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Legambiente e Touring Club Italiano presentano la guida sul meglio del mare e dei laghi in Italia
12/06/2019Questo articolo è stato letto 4310 volte!
Legambiente e Touring Club Italiano presentano la guida sul meglio del mare e dei laghi in Italia
Pollica (Sa) e il Cilento Antico al top della classifica delle 5 vele, seguiti da Castiglione della Pescaia (Gr) e la Maremma Toscana e Posada (Nu) con le Terre della Baronia e il Parco di Tepilora
È il Tirreno il mare più premiato con ben sette comprensori a Cinque Vele, mentre la classifica delle Regioni vede la Sardegna al primo posto con la bandiera a Cinque Vele che sventola su cinque litorali dell’isola, seguita da Sicilia, Puglia, Campania e Toscana
La sfida alla plastica da parte dei Comuni costieri più virtuosi del Paese
Entra nella Guida un nuovo simbolo: i comuni “plastic free”
Le località più belle d’Italia si affacciano sul Tirreno. Lo dice la guida di Legambiente e Touring Club Italiano, Il mare più bello 2019, che quest’anno assegna il riconoscimento delle 5 vele a ben sette comprensori turistici bagnati da quelle acque. In testa alla classifica c’è il Cilento Antico guidato da Pollica (Sa), la perla del Cilento e comune capofila tra quelli del comprensorio campano. A seguire il litorale della Maremma Toscana guidato da Castiglione della Pescaia (Gr), quindi la Baronia di Posada (Nu) e il Parco di Tepilora, il Litorale di Chia con Domus De Maria (Sud Sardegna), Baunei (Nu), l’Alto Salento Jonico guidato da Nardò (Le), la Planargia con Bosa (Or), la Costa d’Argento e l’Isola del Giglio (Gr), le Cinque Terre guidate da Vernazza (Sp), l’isola di Pantelleria (Tp), la Gallura Costiera e l’area marina protetta di Capo Testa Punta Falcone guidata da Santa Teresa di Gallura (Ss), la Costa del Mito e l’area marina protetta Coste degli Infreschi e della Masseta guidata da San Giovanni a Piro (Sa), l’Alto Salento Adriatico guidato da Melendugno (Le), la costa del Parco agrario degli Ulivi secolari guidata da Polignano a Mare (Ba), il Litorale Trapanese Nord guidato da San Vito lo Capo (Tp) e l’isola di Ustica (Pa). E nella guida entra un nuovo simbolo: quello dei comuni “plastic free”.
La guida sul “meglio del mare e dei laghi italiani” — dove trascorrere una vacanza attenta all’ambiente, all’insegna di natura e acqua pulita ma anche di eccellenze enogastronomiche e luoghi d’arte — è stata presentata questa mattina a Roma a villa Celimontana nell’ambito del workshop conclusivo del progetto MedSeaLitter. All’appuntamento – che si è concluso con la premiazione dei sindaci dei comprensori turistici che si aggiudicano quest’anno le “5 vele” ed è stato coordinato dalresponsabile mare e turismo di Legambiente, Sebastiano Venneri — sono intervenuti, tra gli altri, il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Salvatore Micillo, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente e Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano.
“Anche quest’anno raccontiamo quanto di buono fanno le amministrazioni locali costiere lungo la nostra penisola — ha dichiarato Sebastiano Venneri, responsabile Mare e Turismo Legambiente -. Il mondo del mare, infatti, si trova a dover dare risposte all’altezza delle sfide imposte dalla crisi ambientale planetaria e ha messo su un bel ventaglio di proposte e iniziative: enti locali, imprenditori privati, associazioni e regioni si sono impegnati a proporre soluzioni avanzate per una vacanza amica dell’ambiente. Tante pratiche concrete sulle quali, ne siamo più che mai convinti, cominciare a cambiare le sorti del pianeta”.
