Il cordoglio del Parco Nazionale di Pantelleria per Sebastiano Tusa

Il cordoglio del Parco Nazionale di Pantelleria per Sebastiano Tusa

13/03/2019 0 Di Redazione

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Il Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria si uni­sce al dolo­re del­la fami­glia, del­la moglie e dei figli per la tra­gi­ca e ina­spet­ta­ta scom­par­sa del prof. Tusa infa­ti­ca­bi­le pro­fes­sio­ni­sta, uomo del­le isti­tu­zio­ni, del­la cul­tu­ra e del­la ricer­ca ita­lia­na.

Il Suo lun­go lavo­ro ha por­ta­to alla luce impor­tan­ti sco­per­te archeo­lo­gi­che nel mare Medi­ter­ra­neo, l’in­tui­zio­ne di crea­re una strut­tu­ra di gover­nan­ce qual è oggi la Sovrin­ten­den­za del mare, che ha svi­lup­pa­to nel cor­so degli anni impor­tan­ti pro­get­ti, che han­no por­ta­to alla luce resti di alto valo­re, dal Sati­ro alle navi puni­che, ai resti del­la bat­ta­glia del­le Ega­di, pen­san­do alla valo­riz­za­zio­ne e alla musea­liz­za­zio­ne di quan­do il mare Medi­ter­ra­neo ci ha con­ser­va­to nei seco­li di sto­ria. Tusa ha sem­pre lavo­ra­to con team di ricer­ca­to­ri mul­ti­di­sci­pli­na­ri, che ha costi­tui­to nel cor­so del­la Sua vita pro­fes­sio­na­le, la sua for­za, i suoi rico­no­sci­men­ti acca­de­mi­ci pres­so uni­ver­si­tà nazio­na­li e inter­na­zio­na­li sono la testi­mo­nian­za del­l’al­to valo­re uma­no e pro­fes­sio­na­le.

Il suo ingres­so nel mon­do poli­ti­co, il suo calar­si nel ruo­lo di uomo del­le isti­tu­zio­ni non è sta­to altro che la sen­ti­ta scel­ta di vole­re dare un con­tri­bu­to alla sua ter­ra, accet­tan­do di entra­re nel­la Giun­ta regio­na­le; un ulte­rio­re gesto di altrui­smo ver­so tut­ti colo­ro che cre­do­no che le isti­tu­zio­ni e la poli­ti­ca pos­sa­no dav­ve­ro “col­ti­va­re la bel­lez­za”.

In que­sto Suo ulti­mo con­tri­bu­to ha raf­for­za­to la sua visio­ne d’in­sie­me del­la Sici­lia Cul­tu­ra­le nel con­te­sto inter­na­zio­na­le e nel­la gestio­ne del gover­no dei pro­ces­si cul­tu­ra­li e pro­dut­ti­vi.

Un uomo umi­le, sem­pli­ce con un for­te altrui­smo ver­so il pros­si­mo, dedi­to total­men­te all’ar­cheo­lo­gia, dai risvol­ti uma­ni e di con­fron­to con gli altri, deter­mi­na­to nel rag­giun­ge­re gli obbiet­ti­vi pre­fis­sa­ti, rap­pre­sen­ta­no l’u­ni­cum di Seba­stia­no Tusa.

          Pan­tel­le­ria, la Sua patria dei pri­mi stu­di di paleon­to­lo­gia sul popo­lo dei Sesi, i pri­mi sca­vi archeo­lo­gi­ci nel vil­lag­gio di Mur­sia, alla car­ta archeo­lo­gi­ca del­l’i­so­la, agli sca­vi nell’acropoli di San Mar­co alle col­la­bo­ra­zio­ni con i team dell’Università Bolo­gna Sant’ Orso­la. Tubin­ga, che fa veni­re a Pan­tel­le­ria a pro­muo­ve­re gli sca­vi, con i tan­ti stu­den­ti i cam­pi archeo­lo­gi­ci esti­vi, 30 anni dii rac­con­to dal­la gio­vi­nez­za con il padre Vin­cen­zo ai nostri gior­ni accom­pa­gna­to dal­la Sua inse­pa­ra­bi­le Vale­ria la moglie a cui va il nostro rin­gra­zia­men­to devo­to e sin­ce­ro di aver col­ti­va­to con Amo­re  un Uomo Sapien­te.

          Oggi ci riman­go­no le Sue ope­re, che noi abbia­mo il com­pi­to di pre­ser­var­le, con­ti­nuan­do a tra­man­dar­le, que­sto è il testa­men­to mora­le e mate­ria­le che ci lascia Seba­stia­no ai Suoi figli e a tut­ti Noi.

Gra­zie pro­fes­so­re Tusa.

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