Avvicendamento alla guida del Pd di Albano: Borelli lascia

Avvicendamento alla guida del Pd di Albano: Borelli lascia

03/04/2019 0 Di Redazione

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Massimiliano Borelli, già consigliere comunale e consigliere metropolitano, rimette il mandato di segretario cittadino ed avvia un confronto aperto all’interno del Partito.

La reggenza, votata all’unanimità nella direzione di questa sera, spetta al vice segretario Alessio Colini che avrà il compito di guidare i Democratici in questa nuova fase.

 

Ecco la relazione del segretario uscente:

 
Care demo­cra­ti­che, cari demo­cra­ti­ci,
par­la­re oggi del nostro Par­ti­to ha sen­so, se riu­scia­mo a guar­da­re oltre i dati elet­to­ra­li e la fase con­gres­sua­le da poco supe­ra­ta. Ha sen­so se riu­scia­mo a distin­gue­re il par­ti­to, cosa mol­to dif­fi­ci­le di que­sti tem­pi per l’eccessiva e qua­si auto­ma­ti­ca per­so­na­liz­za­zio­ne del­la poli­ti­ca, da un comi­ta­to elet­to­ra­le con a capo un segre­ta­rio che è anche poten­zia­le can­di­da­to. Fare que­sta distin­zio­ne per­met­te a noi tut­ti di pre­sen­tar­ci, agli occhi dei nostri concittadini/elettori, non come por­ta­to­ri e par­ti­gia­ni di un’idea asso­lu­ta, ma soste­ni­to­ri di un pro­get­to valo­ria­le che è la sin­te­si di tan­te espe­rien­ze e per­cor­si. Con­te­ni­to­re all’interno del qua­le ci si muo­ve in auto­no­mia dai rap­pre­sen­tan­ti isti­tu­zio­na­li, riac­qui­sen­do anche un ruo­lo di atto­re e spet­ta­to­re cri­ti­co (in base ai ruo­li). Ed infi­ne, un con­te­ni­to­re o piat­ta­for­ma (usan­do lin­guag­gi più vir­tua­li) che sia luo­go di aggre­ga­zio­ne, con­fron­to ed ela­bo­ra­zio­ne, trai­no anche per altre real­tà che sten­ta­no ad emer­ge­re e che non han­no voce nei pro­ces­si deci­sio­na­li del­le nostre comu­ni­tà.
Pre­so atto di que­sta rifles­sio­ne, che met­te in chia­ro cosa sia un par­ti­to, o meglio cosa deb­ba esse­re il nostro par­ti­to, dovrem­mo esse­re pron­ti ad ana­liz­za­re le cau­se del­le scon­fit­te e quel­la voglia di riscat­to che tan­te e tan­ti han­no mani­fe­sta­to par­te­ci­pan­do alle pri­ma­rie del 3 mar­zo u.s.
Ave­va­mo pau­ra dei nume­ri, del tet­to mas­si­mo di par­te­ci­pa­zio­ne; ebbe­ne, anco­ra una vol­ta la par­te­ci­pa­zio­ne ha supe­ra­to le aspet­ta­ti­ve. Quan­do il popo­lo è chia­ma­to a pro­nun­ciar­si su di un pro­get­to che vuo­le cam­bia­re l’ordine sta­bi­li­to ed infon­de spe­ran­za, que­sto rispon­de lan­cian­do ine­qui­vo­ca­bi­li segna­li.

