Roma/Frosinone. Barbona, PCI Frosinone, interviene sulla situazione drammatica attuale. Si dovrà ridare ruolo primario alle politiche sanitarie, aiutare subito i Pronti Soccorso

Roma/Frosinone. Barbona, PCI Frosinone, interviene sulla situazione drammatica attuale. Si dovrà ridare ruolo primario alle politiche sanitarie, aiutare subito i Pronti Soccorso

14/03/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Ita­lia, secon­do Pae­se al mon­do per dif­fu­sio­ne coro­na­vi­rus


In que­ste ore si vivo­no momen­ti di ten­sio­ni e di lot­te a livel­lo gene­ra­le – vedi la real­tà di Arce­lor Mit­tal a Taran­to – men­tre si cer­ca di sot­trar­si, da par­te del padro­na­to, e con la debo­lez­za dell’intervento gover­na­ti­vo che gio­ca a fare il “giu­di­ce di pace” tra le par­ti socia­li sen­za assu­me­re in pri­ma per­so­na un ruo­lo chia­ro di qua­le sia il posto del­la salu­te e del dirit­to costi­tu­zio­na­le alla salu­te per ogni cit­ta­di­no. Nel­la nostra regio­ne, il Lazio, le dichia­ra­zio­ni ten­den­ti al ras­si­cu­ran­te da par­te del­la Giun­ta regio­na­le, in real­tà non pren­do­no di pet­to la que­stio­ne vera: del­lo sman­tel­la­men­to par­zia­le por­ta­to avan­ti negli anni, del­la poca volon­tà di inver­ti­re la ten­den­za per non toc­ca­re i pote­ri eco­no­mi­ci ami­ci, o da non ini­mi­car­si. Intan­to che acca­de que­sto e che alcu­ne indi­ca­zio­ni sani­ta­rie giu­ste pren­do­no pie­de non si deve dimen­ti­ca­re, soprat­tut­to dal gior­no dopo di que­sta fase non bre­ve, ciò che era, che è e che sarà neces­sa­rio fare. Una rifles­sio­ne, in que­sto sen­so, è sta­ta recen­te­men­te comu­ni­ca­ta ai com­pa­gni cio­cia­ri e del Lazio, il segre­ta­rio del­la fede­ra­zio­ne PCI di Fro­si­no­ne.

Bru­no Bar­bo­na, segre­ta­rio PCI Fro­si­no­ne (secon­do da destra)


