SICILIA: ENERGIA PULITA PER LE ISOLE MINORI SICILIANE

SICILIA: ENERGIA PULITA PER LE ISOLE MINORI SICILIANE

17/10/2019 1 Di Redazione

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Il gover­no Musu­me­ci, dopo il Pro­to­col­lo d’intesa fir­ma­to recen­te­men­te con Ter­na acce­le­ra sui pro­get­ti inno­va­ti­vi per l’utilizzo di “ener­gia puli­ta” pro­ve­nien­te da fon­ti rin­no­va­bi­li per l’approvvigionamento del­le iso­le mino­ri. Gli arci­pe­la­ghi del­le Eolie, del­le Ega­di, del­le Pela­gie, con Usti­ca e Pan­tel­le­ria costi­tui­sco­no un pre­zio­sa risor­sa natu­ra­li­sti­ca e pae­sag­gi­sti­ca, ma l’erogazione di ener­gia e di altri ser­vi­zi il più del­le vol­te è un pro­ble­ma. I rifor­ni­men­ti assi­cu­ra­ti via nave, infat­ti, subi­sco­no fre­quen­ti inter­ru­zio­ni nei perio­di di mal­tem­po e, in assen­za di una rete di distri­bu­zio­ne, anche la for­ni­tu­ra del gas da cuci­na e per il riscal­da­men­to rap­pre­sen­ta un seria com­pli­ca­zio­ne. In que­ste pic­co­le real­tà il pro­ble­ma ener­ge­ti­co risul­ta, quin­di, ampli­fi­ca­to.
Pro­prio sta­ma­ne, il pre­si­den­te del Con­si­glio Con­te ha cita­to l’accordo sot­to­scrit­to dal­la Regio­ne  con Ter­na. «Un esem­pio vir­tuo­so – ha det­to il pre­mier — di come la stra­te­gia e la poli­ti­ca ener­ge­ti­ca non pos­sa­no esse­re con­fi­na­ti nel­le sedi cen­tra­li, ma deb­ba­no esse­re quan­to più pos­si­bi­le dif­fu­se, affin­ché tut­ti pos­sa­no con­tri­bui­re con le pro­prie idee e con i pro­pri pro­get­ti».
«L’attenzione nei riguar­di del­le iso­le mino­ri e la tute­la dell’ambiente — affer­ma il pre­si­den­te del­la Regio­ne Nel­lo Musu­me­ci — sono tra le prio­ri­tà del mio gover­no. In que­sta pri­ma par­te del mio man­da­to ho già visi­ta­to per­so­nal­men­te otto iso­le e ho in pro­gram­ma di com­ple­ta­re i sopral­luo­ghi in tut­te le real­tà, per ren­der­mi con­to diret­ta­men­te dei pro­ble­mi che i resi­den­ti affron­ta­no quo­ti­dia­na­men­te, soprat­tut­to nei mesi inver­na­li. Abbia­no avvia­to, per que­sto moti­vo, una serie di ini­zia­ti­ve per miglio­ra­re i ser­vi­zi, lad­do­ve le carat­te­ri­sti­che natu­ra­li e la disat­ten­zio­ne degli anni pas­sa­ti han­no cro­ni­ciz­za­to con­di­zio­ni di disa­gio». 
La Regio­ne, infat­ti, ha inse­ri­to nel Pears 2030, il Pia­no ener­ge­ti­co ambien­ta­le, il pro­get­to per la pro­du­zio­ne di “ener­gia puli­ta” in tut­te le iso­le mino­ri. La soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le e l’utilizzo di fon­ti rin­no­va­bi­li sono al cen­tro degli accor­di rag­giun­ti dall’assessorato all’Energia, tra­mi­te il dipar­ti­men­to regio­na­le gui­da­to da Tuc­cio D’Urso, con l’Ingv, l’Istituto nazio­na­le di geo­fi­si­ca e vul­ca­no­lo­gia, l’Enea e le uni­ver­si­tà sici­lia­ne. Il pro­get­to “green” par­ti­rà da Pan­tel­le­ria e Sali­na.
«A que­sto si aggiun­ge — con­ti­nua il gover­na­to­re — la con­sa­pe­vo­lez­za che le Isti­tu­zio­ni non pos­so­no più elu­de­re il tema del­la soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le. Il gover­no del­la Regio­ne ha desti­na­to cen­ti­na­ia di milio­ni di euro per inter­ven­ti con­tro il dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co e l’e­ro­sio­ne costie­ra. Ades­so sia­mo impe­gna­ti a ren­de­re le iso­le mino­ri sici­lia­ne non più dipen­den­ti dal­le for­ni­tu­re di car­bu­ran­ti fos­si­li, ma ali­men­ta­te da fon­ti ener­ge­ti­che rin­no­va­bi­li. E’ un pro­get­to ambi­zio­so e com­ples­so, ma è l’unica stra­da che pos­sia­mo per­cor­re­re per ridur­re l’inquinamento, con­se­gnan­do, così, ai nostri figli, e ai nostri nipo­ti, un ambien­te non irri­me­dia­bil­men­te com­pro­mes­so».

