La Regione Sicilia nella percezione dei siciliani. Musumeci: dati pesanti, ma prevedibili

La Regione Sicilia nella percezione dei siciliani. Musumeci: dati pesanti, ma prevedibili

11/03/2019 0 Di Redazione

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L’analisi con­dot­ta dall’Istituto Demo­po­lis sul­la per­ce­zio­ne dell’azione del Gover­no regio­na­le e sul­le prio­ri­tà dei sici­lia­ni per il 2019 foto­gra­fa il con­te­sto socia­le in cui si tro­va ad ope­ra­re la Giun­ta Musu­me­ci. Dall’ascolto dei cit­ta­di­ni emer­ge una radi­ca­ta insod­di­sfa­zio­ne per la qua­li­tà dei ser­vi­zi pub­bli­ci sul ter­ri­to­rio, boc­cia­ti dal 73 per cen­to degli inter­vi­sta­ti. E pesa la cri­si che dal 2011 ha inve­sti­to il Pae­se e il Mez­zo­gior­no: il 45 per cen­to riscon­tra un peg­gio­ra­men­to, negli ulti­mi 5 anni, del­la pro­pria situa­zio­ne eco­no­mi­ca fami­lia­re.

“Segni posi­ti­vi – affer­ma il diret­to­re di Demo­po­lis Pie­tro Ven­to – ven­go­no rav­vi­sa­ti oggi nel­lo svi­lup­po turi­sti­co dell’Isola e nel miglio­ra­men­to del­la pro­du­zio­ne agroa­li­men­ta­re. Nega­ti­vo, per la mag­gio­ran­za asso­lu­ta dei sici­lia­ni, è il bilan­cio dell’ultimo quin­quen­nio sul­le oppor­tu­ni­tà di lavo­ro, sul­lo svi­lup­po eco­no­mi­co, sul­lo sta­to del­la via­bi­li­tà e dei tra­spor­ti nell’Isola”.

Sono dati che con­fer­ma­no la pesan­te ere­di­tà rice­vu­ta dal Gover­no Musu­me­ci e che han­no intac­ca­to la fidu­cia dei sici­lia­ni nell’istituzione “Regio­ne”, crol­la­ta nel 2017 al 12 per cen­to, il valo­re più bas­so di sem­pre, ampia­men­te infe­rio­re rispet­to alla media nazio­na­le rile­va­ta dal Baro­me­tro Poli­ti­co Demo­po­lis.

Con una inver­sio­ne del trend, la fidu­cia nel­la “Regio­ne” dei sici­lia­ni risa­le oggi al 18 per cen­to, con una cre­sci­ta di 6 pun­ti negli ulti­mi 12 mesi: un segno impor­tan­te, sia pur in pre­sen­za di un valo­re che rima­ne anco­ra mol­to bas­so.

Dif­fe­ri­sce la valu­ta­zio­ne dei cit­ta­di­ni sull’operato dell’amministrazione regio­na­le: dopo cir­ca 15 mesi dall’insediamento, le opi­nio­ni posi­ti­ve sull’azione com­ples­si­va del Gover­no si atte­sta­no al 38 per cen­to, con qua­si un quin­to degli inter­vi­sta­ti che, per il momen­to, sospen­de il giu­di­zio, dichia­ran­do di rite­ner­si poco infor­ma­to sull’attività dell’esecutivo regio­na­le.  

Deci­sa­men­te più alta, al 43 per cen­to, è la fidu­cia nei con­fron­ti del pre­si­den­te Musu­me­ci, con una tenu­ta non scon­ta­ta dopo oltre un anno di Gover­no, in un con­te­sto “sim­bo­li­co” di dif­fi­den­za com­ples­si­va: quel­la dichia­ra­ta in Nel­lo Musu­me­ci da par­te dei sici­lia­ni è una fidu­cia “per­so­na­le”, radi­ca­ta ed in lie­ve aumen­to rispet­to al gior­no dell’elezione a Palaz­zo d’Orleans. Par­ti­co­lar­men­te apprez­za­te sono sta­te alcu­ne recen­ti pre­se di posi­zio­ne del pre­si­den­te del­la Regio­ne sul­lo sta­to del­le infra­strut­tu­re e del­la via­bi­li­tà nell’Isola con­tro Anas e Rete fer­ro­via­ria ita­lia­na o la denun­cia sul dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co.