E guai a tradirli. Verremmo travolti

Le pri­ma­rie del 4 mar­zo e la net­ta affer­ma­zio­ne di Nico­la Zin­ga­ret­ti, elet­to segre­ta­rio, mostra­no quan­to sia anco­ra vivo quel con­te­ni­to­re valo­ria­le; evi­den­zia­no come ci sia anco­ra voglia di impe­gnar­si a soste­ne­re chi pro­po­ne, chia­ra­men­te ‚un pro­get­to poli­ti­co alter­na­ti­vo alle destre ed ai popu­li­sti.
La deri­va socio-cul­tu­ra­le alla qua­le assi­stia­mo, sta coin­vol­gen­do tut­ti i set­to­ri del­le nostre cit­tà e dei Pae­si Euro­pei. Il revan­chi­smo nazio­na­li­sta, quel­lo dei più bece­ri e peri­co­lo­si, è ali­men­ta­to da chi caval­ca il tema del­le DIFFERENZE, del­le DIVERSITA’, non come valo­re aggiun­to, ma come ele­men­to ESTRANEO e desta­bi­liz­zan­te. E’ quel­lo del­la nega­zio­ne dei dirit­ti e del­la ripro­po­si­zio­ne di model­li che ripor­ta­no indie­tro di 50 anni il nostro Pae­se (esem­pio la Con­fe­ren­za sul­la Fami­glia di Vero­na che si svol­ge­rà doma­ni) Ed ecco quin­di le cari­ca­tu­re, i lin­guag­gi offen­si­vi che ten­do­no a cate­go­riz­za­re alcu­ni ambi­ti socia­li, i capri espia­to­ri sui qua­li rica­do­no le respon­sa­bi­li­tà del­la cri­si eco­no­mi­ca, del­la man­can­za di lavo­ro, dell’insicurezza, del­la desta­bi­liz­za­zio­ne valo­ria­le. E come dice il nostro segre­ta­rio nazio­na­le, pre­va­le la PAURA con­tro ogni mes­sag­gio posi­ti­vo e di cre­sci­ta. Nul­la di più scon­ta­to e già visto, nei perio­di sto­ri­ci più con­tro­ver­si e non trop­po distan­ti da que­sti tem­pi. E non si pen­si che comu­ni­tà come la nostra, quel­la di Alba­no, non ne sia­no coin­vol­te e non rischi­no di esser­ne fago­ci­ta­te.
Quin­di la pri­ma doman­da che ci dob­bia­mo por­re è: cosa sia­mo chia­ma­ti a fare? Per con­tra­sta­re que­sta deri­va è neces­sa­rio scen­de­re in stra­da e nei luo­ghi di aggre­ga­zio­ne; e lad­do­ve non ce ne sia­no crear­ne di nuo­vi, per far in modo che si par­te­ci­pi dei pro­ble­mi comu­ni. E’ tem­po di recu­pe­ra­re uno spa­zio atti­vo di mili­tan­za, più rea­le e con un uso più intel­li­gen­te dei social, all’interno del qua­le l’azione prin­ci­pa­le è ASCOLTARE, con umil­tà e sen­za sup­po­nen­za. E dopo aver ascol­ta­to, DISEGNARE nuo­vi per­cor­si che crei­no pro­spet­ti­ve.
La secon­da doman­da è, come dob­bia­mo far­lo? Non ho altra rispo­sta se non quel­la di invi­ta­re tut­te e tut­ti a fare un pas­so indie­tro e, pri­ma di ogni deci­sio­ne, capi­re bene qua­le sia la stra­da giu­sta da per­cor­re­re, INSIEME. Non si va da nes­su­na par­te, se non si coin­vol­ge il tes­su­to socia­le nel qua­le vivia­mo, e oggi, più di ieri, sia­mo chia­ma­ti a rea­liz­za­re gli impe­gni assun­ti, non man­te­nu­ti. Un bra­vo inter­lo­cu­to­re deve ave­re la capa­ci­tà di rico­no­sce­re i pro­pri limi­ti ed i pun­ti di cadu­ta dell’azione politica/amministrativa por­ta­ta avan­ti, cor­reg­ger­li e ren­der­li rispon­den­ti alle richie­ste.
Ed è pro­prio la rispon­den­za tra doman­da ed offer­ta di aspet­ta­ti­ve che biso­gne­rà rica­li­bra­re, per­ché la man­can­za di tale rispon­den­za ali­men­ta disil­lu­sio­ne, allon­ta­na­men­to e dis­sen­so. E’ quel­lo che è avve­nu­to a livel­lo nazio­na­le e che, nel cor­so del tem­po, si è dupli­ca­to anche nel­la nostra cit­tà.

Il Partito Democratico di Albano: domani

Ciò det­to, è tem­po di con­di­vi­de­re con voi un pas­sag­gio che riten­go essen­zia­le per il rilan­cio dell’attività poli­ti­ca del nostro Par­ti­to a livel­lo loca­le, in vista anche del­le futu­re ele­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve del 2020. L’elezione net­ta di Zin­ga­ret­ti a segre­ta­rio nazio­na­le del Par­ti­to Demo­cra­ti­co, deve sca­te­na­re secon­do me, un per­cor­so di rin­no­va­men­to di tut­ti i grup­pi diri­gen­ti ed un’analisi che rimo­du­li gli sche­mi poli­ti­ci, sen­za stec­ca­ti e pre­giu­di­zi, ponen­do al cen­tro del dibat­ti­to i temi trat­ta­ti in pre­mes­sa.
Un rin­no­va­men­to nel­la con­ti­nui­tà, sul qua­le il Pd di Alba­no può con­fi­da­re gra­zie alla pre­sen­za di qua­dri gio­va­ni e pre­pa­ra­ti. Pro­prio per que­sto, ho deci­so di rimet­te­re il mio man­da­to da segre­ta­rio, sen­za alcun ripen­sa­men­to, per riat­ti­va­re un con­fron­to lam­po che resti­tui­sca al Par­ti­to Demo­cra­ti­co la cen­tra­li­tà che meri­ta nel dibat­ti­to poli­ti­co cit­ta­di­no.
Il Par­ti­to dovrà esse­re per­no intor­no al qua­le rige­ne­ra­re i rap­por­ti poli­ti­ci che nel cor­so degli anni si sono allac­cia­ti o si sono inde­bo­li­ti; biso­gna crea­re una nuo­va piat­ta­for­ma di con­fron­to che sia fon­da­men­ta per un pro­get­to poli­ti­co di CENTROSINISTRA ampio ed inclu­si­vo, ‘in con­ti­nui­tà discon­ti­nua’, man­te­nen­do atti­ve tut­te quel­le azio­ni che han­no dato cen­tra­li­tà e reso cre­di­bi­le la nostra cit­tà nell’intero ambi­to ter­ri­to­ria­le, indi­vi­duan­do nel con­tem­po nuo­ve azio­ni che affran­chi­no il nuo­vo cor­so, dan­do­gli respi­ro.
Un’occasione impor­tan­te potreb­be esse­re data dal PIANO STRATEGICO TERRITORIALE pre­sen­ta­to pochi gior­ni fa dall’amministrazione comu­na­le; una sfi­da mol­to ambi­zio­sa e sti­mo­lan­te, alla qua­le aggiun­ge­re la decli­na­zio­ne nel­la nostra cit­tà, e sull’intero ter­ri­to­rio, di tut­ti i 17 Obiet­ti­vi per lo Svi­lup­po Soste­ni­bi­le dell’Angenda 2030 — Sustai­na­ble Deve­lo­p­ment Goals (SDGs) — nei qua­li ven­go­no elen­ca­te azio­ni e buo­ne pra­ti­che da atti­va­re nei pros­si­mi 10 anni, per le per­so­ne, per il pia­ne­ta e per la pro­spe­ri­tà. Ed un pas­so ver­so que­sta dire­zio­ne è sta­to fat­to, nell’ultimo Con­si­glio Comu­na­le di ieri, dove abbia­mo vota­to l’adesione del­la Cit­tà di Alba­no al Pat­to dei Sin­da­ci per il Cli­ma e l’Energia, assu­men­do­ci diret­ta­men­te NOI l’impegno, in assen­za del­le for­ze di mino­ran­za.

