Di seguito troverete i manifesti elettorali con tutte le liste e i candidati espressi nelle…
Elezioni europee: immaginare un futuro positivo per Marino è sempre più arduo!
28/05/2019Questo articolo è stato letto 1397 volte!
Dopo le elezioni europee cambiano i rapporti politici nel centrodestra marinese, il M5S che governa localmente dimezza i voti e il centrosinistra ancora cerca una quadra.
Nessuno può dichiararsi esente dal fallimento politico, prima e adesso, e immaginare un futuro positivo per Marino è sempre più arduo.
L’Editoriale di Francesca Marrucci
Le Elezioni Europee stavolta, più di altre precedenti, diventano specchio di un’Italia sempre più alla ricerca di una guida autoritaria, sempre più disincantata di fronte alla politica, sempre più distante da etica e valori di riferimento, in balia dei mal di pancia di tendenza che forniscono soluzioni fittizie ed inutili ad una situazione che nessuno vuole davvero cambiare, a cominciare dai cittadini stessi.
In quest’ottica, esaminare l’impatto del voto sui Comuni che non avevano anche il traino delle amministrative, diventa interessante molto più di quello, quasi scontato, dei Sindaci eletti, anche a livello locale, dall’exploit nazionale della Lega.
È ovvio che, a prescindere dall’infatuazione salviniana che appariva abbastanza scontata, così come lo era stata quella pro-Pd alle elezioni europee del 2014, nei Comuni si è dato, anche e soprattutto, un giudizio sulle amministrazioni locali.
Marino non ha fatto eccezione e subito, il primo dato che salta agli occhi, tra i vari che esamineremo, è quello che riguarda il Movimento 5 Stelle che amministra il paese.
Seppur molti scontenti dell’amministrazione grillina abbiano comunque votato per coscienza il Movimento per cercare di frenare l’ascesa della Lega, la consapevolezza del trend nazionale non ha comunque salvato il M5S marinese che dopo 3 anni di amministrazione perde più del 50% dei voti di lista. Se poi si pensa al consenso ottenuto dal Primo Cittadino, il baratro dei voti è impressionante: da 11.840 voti agli attuali 3.770, più di 8.000 voti in meno.
Nessuna novità anche qui. Il calo del consenso per chi amministra localmente è praticamente fisiologico e le poche eccezioni sono davvero sinonimo di buona politica. Non è il caso di Marino.
Che questa amministrazione abbia cominciato a calare nei consensi locali era già ben chiaro dopo il primo anno di amministrazione, periodo di svolta, potremmo dire, in cui la giunta Colizza ha iniziato a scollarsi dalle realtà cittadine a favore di pochi eletti e prediletti.
Da lì, di conseguenza, oltre a quella che è percepita dai cittadini come ‘immobilità amministrativa preoccupante’, costellata qui e là di bandi persi o sbagliati, di concorsi andati deserti o quasi e di una progressiva chiusura e autoreferenzialità, c’è stato un completo arroccamento a Palazzo Colonna che ora viene pagato in termini di consenso. In questi ultimi due anni non si è parlato d’altro, del resto, sui giornali e sui social.
La giunta grillina è riuscita a ridare vigore persino all’opposizione, che tale poco è stata dall’inizio di questa consiliatura, ognuno perso a trovarsi alleati, candidati e collocazioni sicure nel confuso quadro nazionale riportato al locale.
Diciamoci la verità, è opinione collettiva che se non ci fosse ancora il balletto dei posizionamenti e delle candidature all’interno del centrodestra e del centrosinistra, complice anche lo scontento che serpeggia (nemmeno nascosto) tra parte dei consiglieri di maggioranza, l’Amministrazione grillina marinese avrebbe già fatto la fine di quella di Nettuno e di quella di Genzano.
Ancora una volta si bivacca sui demeriti altrui, non per i meriti propri, che poi è stata la ragione per cui 3 anni fa, il M5S ebbe tanti e tali consensi. Con un Sindaco arrestato, assessori indagati e un centrodestra in crisi, con un centrosinistra senza identità propria, ancora intento a raccogliere e mettere insieme pezzi sparsi e litigiosi, puntando il dito e proclamandosi salvatori della Patria, il gioco è stato facile per il M5S. A Marino come altrove. Ma i j’accuse non bastano per governare.
E pensare che questa amministrazione era una speranza davvero per tutti, anche per chi non li aveva votati. Io stessa, tra questi, ho dato una mano e quando posso continuo comunque a farlo. Come me tante associazioni culturali e sociali, gli artigiani, gli agricoltori, e tanti altri, ma tutti oggi si dichiarano pentiti e delusi sia del voto che della fiducia mostrata.
Perché all’improvviso ci sia stata questa chiusura, certamente non annunciata, ma palese nel sentore popolare, ce lo domandiamo in molti, senza risposta, se non per un progressivo autolesionismo che poi parla attraverso gli impietosi confronti elettorali.
L’Amministrazione Colizza però sembra non accorgersi di niente e continua senza troppe preoccupazioni, almeno così sembrerebbe. E continuerà probabilmente a governare Marino per altri due anni, non per meriti propri, l’abbiamo detto, ma perché almeno due anni sono necessari e non è nemmeno detto che siano sufficienti, alle opposizioni per riorganizzarsi, quindi nessuno ha interesse che questa amministrazione cada.