“La guida, frutto della storica collaborazione tra Touring Club Italiano e Legambiente, è un periplo lungo i 7500 chilometri di coste italiane che stimola la nostra voglia di viaggio e vacanze, ma è anche, anzi soprattutto, un vaglio rigoroso dello stato di salute dei nostri mari — ha affermato Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano -. La rigorosa selezione proposta dalla guida rappresenta bene la nostra missione: valorizzare il paesaggio, il patrimonio artistico culturale e le economie produttive dei territori. Ne risulta non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le straordinarie ricchezze dei nostri mari e dei nostri laghi e segnala le buone pratiche ambientali, amministrative, turistiche che contribuiscono a conservarle e a farle conoscere. Un contributo, speriamo, all’anima attiva e green che sempre più spazio sta conquistando nella nostra società. Il tema delle coste ripropone una grande opportunità di sviluppo turistico, laddove si può trovare un rapporto virtuoso tra coste ed entroterra, perché è la condizione ideale per uno sviluppo sostenibile dell’intero territorio e per una pratica turistica che sia esperienziale, personale e sostenibile”.
Sono in tutto 97 i comprensori turistici individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità. I dati sono stati integrati dalle valutazioni espresse dai Circoli locali e dall’equipaggio della Goletta Verde.
Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio, dalle 5 vele assegnate ai migliori fino a 1 vela, è frutto di valutazioni approfondite. I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Così, vi saranno zone naturalisticamente più significative dei premiati con le 5 vele, ma con servizi turistici non eccellenti. Altri comprensori possono contare su località con strutture ricettive impeccabili in aree dove però mare e coste sono state più compromesse.
Comprensori a Cinque vele
La Sardegna è la regione più premiata con 5 comprensori a 5 vele: dalle terre della Baronia di Posada, poco sotto Olbia, all’area, più a nord, che comprende la Gallura costiera; a sud le Cinque vele sventolano invece sul litorale di Baunei e su quello di Chia, la famosa spiaggia del Comune di Domus De Maria. Cinque vele anche sulla costa nord occidentale, lungo il litorale della Planargia, che comprende il Comune di Bosa.
Importanti anche i riconoscimenti ottenuti da Sicilia, Puglia, Campania e Toscana. Nel primo caso la vacanza a Cinque vele è assicurata in ben tre comprensori fra i primi classificati: il Litorale Nord di Trapani, le coste dell’isola di Pantelleria, sempre in provincia di Trapani, e quelle dell’isola di Ustica, in provincia di Palermo. In Puglia è possibile godere di una vacanza a Cinque Vele lungo la costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari, tra le provincie di Bari e Brindisi e, poco più sotto, nell’Alto Salento Adriatico e nell’Alto Salento Jonico, entrambi in provincia di Lecce. La Campania piazza due comprensori al top: il Cilento Antico, vincitore di quest’anno e la Costa del Mito entrambi in provincia di Salerno. Due comprensori a Cinque vele anche per la Toscana, i comuni della Maremma Toscana e, poco più a sud, quelli della Costa d’Argento e dell’isola del Giglio, tutti in provincia di Grosseto, mentre in Liguria le Cinque vele sventolano sui tre Comuni delle Cinque Terre.
Comprensori a Quattro vele
Anche i comprensori premiati con le Quattro vele si possono considerare luoghi di grande eccellenza, in grado di coniugare un territorio di qualità con gestione dei servizi di buon livello. Le Quattro vele sventolano in Sardegna su ben 10 comprensori turistici: sul litorale di Pula a sud dell’isola, nel Golfo degli Angeli, lungo la costa sud occidentale e le isole sulcitane, sulla Costa Verde, nel Golfo di Oristano, in quello dell’Asinara, nell’arcipelago de la Maddalena, nel Golfo di Olbia che comprende l’area marina protetta di Tavolara e ancora nel Golfo di Orosei e, poco più a sud, lungo il litorale dell’Ogliastra. Per quanto riguarda la Toscana, le Quattro vele vanno all’isoletta di Capraia, nell’Arcipelago Toscano. Quattro Vele in Puglia al versante Sud del Gargano, alle Isole Tremiti e al Basso Salento Adriatico. In Sicilia a due arcipelaghi, quello delle Egadi e quello delle Pelagie, all’isola di Salina e al Golfo di Noto. Le Quattro vele sventolano anche sul Golfo dei Poeti e lungo la Baia di Levante, in Liguria. In Lazio lungo le coste delle isole Ponziane, la Riviera di Ulisse e la Maremma Laziale; sui comuni della Costiera Amalfitana e l’Isola di Capri e nella Penisola Sorrentina, in Campania, e poi in Basilicata lungo la Costa di Maratea e sulla Costa dei Gelsomini, il tratto meridionale jonico della Calabria. Risalendo il mar Adriatico Quattro vele sono state assegnate quest’anno alla costa dell’Area Marina Protetta del Cerrano in Abruzzo e alla Riviera del Conero, nelle Marche.
