Campoleone/Lanuvio. Andrea Sonaglioni, PCI, indica: la linea Unità nella diversità guida la Festa comunista.

Campoleone/Lanuvio. Andrea Sonaglioni, PCI, indica: la linea Unità nella diversità guida la Festa comunista.

27/08/2019 0 Di Maurizio Aversa

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Volan­ti­no Festa PCI Cam­po­leo­ne Lanu­vio

Il segre­ta­rio del­la fede­ra­zio­ne comu­ni­sta, Andrea Sona­glio­ni, a nome del­la segre­te­ria Castel­li e del­la sezio­ne di Lanuvio/Campoleone, oltre che dell’Associazione Ami­ci Casa Gram­sci, ha reso noto che: “Si svol­ge­rà a Cam­po­leo­ne ini­zian­do mer­co­le­dì 28 ago­sto e fino a dome­ni­ca 1° set­tem­bre la Festa del PCI 2019. L’impianto del­la Festa è quel­lo usua­le, per que­sto, sono pre­vi­sti bal­li, sono pre­vi­sti i menù stre­pi­to­si del­la cuci­na dei comu­ni­sti lanu­vi­ni, così come saran­no pre­sen­ti spet­ta­co­li musi­ca­li, tea­tro e intrat­te­ni­men­to, con sera­ta spe­ci­fi­ca, dome­ni­ca, dedi­ca­ta a Rino Gae­ta­no.”. Quin­di il segre­ta­rio comu­ni­sta indi­ca una nuo­va ver­sio­ne del dibat­ti­to: “Abbia­mo deci­so di dedi­ca­re uno spa­zio spe­ci­fi­co non neces­sa­ria­men­te col tema pre­fis­sa­to. Per que­sto abbia­mo idea­to lo spa­zio a micro­fo­no aper­to. Una sor­ta di invi­to-sol­le­ci­ta­zio­ne a mostra­re, a favo­ri­re, il pen­sie­ro cri­ti­co. Il con­fron­to vero. Que­sto del resto è testi­mo­nia­to dall’invito che abbia­mo dif­fu­so in car­ta­ceo e via web, non solo del pro­gram­ma del­la Festa, ma del­la linea poli­ti­ca qua­le la segre­te­ria nazio­na­le ha sin­te­tiz­za­to per il nostro cam­mi­no e pro­po­ni­men­to ai comu­ni­sti e alla sini­stra di clas­se, comun­que orga­niz­za­ta o non, per far sor­ge­re un fron­te comu­ne. La scel­ta – con­clu­de Andrea Sona­glio­ni – di met­te­re in evi­den­za il cuo­re del con­cet­to del­la pro­po­sta poli­ti­ca dell’Unità nel­la diver­si­tà fin dal­la pri­ma pagi­na del­la Festa ha pro­prio lo spes­so­re di que­sti signi­fi­ca­to: Come PCI sia­mo fer­ma­men­te con­vin­ti del­la neces­si­tà di un sog­get­to capa­ce di tene­re assie­me la cri­ti­ca agli asset­ti fon­dan­ti del capi­ta­li­smo, di pro­por­re un’alternativa di siste­ma, e con­tem­po­ra­nea­men­te di pro­muo­ve­re una oppo­si­zio­ne di clas­se la più ampia ed uni­ta­ria pos­si­bi­le. Una oppo­si­zio­ne che ponen­do al cen­tro la que­stio­ne del­la pace e del disar­mo, dell’uscita dell’Italia dal­la NATO, del­la lot­ta all’imperialismo ed al neo­co­lo­nia­li­smo, del­la rot­tu­ra con que­sta Unio­ne Euro­pea, dell’affermazione del­la Car­ta Costi­tu­zio­na­le, pro­muo­ven­do un ampio ciclo di lot­te vol­to a cam­bia­re i rap­por­ti di for­za, si pro­pon­ga come alter­na­ti­va cre­di­bi­le agli occhi del bloc­co socia­le assun­to a rife­ri­men­to, a par­ti­re dal mon­do del lavo­ro, deter­mi­nan­do in tal modo le con­di­zio­ni per il supe­ra­men­to del­la pro­pria cri­si. Sia­mo con­vin­ti del­la neces­si­tà di una oppo­si­zio­ne che abbia qua­le suo asse cen­tra­le l’unità dei comu­ni­sti, ritro­va­ta sul­la base di una cul­tu­ra poli­ti­ca affi­ne, e l’insieme del­la sini­stra di clas­se. L’unità dei comu­ni­sti entro un fron­te del­la sini­stra di clas­se, poli­ti­ca e socia­le, è e resta l’obbiettivo del PCI, che in fun­zio­ne di ciò lan­cia un appel­lo a tut­te le for­ze che non si ras­se­gna­no alle con­di­zio­ni date, con­sa­pe­vo­li che oggi più che mai è di ciò che c’è biso­gno. L’unità nel­la diver­si­tà è la rispo­sta.”.

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