Marino. Scomparsa di Alberto Di Bernardini. Il cordoglio del PCI.

Marino. Scomparsa di Alberto Di Bernardini. Il cordoglio del PCI.

21/03/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Ini­zia­ti­va dedi­ca­ta ad Alber­to Di Ber­nar­di­ni, mani­fe­sto uffi­cia­le ANPI


Con le paro­le che seguo­no, la sezio­ne Anpi “A. Del Gob­bo”, ieri sera ha reso nota la scom­par­sa di Alber­to Di Ber­nar­di­ni: “E’ con pro­fon­do dispia­ce­re che comu­ni­chia­mo a tut­ti gli iscrit­ti la scom­par­sa di Alber­to Di Berar­di­ni, redu­ce di Cefa­lo­nia e inter­na­to mili­ta­re dopo il suo rifiu­to di ade­ri­re alla Repub­bli­ca di Salo’. A lui va il nostro rin­gra­zia­men­to per aver ante­po­sto il valo­re del­la demo­cra­zia alla sua inco­lu­mi­tà, scel­ta che lo ha por­ta­to alla pri­gio­nia in un cam­po di con­cen­tra­men­to. Gra­zie Alber­to ! “.

La meda­glia d’o­ro del­la Libe­ra­zio­ne, Alber­to Di Ber­nar­di­ni


A gen­na­io 2016 nell’aula con­si­lia­re di Palaz­zo Colon­na, dal Com­mis­sa­rio pre­fet­ti­zio, Capo­ra­le, fu con­se­gna­ta all’ex appar­te­nen­te del­la Divi­sio­ne Acqui, la meda­glia d’oro del­la Libe­ra­zio­ne. La Meda­glia d’Onore è sta­ta con­fe­ri­ta ai cit­ta­di­ni ita­lia­ni, mili­ta­ri e civi­li, depor­ta­ti e inter­na­ti nei lager nazi­sti e desti­na­ti al lavo­ro coat­to per l’economia di guer­ra. Tra que­sti Alber­to Di Ber­nar­di­ni, l’eroe di Cefa­lo­nia che, mari­ne­se, clas­se 1923, è l’unico castel­la­no anco­ra in vita ad aver com­bat­tu­to in quel­la tra­gi­ca spe­di­zio­ne in cui, dopo l’8 set­tem­bre 1943, quan­do fu annun­cia­to l’armistizio di Cas­si­bi­le che san­ci­va la ces­sa­zio­ne del­le osti­li­tà, per­se­ro la vita miglia­ia di gio­va­ni ita­lia­ni che si oppo­se­ro al ten­ta­ti­vo tede­sco di disar­mo. A lui, in una del­le cir­co­stan­ze più tra­gi­che del­la secon­da guer­ra mon­dia­le, il meri­to di aver trat­to in sal­vo, gra­zie a un’intuizione, dodi­ci com­mi­li­to­ni dei qua­li ha poi pur­trop­po per­so le trac­ce. Gesto pos­si­bi­le gra­zie alla sua cono­scen­za, sep­pur rudi­men­ta­le, del­la lin­gua tede­sca che gli per­mi­se di capi­re come gli ex allea­ti dell’Italia fasci­sta, pre­sen­ti a Cefa­lo­nia insie­me agli uomi­ni del­la Divi­sio­ne Acqui, avreb­be­ro di lì a poco mina­to le navi sul­le qua­li ave­va­no fat­to sali­re i mili­ta­ri ita­lia­ni con la pro­mes­sa di tor­na­re a casa.

(a destra) Ste­fa­no Ender­le ad uno dei cor­tei del­l’AN­PI il 25 apri­le a Mari­no


“Oggi ho chia­ma­to la fami­glia – dice Ste­fa­no Ender­le, segre­ta­rio del PCI di Mari­no – per con­se­gna­re il sen­ti­men­to di cor­do­glio a nome dei comu­ni­sti mari­ne­si. Pur­trop­po, per le note restri­zio­ni in atto non l’ho potu­to fare per­so­nal­men­te, né ci sarà ora una occa­sio­ne fune­bre o di com­me­mo­ra­zio­ne. Tut­ta­via – con­clu­de Ender­le – così come abbia­mo assun­to impe­gno per omag­gia­re la memo­ria dei Mar­ti­ri del­le Fos­se Ardea­ti­ne non appe­na sarà pos­si­bi­le far­lo, allo stes­so modo avre­mo azio­ni di rico­no­scen­za nei con­fron­ti del par­ti­gia­no Di Ber­nar­di­ni”.

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