Laghi
La guida dedica anche una sezione alle località del turismo lacustre. In questo caso è il Trentino-Alto Adige la regione al top per numero di comprensori tra i primi classificati, con ben tre laghi dei sette a Cinque vele: il lago di Molveno, quello di Fiè e quello di Monticolo. Cinque vele anche per il lago dell’Accesa, in Toscana, quello di Avigliana Grande, in Piemonte, il lago del Mis in Veneto e la riva Occidentale del Lago di Garda.
Tra le azioni messe in campo per migliorare la sostenibilità ambientale delle nostre località turistiche, sono state le isole Tremiti le prime, un anno fa, ad adottare un provvedimento per bandire la plastica monouso sul proprio territorio, seguite poi dai comuni plastic free a cominciare proprio dai Comuni presenti sulla Guida di Legambiente e Touring Club Italiano e premiati con le 5 Vele. Ma negli ultimi mesi, c’è stata anche la bandiera Tartalove per gli stabilimenti che adottano per la propria attività sull’arenile criteri rispettosi di eventuali siti di nidificazione di tartarughe marine. E l’etichetta Ecospiagge per tutti, il marchio coniato da Legambiente e Village for All per gli stabilimenti che abbiano saputo mettere in atto misure di sostenibilità e di inclusività che consentano un accesso al mare anche ai meno abili. Infine la decisione di alcuni comuni adriatici di vietare il fumo di sigaretta sulle loro spiagge e l’iniziativa della Regione Puglia che bandisce la plastica monouso su tutti suoi lidi.
Quest’anno entra nella guida un nuovo simbolo: è quello dei comuni “plastic free”, cioè che hanno adottato misure per ridurre la plastica monouso sul proprio territorio.
Sono 32 quelli presenti nella guida Il mare più bello 2019: San Vito Chietino (Ch), Maratea (Pz), Castellabate (Sa), Pollica (Sa), Capri (Na), Ischia (Na), Sperlonga (Lt), Riomaggiore (Sp), Vernazza (Sp), Bordighera (Im), Otranto (Le), Isole Tremiti (Fg), Carloforte (Sud Sardegna), Domus de Maria (Sud Sardegna), Realmonte (Ag), Capo d’Orlando (Me), Taormina (Me), Favignana (Tp), Noto (Sr), Malfa (Me), Santa Marina Salina (Me), Lampedusa e Linosa (Ag), San Vito lo Capo (Tp), Pantelleria (Tp), Campo nell’Elba(Li), Capoliveri(Li), Marciana Marina (Li), Porto Azzurro (Li), Castiglione della Pescaia (Gr), Follonica(Gr), Scarlino (Gr), Chioggia (Ve).
Queste realtà all’avanguardia nella lotta alla plastica dimostrano come sia tanto urgente quanto possibile vietare l’uso delle stoviglie di plastica, stimolando all’utilizzo del riutilizzabile sui propri territori e anticipando e anticipando i tempi prevista dalla direttiva europea sul monouso approvata a fine marzo.
La presentazione della guida ha visto anche l’intervento dell’artista delle Cinque Terre Margot Bertonati, che ha consegnato a Legambiente il suo “pesce spazzino”, dal ventre squarciato e carico di bottiglie di plastica, affinché faccia il giro della Penisola a bordo della Goletta Verde, per sensibilizzare i cittadini sui danni dell’inquinamento da plastica nei nostri mari e sottolineare l’importanza di ogni buona pratica.