C’è ancora tempo per i 5 Stelle recuperare e presentarsi come vera alternativa al secondo mandato? Forse. Attualmente questa amministrazione ha già una colpa gravissima: sta facendo rimpiangere a tanti cittadini, che ormai si esprimono palesemente, le amministrazioni di centrodestra e questo, per chi si è posto come unica alternativa possibile e ha fatto della discontinuità il proprio cavallo di battaglia, è imperdonabile.
Non me ne vogliano nel centrodestra, avrei detto la stessa cosa del centrosinistra, è una questione di coerenza: se ti poni come paladino del buon governo e poi finisci per far rimpiangere i soggetti di cui ti ponevi come unica alternativa, il tuo è un fallimento, non si può chiamare in altro modo. Però, ripartire dai segnali d’allarme e cambiare i rapporti con la cittadinanza potrebbe ancora servire. Se i marinesi percepiscono l’amministrazione come assente è bene porsi qualche domanda, anche perché i marinesi che aspettano un riscontro alla fiducia data ci sono ancora, eccome, a prescindere da quelli che già guardano altrove.
Io non mi rimpiango nessuno, per intenderci. Il mio giudizio su chi si avvicenda al governo marinese continua ad essere critico in toto, per un motivo o per un altro. Non ci si venga nemmeno a propinare la ramanzina che chi c’era prima era buono e bello, che la memoria ce l’abbiamo tutti e nessuno è esente da colpe, anzi!
Chiediamoci invece perché in questo paese qualsiasi proposta politica finisca in questo tritacarne becero, anche quelle che propongono completo rinnovamento.
Quella che doveva essere la nuova proposta politica si è arenata in una palude di immobilità o forse mobilità insufficiente, distaccata dalla realtà cittadina, incurante dei consigli prima e delle critiche poi.
Chiediamoci se il vero problema non sia, in fin dei conti, che chi governa è solamente l’espressione ultima del marinese e di come questo si pone nei confronti della cosa pubblica.
Dall’altra parte, l’affermazione della Lega ora potrebbe cambiare qualche carta in tavola, in specie nel variegato mondo del centrodestra marinese che comincia a intravedere una leadership imposta, ma utile, in mezzo a tanti galli che cantano. Forza Italia a Marino è ai minimi storici, quasi doppiata da FdI. È ovvio che l’asse, qui come a livello nazionale, si sta spostando a destra, in quella destra o in una parte almeno, che ha sempre cercato di differenziarsi da certi meccanismi impliciti nelle amministrazioni passate.
È pur vero, e questo varrebbe anche per il consenso personale del Sindaco Colizza, che è ben diverso votare la Lega di Salvini o il M5S di Di Maio e votare tizio o caio che incontri tutti i giorni al bar o è il tuo vicino di casa. In questo caso, le carte si mescolano e danno sempre risultati maggiori di quelli semplici di lista, ma se per Colizza questo è stato un vantaggio, non è detto che sia così anche per la Lega.
Il centrodestra marinese, anche sotto l’egida leghista, deve presentare nomi convincenti, così come il centrosinistra. Come dico sempre, sono 30 anni che a Marino, sotto simboli diversi, si candidano sempre gli stessi. Qualcuno mi risponde che una volta che abbiamo eletto nomi nuovi ci stiamo mordendo le mani, ma perché non pensare ad una via di mezzo che non costringa questo paese ad accontentarsi?
Perché non pensare a qualche volto nuovo, ma capace?
È impossibile pensare per Marino un binomio di questo genere?
A questo punto, con un centro storico quasi morto, delle frazioni che sono l’unico traino vitale ed economico ancora in pista, sono tanti gli errori fatti in passato su cui bisognerebbe riflettere e dai quali ricominciare.
L’Amministrazione attuale ha le sue colpe, come tutti, ma non ha certo ereditato un paese in buona salute. Marino è moribonda da tempo, checché ne dica chi ora dipinge una Marino di 5 anni fa come un florido paradiso castellano. Basta andare a rileggersi i vecchi articoli pubblicati, senza raccontare troppe favolette.
In vista delle prossime elezioni, i ‘ciaone’ da dire sarebbero tanti.
Ad una politica ferma su sé stessa, pavida o peggio, utopica, come quella attuale, ma anche ad una politica dell’interesse di pochi, ad una politica che ha consumato il territorio, che ha abbassato la qualità della vita dei cittadini e non ha mai pensato al futuro, come quella passata.
Perché ora, per davvero, immaginare un futuro positivo per Marino è arduo, se non impossibile.
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.
Complimenti alla D.ssa Marrucci, ha inquadrato e descritto perfettamente la situazione politica e lo smarrimento dei marinesi. Ci attendono ancora due anni di deprimente agonia prima di riaprire il balletto delle candidature per le prossime elezioni.….…in attesa che ancora nulla cambi.….…..
Gravissime responsabilità ricadono su coloro che si sono assunti l’onere di governare e stanno tradendo, senza spiegarne i motivi, le aspettative di tanti marinesi. C’è ancora tempo per rimediare ? Nessuno è in grado di dare risposte, e nessuno si avventura a parlare, ma ogni giorno che passa, è un giorno in più verso il baratro. Occasionissima sprecata il M5S a Marino, così come in tutti i Comuni dove si è arrivati al governo (unica eccezione Pomezia), sempre per demeriti altrui.