FI, ABBRUZZESE: “MI DIMETTO DA VICECOORDINATORE NAZIONALE ENTI LOCALI E ADERISCO A CAMBIAMO”

FI, ABBRUZZESE: “MI DIMETTO DA VICECOORDINATORE NAZIONALE ENTI LOCALI E ADERISCO A CAMBIAMO”

09/08/2019 0 Di Marco Montini

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“L’at­tua­le cri­si di gover­no, peral­tro ine­vi­ta­bi­le con­si­de­ra­to tut­ti i no che il Movi­men­to 5 stel­le a posto in esse­re nei con­fron­ti del­l’al­lea­to di gover­no ovve­ro la lega di Sal­vi­ni, impo­ne un’accelerazione di un pro­ces­so ormai ine­vi­ta­bi­le. Da più di qual­che tem­po ho con­di­vi­so con alcu­ni dei con­si­glie­ri regio­na­li del Lazio elet­ti in For­za Ita­lia un per­cor­so neces­sa­rio, indi­spen­sa­bi­le, chi guar­das­se ad un elet­to­ra­to che ha il dirit­to di esse­re rap­pre­sen­ta­to da una for­za poli­ti­ca nuo­va, atten­ta al ter­ri­to­rio, che basi le pro­prie con­vin­zio­ni sul­la meri­to­cra­zia e sul­le pri­ma­rie aper­te a qua­lun­que livel­lo. Abbia­mo cer­ca­to all’in­ter­no di For­za Ita­lia di far pas­sa­re que­sta linea, ma le pre­oc­cu­pa­zio­ni di alcu­ni diri­gen­ti di par­ti­to, facen­ti par­te del­l’or­mai noto cer­chio magi­co, di man­te­ne­re solo le pro­prie posi­zio­ni non ci ha con­sen­ti­to in nes­sun modo di por­ta­re avan­ti que­sta che era la linea neces­sa­ria per il rin­no­va­men­to del nostro par­ti­to. Ora però è arri­va­to anche il momen­to di par­la­re a tut­ti i cit­ta­di­ni e soprat­tut­to par­la­re di con­te­nu­ti, non sol­tan­to di orga­niz­za­zio­ne; per­ché se è vero che l’or­ga­niz­za­zio­ne è impor­tan­te, per garan­ti­re la pre­sen­za sul ter­ri­to­rio è altret­tan­to vero riem­pi­re un’or­ga­niz­za­zio­ne di con­te­nu­ti. E lo fare­mo a comin­cia­re dal taglio del­le tas­se con la flat tax, dal­la mag­gio­re sicu­rez­za per il nostro pae­se, ogget­to ormai di una immi­gra­zio­ne incon­trol­la­ta, da una mag­gio­re atten­zio­ne al mon­do rea­le che pro­du­ce, ovve­ro quel­lo del­l’In­du­stria e del­l’Ar­ti­gia­na­to, e soprat­tut­to quel­lo del­le pic­co­le e medie impre­se. E non solo. Il nostro è un pae­se dove regna sovra­na la buro­cra­zia, .che va snel­li­ta e deve diven­ta­re uno stru­men­to a sup­por­to del mon­do impren­di­to­ria­le e del­le pro­fes­sio­ni, non di osta­co­lo ad essi. A tut­to ciò deve aggiun­ger­si un gran­de atto di respon­sa­bi­li­tà, rap­pre­sen­ta­to dal­la ridu­zio­ne del nume­ro dei par­la­men­ta­ri di entram­bi i rami del Par­la­men­to. Que­sti sono i con­te­nu­ti su cui dob­bia­mo con­fron­tar­ci e che fan­no par­te di una cul­tu­ra spe­ci­fi­ca di un cen­tro-destra sovra­ni­sta, di un’al­lean­za che veda il nuo­vo sog­get­to poli­ti­co “Cam­bia­mo” del­l’a­mi­co Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria Gio­van­ni Toti, insie­me con quel­le for­ze poli­ti­che del cen­tro-destra, qua­li la Lega e Fra­tel­li d’I­ta­lia, che si rico­no­sco­no in un pro­get­to sovra­ni­sta e con­ser­va­to­re, ma che guar­di al futu­ro, met­ten­do in pra­ti­ca quel­le rifor­me che per il nostro pae­se sono neces­sa­rie per la sua cre­sci­ta, sen­za dover sot­to­sta­re con­ti­nua­men­te ai dik­tat del­l’Eu­ro­pa. E per que­sto moti­vo che ho deci­so di rimet­te­re nel­le mani del par­ti­to il mio inca­ri­co di Vice-Coor­di­na­to­re nazio­na­le degli enti loca­li di For­za Ita­lia, nel­la con­vin­zio­ne che la mia ade­sio­ne al movi­men­to “Cam­bia­mo” sia il pun­to di par­ten­za per la costru­zio­ne di un gran­de Polo sovra­ni­sta di cen­tro­de­stra, che guar­di al mon­do libe­ra­le mode­ra­to come una for­za aggiun­ti­va mag­gio­ri­ta­ria di que­sto pae­se. In que­sto momen­to e la par­ti­co­la­re con­di­zio­ne sto­ri­ca pre­ve­de­reb­be da par­te mia un com­por­ta­men­to più atten­di­sta e di tem­po­reg­gia­to­re. Ma non è que­sto il com­por­ta­men­to tipi­co che ha per­va­so la mia vita poli­ti­ca, per­ché biso­gna sem­pre ave­re il corag­gio del­le pro­prie scel­te, soprat­tut­to se fat­te con la testa e con il cuo­re. Cam­bia­mo insie­me, per cam­bia­re in meglio e con il sup­por­to di tut­ti il nostro pae­se”.

Così, in una nota, Mario Abbruz­ze­se, ex pre­si­den­te del Con­si­glio regio­na­le del Lazio.

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