Non a caso la presentazione di Il mare più bello 2019 e la premiazione dei comuni dei comprensori a 5 vele hanno chiuso il workshop conclusivo di MedSeaLitter, un progetto cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Interreg Med) e guidato dal Parco Nazionale delle Cinque Terre, per sviluppare e validare all’interno del bacino del Mediterraneo un protocollo per il monitoraggio dei macro rifiuti galleggianti e dei rifiuti ingeriti nel biota, valutando anche il rischio di esposizione delle specie marine inserite nelle direttive europee.
L’incontro è stato, inoltre, l’occasione per aprire il bando per le candidature di quest’anno al
Premio Angelo Vassallo, promosso da ANCI e Legambiente — insieme a Libera, Slowfood e Federparchi e al Comune di Pollica — per premiare ogni anno la realtà amministrativa che meglio ha saputo cogliere l’eredità morale e politica del Sindaco pescatore, barbaramente ucciso nel settembre del 2010.
Classifica dei laghi
Posizione | Regione | Comune | PR | Lago | Vele 2019 |
1 | Trentino Alto Adige | MOLVENO | Tn | Lago di Molveno | 5 |
2 | Veneto | SOSPIROLO | Bl | Lago del Mis | 5 |
3 | Lombardia | GARDONE RIVIERA | Bs | Lago di Garda – Riva occidentale | 5 |
3 | Lombardia | GARGNANO | Bs | ||
3 | Lombardia | LIMONE SUL GARDA | Bs | ||
3 | Trentino Alto Adige | RIVA DEL GARDA | Tn | ||
3 | Lombardia | TIGNALE | Bs | ||
4 | Trentino Alto Adige | FIE’ ALLO SCILIAR | Bz | Lago di Fiè | 5 |
5 | Trentino Alto Adige | APPIANO SULLA STRADA DEL VINO | Bz | Lago di Monticolo | 5 |
6 | Toscana | MASSA MARITTIMA | Gr | Lago dell’Accesa | 5 |
7 | Piemonte | AVIGLIANA | To | Lago di Avigliana Grande | 5 |
Classifica dei comprensori 5 Vele
1 | Cilento Antico (Sa) | 5 | Pollica, Acciaroli e Pioppi – Castellabate – San Mauro Cilento – Montecorice |
2 | Maremma Toscana (Gr) | 5 | Castiglione della Pescaia – Scarlino – Marina di grosseto – Follonica |
3 | Baronia di Posada e Parco di Tepilora (Nu) | 5 | Posada – Siniscola |
4 | Litorale di Chia (Sud Sardegna) | 5 | Domus de Maria |
5 | Baunei (Nu) | 5 | Baunei |
6 | Alto Salento Jonico (Le) | 5 | Nardò – Gallipoli – Porto Cesareo – Racale |
7 | Planargia (Or) | 5 | Bosa |
8 | Costa d’Argento e Isola del Giglio (Gr) | 5 | Isola del Giglio – Capalbio – Orbetello – Magliano in Toscana – Monte Argentario |
9 | Cinqueterre (Sp) | 5 | Vernazza – Riomaggiore – Monterosso al mare |
10 | Pantelleria (Tp) | 5 | Pantelleria |
11 | Gallura costiera e AMP Capo Testa (Ss) | 5 | Santa Teresa di Gallura – Palau – Arzachena |
12 | Costa del Mito e AMP Costa degli Infreschi e Masseta (Sa) | 5 | San Giovanni a Piro –Camerota – Palinuro – Pisciotta |
13 | Alto Salento Adriatico (Le) | 5 | Melendugno – Otranto – Vernole |
14 | Parco agrario degli Ulivi secolari (Ba e Br) | 5 | Polignano a mare – Ostuni – Monopoli – Fasano – Carovigno |
15 | Litorale Trapanese Nord (Tp) | 5 | San Vito lo Capo – Custonaci – Erice |
16 | Ustica (Pa) | 5 | Ustica |
Classifica delle regioni
1) Sardegna
2) Sicilia
3) Puglia
4) Campania
5) Toscana
6) Liguria
Motivazioni Cinque Vele
