di Francesca Marrucci Si è tenuta ieri in Piazza Matteotti a Marino, la tradizionale discesa…
Marino. Parco Falcone.Essere Marino: L’Amministrazione ha replicato senza parlare chiaro. Riproponiamo il quesito: ci sarà la Palazzina o diverrà area per il Parco?
12/03/2020Questo articolo è stato letto 3573 volte!
Premesse d’obbligo. Prima premessa: molti quotidiani e giornali online, riprendono i comunicati di “Essere Marino”, coalizione che è stata presentata qualche mese fa dal segretario del PCI, Stefano Enderle, dallo scrittore Marco Onofrio, e dal portavoce della stessa coalizione, Mauro Avello. Di questa attenzione ringraziamo tutti e, sul filo del galateo e della deontologia dell’informazione, non ci spieghiamo perché tra tutti, c’è infine qualcuno, qualche testata, che, invece di prendere atto di questa presentazione delle cose, minimizza, scansa, dando una forte impressione di fastidio per l’esistenza della coalizione stessa, della presenza di una sinistra a Marino, della presenza comunista a Marino. Facendo cosa? Facendo finta di trattare argomenti che solleviamo e “riducendoli” a cosa privata, di una o due persone. Ecco questa prima premessa è proprio per denunciare questo atteggiamento che per stile non è “British” e neppure minimamente rispettoso di centinaia – in futuro speriamo migliaia – di cittadini/lettori che sostengono, si riconoscono e seguono la coalizione Essere Marino e il PCI. Seconda premessa: ciò che è stato presentato, sempre da qualche testata singola ma non nel panorama generale dell’informazione locale, per scelta editoriale legittima, è una ricostruzione delle posizioni di Essere Marino, “come se”. Nel senso che tratta la replica del comune “come se” i rilievi dell’argomento da noi sollevato fossero “personale” e volti unicamente a dire che ci siamo. Invece, deludiamo costoro, noi ci siamo davvero e sempre più adesioni personali giungono da cittadini (magari disturbati e delusi da scelte precedenti… anche elettorali) che ci aiutano a definire al meglio una linea politica, un programma per Marino senza la necessità di “attaccare nessuno sul piano personale”. Terza premessa: ringraziamo, davvero, l’assessore arch. Andrea Trinca per aver dedicato attenzione alla questione posta. Gli controreplichiamo perché, politicamente e amministrativamente – quindi non alla persona – riteniamo che non voglia rispondere nel merito politico lasciando, purtroppo, irrisolti quesiti che abbiamo posto. (NB queste premesse sona a firma integrale di Essere Marino e del PCI).
“Ringrazio tutta la stampa e i media che hanno dato tanto spazio, ci dicono di migliaia di letture degli articoli diffusi, ad alcune nostre specifiche richieste – interviene Mauro Avello, portavoce di Essere Marino, la coalizione di sinistra promossa da qualche mese nella Città del Vino -. In verità, come abbiamo detto, sono quesiti precisi che poggiano su richieste già sollevate ed argomentate da altri soggetti democratici come il CdQ S. Maria delle Mole, solo che abbiamo voluto rendere più stringente la richiesta precisa agli amministratori. Per questo – continua Avello – ringraziamo davvero l’assessore Trinca per l’attenzione di merito dedicata. Rilevo però che nel risponderci pubblicamente si perde tempo a cincischiare su aspetti secondari ma non si risponde al cuore del problema. Preciso: 1, il comunicato è chiaramente un mezzo di comunicazione e richiesta pubblica alla amministrazione e, per questo, non un documento “amministrativo in senso stretto”. In alternativa avremmo promosso un documento protocollato al comune. Non è la strada che abbiamo scelto. Per questo, ognuno può verificare nella comunicazione precedente, non abbiamo detto “verificate le carte che…. Ma semplicemente, da notizie di stampa”, che comunque nessuno ha sostanzialmente smentito. Infatti, lì c’è un cantiere. Espone un cartello con permesso rilasciato dal comune. Comune che – chiarisce oggi l’assessore dopo nostro invito ad essere espliciti – è vero sta verificando proprio la legittimità della edificazione della palazzina, Ciò prima non era mai stato detto in pubblico! 2, per quanto attiene – prosegue il portavoce di Essere Marino – la disquisizione sulla firma dell’atto ovvero sulla Bassinini bis etc, rincuoriamo l’assessore Trinca, che forse disattento o troppo preso dai cavilli, non ha ben interpretato che scrivere nel nostro precedente comunicato “firmata e/o vagliata” non era rivolta all’amministratore o a qualche componente della Corte dei Conti, ma alla maggioranza dei cittadini che leggono un articolo e che sostanzialmente hanno così compreso, secondo noi, che l’amministrazione non sta ad Oslo e gli uffici tecnici che autorizzano a Marino. Ma siamo tutti qui e chi amministra, proprio ora che dimostra di non essere d’accordo su quella scelta, se non è ancora intervenuto è bene che lo faccia. E non solo come verifica.
3, e veniamo al punto vero dei quesiti posti – conclude Mauro Avello -. Anche alla luce della replica assessorile, a noi non interessa sapere se invece che X metricubi, se ne potranno costruire X meno un TOT. A noi interessa sapere se l’amministrazione comunale vuole o no tentare, è d’accordo o no, a far restare quel fazzoletto di terra a servizio del Parco Falcone oppure no? A questa domanda non è stata data risposta dall’assessore, quindi poiché non pensiamo che ci siano imbrogli in giro, si tratta di volontà e capacità politica. Ed una risposta pubblica, qui ed ora, va data: l’amministrazione M5S vuole o no provare, decidere, scegliere, di dedicare denaro pubblico per acquisire quella parte di area (dove altrimenti sorgerà una palazzina) a servizio dell’ingresso principale di Parco Falcone? Essere Marino ha avanzato una proposta. Se ce ne sono di migliori si rendano note. Noi abbiamo scelto l’obbiettivo, che è quello dei cittadini che già hanno posto il problema, storicamente e recentemente. Per raggiungere tale obbiettivo può essere adottata qualunque forma legittima, non ci interessa sia la nostra suggerita. Ma la risposta principe deve essere comunicata pubblicamente ora! Infatti, incamminarsi sulla china della guerra delle carte in disputa non pensiamo dia risposte ai cittadini. E le ruspe, abbiamo verificato stamattina, hanno già iniziato ad operare”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.