Salemi: arrestato dai Carabinieri Caradonna per l’omicidio di Angela Stefani

Salemi: arrestato dai Carabinieri Caradonna per l’omicidio di Angela Stefani

23/10/2019 0 Di Redazione

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Arrestato Vincenzo Caradonna per l’omicidio della ex Angela Stefani dai Carabinieri di Mazara del Vallo.

Il RIS aveva trovato nella casa di Salemi tracce di sangue della vittima e esplosivi

Que­sta mat­ti­na i cara­bi­nie­ri del­la Com­pa­gnia di Maza­ra del Val­lo, han­no dato ese­cu­zio­ne all’ordinanza di custo­dia cau­te­la­re in car­ce­re emes­sa, su richie­sta del­la Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca di Mar­sa­la, dal Giu­di­ce del­le Inda­gi­ni pre­li­mi­na­ri di Mar­sa­la, nei con­fron­ti di Vin­cen­zo Cara­don­na, 47 enne, ori­gi­na­rio di Sale­mi accu­sa­to di omi­ci­dio volon­ta­rio, distru­zio­ne e occul­ta­men­to di cada­ve­re, e deten­zio­ne di ordi­gni esplo­si­vi.

A met­te­re la paro­la fine alla vicen­da del­la don­na scom­par­sa lo scor­so gen­na­io, ci han­no pen­sa­to i mili­ta­ri del­la Sezio­ne ope­ra­ti­va di Maza­ra del Val­lo e del­la Sta­zio­ne Cara­bi­nie­ri di Sale­mi, gui­da­ta dal Mare­scial­lo Mag­gio­re Calo­ge­ro Sal­vag­gio, che han­no dato ese­cu­zio­ne al prov­ve­di­men­to restrit­ti­vo nei con­fron­ti dell’ex com­pa­gno del­la Ste­fa­ni Ange­la.

La don­na, madre di due figli avu­ti dal­la pre­gres­sa rela­zio­ne con Rosa­rio Scian­na, pasto­re sale­mi­ta­no, era scom­par­sa da tem­po e la cir­co­stan­za ave­va indot­to l’ex com­pa­gno, all’inizio del mese di feb­bra­io, a denun­ciar­ne la scom­par­sa pres­so la Sta­zio­ne dei Cara­bi­nie­ri di Sale­mi, pic­co­lo cen­tro urba­no del­la pro­vin­cia tra­pa­ne­se, dal qua­le sono poi imme­dia­ta­men­te par­ti­te le ricer­che del­la don­na.

L’imponente mac­chi­na del­le ricer­che, coor­di­na­te dal­la Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca di Mar­sa­la in siner­gia con la Pre­fet­tu­ra di Tra­pa­ni, ha inte­res­sa­to vaste aree urba­ne e rura­li, com­pre­si laghi, fiu­mi e poz­zi del­la cam­pa­gna sale­mi­ta­na e dei comu­ni limi­tro­fi rite­nu­ti di inte­res­se.

Per le com­ples­se ope­ra­zio­ni di ricer­ca, i cara­bi­nie­ri si sono avval­si dei cani mole­co­la­ri adde­stra­ti nel­la ricer­ca di per­so­ne scom­par­se, del sup­por­to aereo degli eli­cot­te­ri dell’Armacon cui sono sta­ti bat­tu­ti cir­ca 300 etta­ri di ter­re­no, dell’intervento di squa­dre spe­cia­liz­za­te dei vigi­li del fuo­co di Tra­pa­ni con cui sono sta­ti ispe­zio­na­ti oltre ven­ti poz­zi di vol­ta in vol­ta segna­la­ti e rite­nu­ti di inte­res­se per il ritro­va­men­to del cor­po.

Paral­le­la­men­te alle impo­nen­ti atti­vi­tà di ricer­ca, sono sta­te avvia­te arti­co­la­te inda­gi­ni di poli­zia giu­di­zia­ria.