Cilento antico: Con le spiagge di Acciaroli, Pioppi, Punta Licosa, Mezzatorre e Santa Maria di Castellabate, il comprensorio alle pendici del Monte Stella, rappresenta uno dei tratti di costa più pregiati d’Italia. Terra della longevità e della Dieta mediterranea, vede nel suo territorio un alternarsi di verdi colline frastagliate d’ulivi e alberi di fichi lambire una costa che alterna ripide scogliere a spiagge apie e bianchissime. Nel 2018 Pollica è stato il primo territorio plastic free d’Italia, attraverso un’ordinanza comunale che ha vietato l’uso di plastica monouso in bar, ristoranti e stabilimenti balneari, fornendo al contempo una scorta gratuita di monouso biodegradibili a tutte le strutture. Sempre nel comune di Pollica, a Pioppi, è stato da poco inaugurato presso il Museo Vivo del Mare una struttura per dare informazioni ai pescatori e ai bagnanti e offrire un primo soccorso alle tartarughe marine in difficoltà recuperate lungo la costa cilentana. Da quest’anno a Castellabate, che vanta un’area marina protetta di rara bellezza attorno all’isola di Licosa, si è dato vita a un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta, mentre a Montecorice il Comune ha attivato sconti sulla tassa dei rifiuti per chi conferisce direttamente all’isola ecologica materiale riciclabile e oli esausti, nonché la pulizia della scogliera delle Ripe Rosse con rocciatori e volontari di Legambiente.
Maremma toscana: Solida terra di località a cinque vele che ha fatto, nel corso degli anni, del turismo ambientale il tratto distintivo del suo territorio. Grazie alla presenza di aree di grande pregio naturalistico, come la Diaccia Botrona o la spiaggia di Cala Violina, valorizzate dalla presenza del parco regionale della Maremma e dall’attività amministrativa di località come Castiglione della Pescaia, che da tempo porta avanti politiche avanzate di gestione e promozione sostenibile del territorio e che da gennaio 2019 è divenuto Comune Plastic free: niente più usa e getta in plastica negli esercizi commerciali e turistici. A questo si aggiungono gli importanti investimenti per la mobilità ciclabile.
Baronia di Posada e Parco di Tepilora: Si compone dei territori di Siniscola e Posada, contraddistinti dalla presenza di ampie zone umide retrodunali e da un lungo litorale sabbioso che, sul territorio di Posada delimita l’articolata foce a delta del Rio Posada per la quale è stato ottenuto l’inserimento all’interno della lista di aree tutelate dalla convenzione internazionale di RAMSAR. A Posada è attivo un servizio di bike sharing comunale e per entrambi i comuni è stato recentemente finanziato dalla Regione Sardegna un progetto di integrazione della rete di piste ciclabili che garantirà il collegamento delle aree più interne con la zona costiera e portuale. In entrambi i comuni sono attivi i Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità che promuovono attività di fruizione sostenibile e laboratori di esperienza per bambini e ragazzi. Il territorio, insieme a quello di altri 15 comuni, fa parte della Riserva di Biosfera UNESCO “Tepilora, Rio Posada e Montalbo” che vede il Parco naturale regionale di Tepilora, di cui fa parte Posada, come area core e soggetto trainante. Sia Posada che Siniscola hanno emesso un’analoga ordinanza di divieto di commercializzazione di stoviglie e contenitori in plastica monouso in modo da facilitarne l’applicazione da parte degli operatori e l’accettazione da parte dei turisti e delle comunità.