“Quan­to sta acce­den­do nel nostro Pae­se, nel mon­do, al net­to del­le soli­te ste­ri­li pole­mi­che, e dei luo­ghi comuni,impone un ripen­sa­men­to gene­ra­le del nostro sti­le di vita, e del­le nostre con­vin­zio­ni, aldi­là di quan­to stia­mo viven­do oggi in tem­po di COVID — 19. – avvia la sua rifles­sio­ne, Bru­no Bar­bo­na, segre­ta­rio comu­ni­sta del­la Cio­cia­ria — Nel­lo spe­ci­fi­co, oltre al rin­gra­zia­men­to una­ni­me e sin­ce­ro a quan­ti in que­sto perio­do stan­no lavo­ran­do in trin­cea oltre e aldi­là del pro­prio dove­re, con inne­ga­bi­le abne­ga­zio­ne e sen­so civi­co anche a rischio del­la pro­pria salu­te, non pos­sia­mo non rile­va­re quan­to que­sto virus e la sua con­se­guen­za, abbia sco­per­to il ner­vo del nostro siste­ma sani­ta­rio. A scan­so di equi­vo­ci vale la pena riba­di­re che in linea di prin­ci­pio il nostro siste­ma sani­ta­rio è sicu­ra­men­te tra i miglio­ri al mon­do, spes­so mes­so in cri­si dai con­ti­nui attac­chi di una clas­se poli­ti­ca che ha pri­vi­le­gia­to la sani­tà pri­va­ta a quel­la pub­bli­ca. Se dob­bia­mo trar­re una lezio­ne dagli even­ti che stia­mo viven­do, non pos­sia­mo esi­mer­ci dall’osservare come la solu­zio­ne adot­ta­ta nel­la mag­gior par­te del­le regio­ni, nel rie­qui­li­brio di bilan­cio del siste­ma sani­ta­rio regio­na­le, abbia com­por­ta­to tagli indi­scri­mi­na­ti di ser­vi­zi, e in qual­che caso di inte­re strut­tu­re ospe­da­lie­re, tagli spes­so ope­ra­ti in con­tem­po­ra­nea a ope­ra­zio­ni di accre­di­ta­men­to in con­ven­zio­ne pri­va­te, tut­to ciò ha deter­mi­na­to l’impoverimento del siste­ma sani­ta­rio pub­bli­co e la cre­sci­ta del siste­ma pri­va­to, tut­to ciò oggi si tra­du­ce nel­la pau­ra di non ave­re la capa­ci­tà di poter cura­re l’intera popo­la­zio­ne per caren­za pro­prio di strut­tu­re. – con­ti­nua il segrea­trio PCI di Fro­si­no­ne — Per con­se­guen­za per tale spro­por­zio­ne, assi­stia­mo al gra­ve risul­ta­to dell’enorme sacri­fi­cio richie­sto dal­la gra­vi­tà del momen­to, alle strut­tu­re pub­bli­che, sot­to pres­sio­ne sia per caren­za di per­so­na­le, sot­to­po­sto a tur­ni mas­sa­cran­ti, che pur­trop­po anche per mol­ta par­te di esso che risul­ta esse­re con­ta­gia­to, di con­tro nean­che oggi in que­sta situa­zio­ne, vie­ne richie­sto alla sani­tà pri­va­ta di esse­re a dispo­si­zio­ne del­la col­let­ti­vi­tà, in un cosi gra­ve perio­do di neces­si­tà, anche solo per resti­tui­re alla col­let­ti­vi­tà stes­sa una pic­co­la par­te del pri­vi­le­gio eco­no­mi­co di cui ha potu­to gode­re in tut­ti que­sti anni, attra­ver­so liste d’attesa inter­mi­na­bi­li e una poli­ti­ca scel­le­ra­ta che han­no deter­mi­na­to la cre­sci­ta espo­nen­zia­le di que­ste sia nel nume­ro che nel volu­me d’affari.

Bru­no Bar­bo­na, segre­ta­rio PCI Fro­si­no­ne (secon­do da destra)


– Quin­di Bru­no Bar­bo­na ter­mi­na il pro­prio inter­ven­to con una pro­po­sta ope­ra­ti­va imme­dia­ta — Cre­dia­mo dove­ro­so alla luce di quan­to stia­mo viven­do ripen­sa­re seria­men­te al nostro siste­ma sani­ta­rio crean­do strut­tu­re di pros­si­mi­tà che pos­sa­no decon­ge­stio­na­re i Pron­ti Soc­cor­so capa­ci di cura­re per quan­to pos­si­bi­le le per­so­ne al pro­prio domi­ci­lio, e nell’immediato ria­pri­re mol­te del­le strut­tu­re che anche se chiu­se oggi risul­ta­no anco­ra attrez­za­te e uti­liz­za­bi­li da subi­to. Cre­dia­mo che alla fine di que­sta espe­rien­za nel­la qua­le abbia­mo final­men­te capi­to di dover ante­por­re la salu­te dei cit­ta­di­ni, così come ha sag­gia­men­te pre­vi­sto la Costi­tu­zio­ne, pri­ma di ogni altra con­si­de­ra­zio­ne d’ordine eco­no­mi­co ci con­sen­ta di ripen­sa­re a un model­lo di vita a misu­ra nel qua­le i valo­ri del­la vita del­la soli­da­rie­tà abbia­no la meglio rispet­to al capi­ta­li­smo sfre­na­to e fine a se stes­so.”.

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