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“Continuano in Senato le audizioni sulla nuova legge e sulla richiesta di dismissione di tutti gli animali dei circhi incentrata m maniera particolare sulla richiesta del taglio del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo. Sul tema, assai delicato e dibattuto, Rivoluzione Animalista è dell’opinione che serva una normativa più severa e stringente, lasciando fuori dai finanziamenti governativi tutti quegli spettacoli circensi che utilizzano animali. Sarebbe una scelta di civiltà e di buonsenso. Ricordiamo, infatti, che sono migliaia gli animali, impiegati nei circhi italiani: animali che provano sofferenza, animali nati in cattività e presi dagli esseri umani mentre vivevano liberi in natura. Nei circhi, infatti, essi vengono continuamente soggiogati al volere dell’uomo e, al contempo, privati dei loro comportamenti e dei loro istinti naturali. A differenza degli essere umani, gli animali non scelgono di esibirsi, non scelgono di essere messi in gabbia. Il paradosso è che troppo spesso la legislazione nazionale permette quello che può definirsi un vero e proprio sfruttamento degli animali. Per questa ragione appare necessaria e improcrastinabile una riforma normativa che disciplini le attività circensi e tuteli maggiormente gli animali”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.