Litorale di Chia: Il comprensorio coincide con il territorio di Domus De Maria. Parzialmente interessato dal Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu, il Comune ha recentemente completato l’iter istitutivo dell’Area Marina Protetta di Capo Spartivento. Promuove inoltre il riconoscimento del Parco Agricolo Ambientale nella piana di Chia, confermando l’impegno nella valorizzazione delle produzioni agricole locali già avviata con il marchio DE.CO. e con la realizzazione di un sistema di depurazione che mette a esclusiva e gratuita disponibilità delle aziende locali le acque depurate a fini irrigui. Sempre nella località di Chia, difende il sistema imponente delle dune di retrospiaggia realizzando con continuità interventi per la delimitazione e la ricostituzione naturale della duna e ha reso fruibile il litorale tramite passerelle lignee completamente amovibili. Ha attivato il Centro di Educazione Ambientale “Acqua Durci” con funzione informativa sulla corretta fruizione del territorio, che offre servizi informativi ed educativi sia al turista che alla comunità residente. È tra i primi territori in cui è stata vietata la commercializzazione di plastiche usa e getta a seguito di un percorso di concertazione che ha motivato gli operatori locali come preziosi alleati delle politiche locali di sostenibilità.
Litorale di Baunei: Noto per i paesaggi di una costa tra le più suggestive della Sardegna, il comprensorio, che coincide con il territorio di Baunei, offre percorsi naturalistici che consentono il raggiungimento in sicurezza, via terra, di cala Goloritzè, Ispuligidenie (cala Mariolu), cala Biriola, cala Sisine e cala Luna. In attuazione del Piano di Utilizzo dei Litorali, presso la spiaggia di Ispuligidenie è stato installato un pontile amovibile come unico punto di attracco al fine di regolare gli accessi e contingentare le presenze a tutela del delicato ecosistema. Per la spiaggia di Cala Biriala, nella quale è applicato un numero chiuso di 300 posti, viene garantita la percorrenza di un vecchio sentiero dei carbonai che permette l’accesso al litorale tramite un trekking di circa un’ora, mentre dal mare si contingentano le presenze tramite un sistema ad orario. Inoltre a difesa delle praterie di Posidonia si stanno predisponendo alcuni progetti attuativi per l’utilizzo di campi Boa. Anche la spiaggia di Cala Goloritzè è a numero chiuso e accessibile a pagamento, con un presidio permanente di operatori che si alternano vigilando su ambiente e sicurezza dei bagnanti. E’ stato recentemente approvato il regolamento per mettere in sicurezza le escursioni lungo il sentiero Selvaggio Blu. Il territorio si distingue per il sistema integrato di misure che garantiscono la tutela e la qualità della fruizione in un contesto tanto attrattivo quanto fragile.
Alto Salento jonico: I Comuni hanno valorizzato il patrimonio culturale, archeologico e naturalistico, promuovendo mobilità sostenibile e politiche di efficientamento energetico. A ciò si affiancano progetti per il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue depurate e affinate.
Nardò ha promosso la musealizzazione del “Distretto della Preistoria”, costituito dal patrimonio archeologico e paleontologico del Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano e dal Museo della Preistoria di Nardò, allo scopo di migliorarne la conservazione e la valorizzazione. Con un progetto di riqualificazione costiera, l’amministrazione di Gallipoli ha realizzato lungo la vecchia litoranea sud, in prossimità di Baia Verde, un percorso pedonale e ciclabile a tutela delle dune e del paesaggio, che si integra con il piano del Parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo, laboratorio di buone pratiche e modello per una gestione sostenibile dei flussi turistici. L’amministrazione di Porto Cesareo ha valorizzato il patrimonio naturalistico dell’Area Marina Protetta e del Parco Regionale con un sistema museale e di promozione rappresentato dalle torri costiere di Torre Lapillo, Torre Chianca e del Museo di Biologia Marina. Racale ha incentivato la mobilità dolce con piste ciclabili e passeggiate pedonali, la mobilità elettrica con un sistema di colonnine e investimenti nel rinnovamento del parco auto comunale. L’amministrazione si è distinta per una gestione sostenibile dei rifiuti, registrando oltre il 70% di raccolta differenziata, e per politiche di efficientamento energetico e recupero delle aree degradate.