IL PERCORSO

Le dimis­sio­ni da segre­ta­rio, non come epi­lo­go di un perio­do di cri­si, ma come pun­to di par­ten­za per il rilan­cio del­la nostra atti­vi­tà poli­ti­ca. Due sono le stra­de pos­si­bi­li: l’individuazione di una figu­ra elet­ta a mag­gio­ran­za asso­lu­ta in seno all’attuale diret­ti­vo (a mio modo di vede­re trop­po auto­re­fe­ren­zia­le in que­sto momen­to); oppu­re un velo­ce con­fron­to inter­no ed un con­gres­so che eleg­ge­rà il nuo­vo grup­po diri­gen­te, pos­si­bi­le espres­sio­ne di nuo­ve real­tà. Al fine di dare peso alla scel­ta e visi­bi­li­tà alla nostra azio­ne, riten­go più inci­si­va la secon­da ipo­te­si, alla qua­le voglio dare segui­to nomi­nan­do alla cari­ca di Vice segre­ta­rio, Ales­sio Coli­ni, mem­bro di segre­te­ria, che avrà il com­pi­to di por­ta­re il nostro par­ti­to al con­gres­so cit­ta­di­no entro e non oltre la metà di mag­gio 2019, visto anche l’appuntamento elet­to­ra­le del­le ele­zio­ni euro­pee.
Gra­zie a tut­te e tut­ti per il lavo­ro svol­to fino­ra! Mas­si­mi­lia­no Borel­li
Quin­di ripren­den­do una fra­se del segre­ta­rio nazio­na­le, Nico­la Zin­ga­ret­ti, anche il Par­ti­to Demo­cra­ti­co di Alba­no “Deve esse­re capa­ce di ela­bo­ra­re una pro­po­sta rige­ne­ran­te che tor­ni ad offri­re un oriz­zon­te alla rab­bia, la tra­sfor­mi in pro­get­to poli­ti­co, in una nuo­va spe­ran­za.”
 

I Giovani Democratici di Albano ringraziano Borelli

 
Il grup­po dei Gio­va­ni Demo­cra­ti­ci di Alba­no vuo­le espri­me­re un gran­de e sen­ti­to rin­gra­zia­men­to a Mas­si­mi­lia­no Borel­li per aver rico­per­to la cari­ca di segre­ta­rio del Par­ti­to Demo­cra­ti­co del­la nostra cit­tà. Abbia­mo apprez­za­to lo spi­ri­to e l’at­teg­gia­men­to con cui ha rico­per­to que­sto impor­tan­te inca­ri­co met­ten­do sem­pre al cen­tro l’u­ni­tà, la con­di­vi­sio­ne e l’a­scol­to all’in­ter­no del Par­ti­to e ver­so i cit­ta­di­ni in un momen­to sto­ri­co com­pli­ca­to e pie­no di sfi­de per Alba­no e per il Pae­se. E poi gli sia­mo gra­ti, come grup­po e indi­vi­dual­men­te, per aver­ci aiu­ta­to a rico­min­cia­re un per­cor­so di riav­vi­ci­na­men­to dei gio­va­ni alla poli­ti­ca, dimo­stran­do­ci quo­ti­dia­na­men­te che la poli­ti­ca è ser­vi­zio, ascol­to, con­di­vi­sio­ne, rifles­sio­ne, umil­tà e sacri­fi­cio per­so­na­le. Gra­zie Mas­si, in boc­ca al lupo per tut­to”.

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