Distretto dell’economia civile, il Gal Castelli Romani aderisce al Manifesto dei valori

Distretto dell’economia civile, il Gal Castelli Romani aderisce al Manifesto dei valori

10/12/2019 0 Di Fabio Orfei

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Il Gal Castel­li Roma­ni e Mon­ti Pre­ne­sti­ni ha ade­ri­to al Distret­to dell’Economia Civi­le e socia­le pro­mos­so e coor­di­na­to dal­la Comu­ni­tà Mon­ta­na. Lo scor­so 7 dicem­bre il con­si­glio di ammi­ni­stra­zio­ne ha appro­va­to il Mani­fe­sto dei Valo­ri. Per eco­no­mia civi­le si inten­de un modo di pen­sa­re al siste­ma eco­no­mi­co basa­to su alcu­ni prin­ci­pi – come la reci­pro­ci­tà, la gra­tui­tà e la fra­ter­ni­tà – che supe­ra­no la supre­ma­zia del pro­fit­to o del mero scam­bio stru­men­ta­le nell’attività eco­no­mi­ca e finan­zia­ria.

“Abbia­mo ade­ri­to con­vin­ta­men­te al Distret­to – spie­ga Lino Sabel­li, vice­pre­si­den­te Gal, dele­ga­to all’economia civi­le – La nostra inten­zio­ne è quel­la di coin­vol­ge­re i Comu­ni che fan­no par­te del Gal, sen­si­bi­liz­za­re il mon­do del­le impre­se, insie­me ai nostri part­ner come la Cna Roma Castel­li.

Lo scor­so mar­te­dì 3 dicem­bre, il Gal ha segui­to l’incontro pro­mos­so dal­la Comu­ni­tà Mon­ta­na per incon­tra­re le asso­cia­zio­ni che già ope­ra­no e sono atti­ve sul ter­ri­to­rio.

 

 

“L’economia civi­le rap­pre­sen­ta una fron­tie­ra inno­va­ti­va per le comu­ni­tà loca­li che richia­ma i valo­ri dell’economia cir­co­la­re e del­lo svi­lup­po socioe­co­no­mi­co soste­ni­bi­le – spie­ga il diret­to­re tec­ni­co Patri­zia Di Fazio – e noi come Gal, attra­ver­so le Comu­ni­tà di pro­get­to che met­tia­mo a dispo­si­zio­ne del ter­ri­to­rio, soste­nia­mo for­me inno­va­ti­ve di coo­pe­ra­zio­ne per la gestio­ne del turi­smo, la valo­riz­za­zio­ne di pro­dot­ti tipi­ci loca­li e l’inclusione socia­le”.

 

Duran­te l’incontro pres­so la sede del­la Comu­ni­tà Mon­ta­na, è sta­to Enri­co Fon­ta­na di Legam­bien­te ad illu­stra­re l’importanza dell’economia civi­le rivol­gen­do­si ai rap­pre­sen­tan­ti dell’associazionismo dei Castel­li Roma­ni e Mon­ti Pre­ne­sti­ni.

“Il distret­to dell’economia civi­le met­te insie­me ammi­ni­stra­zio­ni pub­bli­che, impre­se, Ter­zo set­to­re, agen­zie infor­ma­ti­ve e cit­ta­di­ni – ha spie­ga­to il respon­sa­bi­le Eco­no­mia civi­le di Legam­bien­te – e gene­ra dal poten­zia­le inu­ti­liz­za­to. Se favo­ria­mo un cir­cui­to eco­no­mi­co fat­to di scam­bi di valo­re e di den­si­tà rela­zio­na­le fra atto­ri diver­si che si rico­no­sco­no in una eco­no­mia civi­le cioè pro­dut­tri­ce di soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le, inclu­sio­ne socia­le, crea­ti­vi­tà e gene­ra­ti­vi­tà, costruia­mo una infra­strut­tu­ra che fa cre­sce­re le impre­se, il com­par­to dell’economia socia­le e la col­let­ti­vi­tà tut­ta”.

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