Planargia: Rappresentato lungo il litorale dal territorio di Bosa, il comprensorio è segnato dalla presenza del borgo fluviale di Bosa, che aderisce alla rete dei Borghi più belli d’Italia. Bosa vanta un impegno sul fronte della salvaguardia dei valori ambientali del vasto e imponente sistema costiero che per 30 km si sviluppa fino ad Alghero e di studio e tutela della biodiversità: in partenariato con l’Università di Sassari il Comune realizza una campagna di monitoraggio dei cetacei con giornate di informazione e divulgazione. Con l’Università, la Regione e il Corpo forestale il comune è partner del progetto LIFE “Sotto le Ali del Grifone” che sta attuando con risultati positivi azioni di ripopolamento ed azioni di salvaguardia dell’habitat degli habitat coi in coinvolgimento di cittadini e turisti. Sono stati realizzati numerosi progetti per la messa in sicurezza idraulica del territorio, con importanti interventi per la riqualificazione del Fiume Temo, la sistemazione dei numerosi canali che attraversano il centro urbano e l’estensione del sistema di parchi urbani. Per favorire la mobilità sostenibile, il Comune ha realizzato una pista ciclabile di collegamento tra Bosa e Bosa Marina e, all’interno del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, ha inserito azioni di riduzione degli spostamenti con auto private anche per i cittadini residenti. In pochi anni ha raggiunto risultati importanti nel servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.
Costa d’Argento e Isola del Giglio: Può rappresentare una sorta di porta d’ingresso meridionale al Santuario dei mammiferi marini. Si sviluppa quindi tra dune costiere, le spiagge ben curate del litorale di Capalbio e le limpide acque dell’isola del Giglio con un entroterra di straordinaria qualità. L’isola dell’arcipelago ha rapidamente recuperato sul fronte turistico dopo le stagioni segnate dalla presenza del relitto della Costa Concordia e si caratterizza per progetti innovativi per rendere quest’isola sempre più “smart”, eco-compatibile e rinnovabile. A livello di comprensorio si sottolinea interventi per il potenziamento della mobilità sostenibile ed elettrica grazie al progetto “Life Silver Coast” che favorisce i collegamenti tra i Comuni di Orbetello, Isola del Giglio e Monte Argentario grazie a biciclette elettriche e car sharing con vetture elettriche.
Cinqueterre: Il comprensorio è caratterizzato dalla capacità di fare networking con i territori, rete internazionale con progettualità europea interpretando lo spirito Unione Europea che verte sulle tematiche della sostenibilità ambientale, dello sviluppo economico e della cultura ambiente. Coniugando interventi sul territorio quali recupero muri a secco, dissesto idrogeologico, formazione professionale e sviluppo di competenze culturali. La dematerializzazione della cinque Terre card, inoltre, rappresenta un approccio moderno alla nuova “cultura” turistica e al tentativo di gestire il fenomeno del turismo intensivo insieme alle amministrazioni locali. Con i progetti europei Pelagos e MedSeaLitter il comprensorio è impegnato a sensibilizzare sul “non uso” della plastica, con Maregot e il centro studi rischi geologici è in prima linea contro l’erosione costiera.
Pantelleria: È una delle più grandi, nonché tra le più suggestive isole minori italiane. Dopo il violento incendio del 2016 che ha distrutto centinaia di ettari di bosco, l’isola ha saputo risollevarsi grazie anche alla spinta decisiva impressa dal Parco nazionale di recente istituzione e completato con la nomina del Presidente e del Consiglio direttivo. Da qui l’avvio di una nuova stagione fatta di iniziative di promozione e tutela di uno dei paesaggi agrari fra i meglio conservati del nostro Paese. Famosa per ospitare sul proprio territorio ben due beni tutelati dall’UNESCO (i vitigni ad alberello e i muretti a secco che delimitano gli antichi terrazzamenti a picco sul mare), Pantelleria può vantare un paesaggio particolarmente pittoresco e una comunità che ha saputo custodire un territorio ancora integro con eccezionali emergenze naturalistiche e geologiche.
Gallura costiera e AMP Capo Testa: I tre comuni rappresentano un sistema turistico fortemente integrato. In tutti i territori si va definendo un’offerta di servizi di accoglienza, fruizione, informazione e coinvolgimento attivo dei turisti varia e qualitativamente elevata che trova in Santa Teresa, all’estremità occidentale del comprensorio, l’equilibrio con gli interventi di salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali. Il sistema delle aree protette, che già conta sulla vicinanza del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, si è arricchito dell’Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Falcone, istituita formalmente nel 2018. Molto interessanti le azioni di efficientamento del sistema della mobilità, dalla realizzazione di parcheggi decentrati alle azioni di incentivazione degli spostamenti a piedi funzionali alla riduzione del traffico, alla riduzione del numero di auto in sosta e alla scoperta dei caratteri di autenticità del centro abitato e del territorio rurale.