I Cara­bi­nie­ri del RIS di Mes­si­na e del­la com­pa­gnia di Maza­ra del Val­lo – su dispo­si­zio­ne del­la Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca di Mar­sa­la, diret­ta dal Pro­cu­ra­to­re Capo, Dot­tor Vin­cen­zo Pan­ta­leo — han­no effet­tua­to dei minu­zio­si sopral­luo­ghi dei luo­ghi fre­quen­ta­ti dal­la don­na pri­ma del­la sua scom­par­sa, tra que­sti le abi­ta­zio­ni di via Ver­ga e di con­tra­da baro­nia nel­le qua­li la don­na ave­va vis­su­to insie­me al com­pa­gno Vin­cen­zo Cara­don­na. Entram­bi gli immo­bi­li, infat­ti, ven­ne­ro seque­stra­ti per con­sen­ti­re al per­so­na­le spe­cia­liz­za­to di effet­tua­re gli accer­ta­men­ti tec­ni­co-scien­ti­fi­ci.

Duran­te le inda­gi­ni sono sta­te ascol­ta­te dall’Autorità Giu­di­zia­ria di Mar­sa­la e dai Cara­bi­nie­ri nume­ro­se per­so­ne che han­no per­mes­so di risco­strui­re le ulti­me ore di vita del­la don­na e che ne han­no mes­so in evi­den­za la per­so­na­li­tà vio­len­ta del Cara­don­na. Mas­sic­cia l’attività tec­ni­ca median­te ausi­lio di inter­cet­ta­zio­ni ambien­ta­li e tele­fo­ni­che, e siste­mi di video-sor­ve­glian­za, rive­la­te­si anche esse pre­zio­se per car­pi­re fon­ti pro­ba­to­rie di asso­lu­to pre­gio.

Per quan­to con­cer­ne il sopral­luo­go giu­di­zia­rio, deter­mi­nan­te si è rive­la­to il lavo­ro svol­to dai Ris che si sono avval­si del­le più moder­ne tec­ni­che di esal­ta­zio­ne e reper­ta­men­to del­le trac­ce ema­ti­che. In par­ti­co­la­re, all’interno di un immo­bi­le in cui il Cara­don­na vive­va con la don­na scom­par­sa, è emer­so come vi fos­se sta­to un gros­so­la­no ten­ta­ti­vo di boni­fi­ca­re l’ambiente del sog­gior­no, essen­do sta­te ripu­li­te alcu­ne zone pre­su­mi­bil­men­te inte­res­sa­te dall’evento vio­len­to.

Gra­zie all’utilizzo del lumi­nol sono sta­ti esal­ta­ti nume­ro­si det­ta­gli e reper­ta­te mol­te­pli­ci trac­ce ema­ti­che appar­te­nu­te alla don­na scom­par­sa.

Gra­zie all’impiego del­la BPA – Blood­stain Pat­tern Ana­ly­sis* – i Ris sono riu­sci­ti a rico­strui­re la dina­mi­ca dell’evento delit­tuo­so, i pun­ti di impat­to che han­no ori­gi­na­to quel­le mac­chie e le tra­iet­to­rie per­cor­se dal­le stes­se.

In tal sen­so, è sta­to pos­si­bi­le sta­bi­li­re che in quell’ambiente si era con­su­ma­ta un’aggressione vio­len­ta, a segui­to del­la qua­le la Ste­fa­ni avreb­be ripor­ta­to del­le gra­vi feri­te con per­di­ta di san­gue.  All’esito del sopral­luo­go giu­di­zia­rio sul­la sce­na del delit­to, sareb­be­ro alme­no sei i col­pi infer­ti alla don­na.

Ulte­rio­re fat­ti­spe­cie di rea­to con­te­sta­ta al Cara­don­na nell’ordinanza del giu­di­ce per le inda­gi­ni pre­li­mi­na­ri di Mar­sa­la, è la deten­zio­ne di ordi­gni esplo­si­vi arti­gia­na­li costrui­ti dal­lo stes­so Cara­don­na e rin­ve­nu­ti dai cara­bi­nie­ri del­la sta­zio­ne di Sale­mi nel­la sua abi­ta­zio­ne al momen­to del­la per­qui­si­zio­ne del­la casa nei momen­ti suc­ces­si­vi alla denun­cia di scom­par­sa.

L’arrestato, dopo le for­ma­li­tà di rito, è sta­to tra­dot­to pres­so la Casa Cir­con­da­ria­le di Tra­pa­ni.

 

* Meto­do di scien­za foren­se per ana­liz­za­re la mor­fo­lo­gia degli schiz­zi, di chiaz­ze o mac­chie di san­gue sul­la sce­na del cri­mi­ne

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