Il progetto

Pan­tel­le­ria, per dimen­sio­ni e nume­ro di abi­tan­ti, è al quin­to posto tra le iso­le ita­lia­ne, ma la sua note­vo­le distan­za dal­la costa sici­lia­na, impli­ca un costo­so e dif­fi­col­to­so approv­vi­gio­na­men­to di com­bu­sti­bi­li fos­si­li che, ad oggi, rap­pre­sen­ta­no di gran lun­ga la fon­te ener­ge­ti­ca più uti­liz­za­ta.
Il Comu­ne tra­pa­ne­se è però carat­te­riz­za­to da Fer (Fon­ti ener­ge­ti­che rin­no­va­bi­li) di note­vo­le enti­tà: alta velo­ci­tà media del ven­to, impor­tan­ti valo­ri di radia­zio­ne sola­re, moto ondo­so con alta den­si­tà di ener­gia nel­la sta­gio­ne inver­na­le. L’isola è inol­tre tea­tro di feno­me­ni di vul­ca­ne­si­mo secon­da­rio, il che la pre­di­spor­reb­be anche allo sfrut­ta­men­to dell’energia geo­ter­mi­ca. Per tut­ti que­sti moti­vi Pan­tel­le­ria è sta­ta scel­ta come iso­la capo­fi­la, sia a livel­lo regio­na­le che nazio­na­le, nel pro­ces­so di tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca pro­po­sto dal “decre­to Iso­le mino­ri”.
L’innovazione del pro­get­to pro­po­sto con­si­ste nell’inte­gra­zio­ne del­le diver­se Fer, allo sco­po di for­ni­re un livel­lo di poten­za com­pa­ti­bi­le con la doman­da di ener­gia elet­tri­ca e mini­miz­za­re gli spre­chi.
La prin­ci­pa­le risor­sa di ener­gia rin­no­va­bi­le potreb­be pro­ve­ni­re dal geo­ter­mi­co.
La Regio­ne pre­ve­de, quin­di, di ese­gui­re stu­di appro­fon­di­ti nel­le aree già pre­ce­den­te­men­te inve­sti­ga­te, attra­ver­so inda­gi­ni moder­ne e pun­tua­li per veri­fi­ca­re l’entità del­le rea­li poten­zia­li­tà. Suc­ces­si­va­men­te sarà valu­ta­ta la fat­ti­bi­li­tà di un pro­get­to pilo­ta con l’obiettivo fina­le di giun­ge­re alla rea­liz­za­zio­ne di impian­ti tec­no­lo­gi­ca­men­te avan­za­ti a ele­va­ta soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le.
Tra le ipo­te­si anche  pos­si­bi­li­tà di costrui­re impian­ti ibri­di che uti­liz­zi­no in modo com­bi­na­to diver­se for­me di ener­gia rin­no­va­bi­li. Pre­vi­sta anche l’integrazione del siste­ma elet­tri­co con quel­lo idri­co, con la pro­du­zio­ne di acqua dol­ce attra­ver­so i dis­sa­la­to­ri nei momen­ti di sur­plus di pro­du­zio­ne elet­tri­ca da fon­ti rin­no­va­bi­li. 
L’elettrificazione del set­to­re dei tra­spor­ti è vista come nodo fon­da­men­ta­le del­la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca, pur­ché l’energia ven­ga pro­dot­ta da fon­ti di tipo rin­no­va­bi­le. Lo sco­po è di ridur­re, sen­si­bil­men­te, l’approvvigionamento di com­bu­sti­bi­li fos­si­li, dai qua­li il set­to­re dei tra­spor­ti è oggi for­te­men­te dipen­den­te. Infi­ne, l’installazione di pan­nel­li sola­ri ter­mi­ci per­met­te di dimi­nui­re di una quo­ta rile­van­te la richie­sta di ener­gia elet­tri­ca sull’isola.
 
Futu­ro “ver­de” anche per Sali­na, uni­ca ad ave­re ade­ri­to sia al “Pat­to del­le iso­le” che al “Pat­to dei sin­da­ci”, pre­sen­ta note­vo­li risor­se di ener­gia rin­no­va­bi­le, ogget­to del futu­ro uti­liz­zo nell’ambito del Pro­get­to Sali­na “Iso­la pilo­ta dell’Ue”, in stret­ta col­la­bo­ra­zio­ne con il Clean ener­gy for Eu islands secre­ta­riat. Obiet­ti­vo del pro­gram­ma, gui­da­to dall’Enea e dal dipar­ti­men­to regio­na­le dell’Energia, sarà anche l’individuazione di mec­ca­ni­smi, leve e incen­ti­vi, per il coin­vol­gi­men­to par­te­ci­pa­ti­vo e dure­vo­le — nel pro­ces­so di tran­si­zio­ne — del­la popo­la­zio­ne, degli sta­ke­hol­ders loca­li oltre che di quel­lo dei tre Comu­ni iso­la­ni. Oltre all’utilizzo del­le Fon­ti ener­ge­ti­che rin­no­va­bi­li (foto­vol­tai­co, eoli­co, sola­re ter­mi­co, moto ondo­so, cel­le a com­bu­sti­bi­le, bio­mas­sa e bio­gas, geo­ter­mia) gran­de  atten­zio­ne anche alla mobi­li­tà pri­va­ta, alla sosti­tu­zio­ne degli attua­li mez­zi a gaso­lio del Tra­spor­to pub­bli­co loca­le con mez­zi elet­tri­ci, un’agenda di azio­ni fina­liz­za­te ad abbat­te­re le emis­sio­ni di CO2 in atmo­sfe­ra oltre il valo­re del 40 per cen­to pre­vi­sto dal­la Ue al 2030. 

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