Costa del Mito: Le calette, le conce e le insenature rocciose rappresentano un elemento naturalistico di grande valore paesaggistico. L’istituzione di un’area marina protetta tra Camerota e San Giovanni a Piro, quella della Baia Infreschi — che con Cala Bianca è stata eletta nel 2016 la spiaggia più bella d’Italia — ha segnato un nuovo corso nella fruizione della costa, sebbene ci sia ancora molta strada da fare. A Palinuro un’iniziativa negli ultimi tempi ha coinvolto i bagnanti nella cura delle spiagge: un caffè pagato a chi raccoglie i rifiuti presenti sul bagnasciuga. Numerose le iniziative a favore dell’ambiente e contro la plastica in mare a Scario e Pisciotta, dove si pratica ancora una antichissima pesca delle alici particolarmente sostenibile, la cosiddetta Menaica.
Alto Salento Adriatico: Il Comune di Vernole si affianca da quest’anno ai Comuni di Otranto e Melendugno. Tutti attuano una politica di tutela ed educazione ambientale volta al recupero dei beni paesaggistici e culturali del territorio, forti attrattori turistici. Grande attenzione è rivolta al Parco Naturale Statale delle Cesine e all’area Archeologica di Roca Vecchia, e non da meno è l’impegno per la definizione dell’Area Marina Protetta, strumento fondamentale per la tutela della biodiversità. Da diversi anni le Amministrazioni promuovono la mobilità sostenibile con percorsi alternativi come piste ciclabili e minibus elettrici che collegano l’entroterra alle marine, di pari passo a una riqualificazione del paesaggio costiero.
Costa del Parco agrario degli ulivi secolari: Un paesaggio rurale che si estende dalla collina al mare, che comprende borghi dalla calce bianca tra oliveti monumentali ed elementi naturalistici e storici di pregio tra cui la via Traiana, masserie storiche fortificate e due parchi naturali, ossia l’Area Marina Protetta di Torre Guaceto e il Parco Naturale Regionale Dune Costiere. Le amministrazioni hanno puntato su una strategia di sviluppo locale legata a modelli di turismo sostenibile, potenziando la mobilità dolce lungo la via Francigena e il Cammino Ellenico che attraversano paesaggi agrari antichi, valorizzando le produzioni agricole del luogo.
Litorale Trapanese Nord: È un tratto di costa tra i più suggestivi e ricchi dell’intera isola. Incastonata fra il promontorio di Monte Cofano e la riserva dello Zingaro quest’area, guidata sapientemente dalle iniziative del comune di San Vito lo Capo, alterna coste frastagliate, spiagge imponenti e altrettanto maestose falesie a picco sul mare. Buona l’attività di lotta al piccolo abusivismo edilizio che ha portato all’abbattimento di numerosi manufatti. Esemplare anche il lavoro che è stato fatto per promuovere il tema dell’accessibilità presso le strutture turistiche.
Ustica: L’isola che può vantare la prima area marina protetta istituita nel nostro Paese. Nel corso degli ultimi anni ha saputo dare una decisa accelerazione alle politiche di tutela ambientale chiudendo il ciclo virtuoso delle acque con la realizzazione di un desalinizzatore a osmosi inversa che consente il risparmio del 75% di energia elettrica e prevedendo il riutilizzo a scopo irriguo delle acque chiare. Il dissequestro dell’area di trasferimento dei rifiuti, bloccata da anni, ha permesso di partire con la raccolta differenziata. Infine l’impiego delle canoe a fondo trasparente per apprezzare la meglio la zona A della riserva. Questa e altre iniziative hanno fatto registrare un vero e proprio boom dell’affluenza turistica con incrementi percentuali a due cifre nel corso del 2017.
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