­zio del voto con­sa­pe­vo­le e dare così un gover­no ai ter­ri­to­ri sui qua­li è inse­dia­ta.”.

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