A 15 mesi dal­la nasci­ta dell’esecutivo, l’Istituto Demo­po­lis ha misu­ra­to un altro dato signi­fi­ca­ti­vo: la noto­rie­tà tra i sici­lia­ni dei com­po­nen­ti del Gover­no regio­na­le, che – con alcu­ne ecce­zio­ni – risul­ta nel com­ples­so piut­to­sto bas­sa. Accan­to al pre­si­den­te, risul­ta­no cono­sciu­ti dal­la mag­gio­ran­za asso­lu­ta dei sici­lia­ni tre mem­bri del­la Giun­ta: Gae­ta­no Armao, Rug­ge­ro Raz­za e Rober­to Lagal­la. Gli altri asses­so­ri risul­ta­no più cono­sciu­ti nel­la pro­pria area di appar­te­nen­za: Mar­co Fal­co­ne, in pro­vin­cia di Cata­nia, Toto Cor­da­ro, nel Paler­mi­ta­no, Mim­mo Tura­no, in pro­vin­cia di Tra­pa­ni, Ber­na­det­te Gras­so, nel Mes­si­ne­se, Edy Ban­die­ra, in pro­vin­cia di Sira­cu­sa. Quar­to per noto­rie­tà è risul­ta­to l’assessore ai Beni Cul­tu­ra­li, Seba­stia­no Tusa, tec­ni­co cono­sciu­to anche per le sue appa­ri­zio­ni da archeo­lo­go sul­le reti nazio­na­li. Signi­fi­ca­ti­vi gli incre­men­ti, rispet­to all’insediamento, di San­dro Pap­pa­lar­do (Turi­smo) e Alber­to Pie­ro­bon (Ener­gia e rifiu­ti). La valu­ta­zio­ne sul­la noto­rie­tà del neo asses­so­re Anto­nio Sca­vo­ne è anch’essa lega­ta al baci­no di pro­ve­nien­za (Cata­nia), ma con­di­zio­na­ta dal­la sua recen­te nomi­na.

Del­le atti­vi­tà del Gover­no regio­na­le i sici­lia­ni ricor­da­no spon­ta­nea­men­te alcu­ne “usci­te” del pre­si­den­te Musu­me­ci e apprez­za­no in par­ti­co­lar modo la scel­ta di avvia­re un’azione di rilan­cio del­la sani­tà sici­lia­na e di inve­sti­re sul siste­ma di via­bi­li­tà nell’Isola. Altre impor­tan­ti deci­sio­ni del pri­mo anno di Gover­no riman­go­no meno note, anche a cau­sa di una pre­ci­sa scel­ta di lavo­ro silen­zio­so e di bas­so pro­fi­lo nel­la comu­ni­ca­zio­ne, riven­di­ca­ta dal­la pre­si­den­za del­la Regio­ne.

Nel­la fase di inda­gi­ne demo­sco­pi­ca quan­ti­ta­ti­va, rea­liz­za­ta ana­liz­zan­do l’opinione degli inter­vi­sta­ti sul­le spe­ci­fi­che scel­te di Gover­no, si rile­va un’adesione di mas­si­ma dell’opinione pub­bli­ca – seb­be­ne poco infor­ma­ta – ad alcu­ne ini­zia­ti­ve e pro­po­si­zio­ni pro­gram­ma­ti­che del­la Giun­ta Musu­me­ci.

Il mas­si­mo dell’apprezzamento lo con­se­guo­no, con il 68 per cen­to, i licen­zia­men­ti dei dipen­den­ti pub­bli­ci assen­tei­sti e l’incremento degli orga­ni­ci nel­la Sani­tà pub­bli­ca, indi­ca­to dal 63 per cen­to dei sici­lia­ni. 6 cit­ta­di­ni su 10 segna­la­no gli inve­sti­men­ti di mes­sa in sicu­rez­za del ter­ri­to­rio con­tro il dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co. Supe­ra­no il 54 per cen­to di cita­zio­ni anche 3 inter­ven­ti di respi­ro ambien­ta­li­sta: lo stop alla pla­sti­ca negli sta­bi­li­men­ti bal­nea­ri e al bol­lo per auto elet­tri­che o ibri­de per tre anni, il nuo­vo pia­no rifiu­ti per l’incremento del­la dif­fe­ren­zia­ta. La mag­gio­ran­za asso­lu­ta segna­la posi­ti­va­men­te anche l’avvenuta cer­ti­fi­ca­zio­ne dei fon­di Ue alla fine del 2018.

“Sull’attività di Gover­no – spie­ga il diret­to­re di Demo­po­lis Pie­tro Ven­to – inci­do­no pesan­ti ere­di­tà, nel­la per­ce­zio­ne dei sici­lia­ni: le respon­sa­bi­li­tà di Cro­cet­ta e del­le pre­ce­den­ti ammi­ni­stra­zio­ni regio­na­li; la con­sa­pe­vo­lez­za di un diva­rio di svi­lup­po rispet­to ad altre aree del Pae­se, sul qua­le poco han­no inci­so le poli­ti­che nazio­na­li e comu­ni­ta­rie. L’85 per cen­to valu­ta nega­ti­va­men­te le poli­ti­che di svi­lup­po del Sud attua­te negli ulti­mi 10 anni dai Gover­ni nazio­na­li: nel­le con­vin­zio­ni dei cit­ta­di­ni, il diva­rio vero con il cen­tro nord non è nel Pil, ma nel­la dota­zio­ne infra­strut­tu­ra­le del­la Sici­lia e nel­la qua­li­tà dei ser­vi­zi pub­bli­ci”.

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Demo­po­lis ha rile­va­to inol­tre l’Agenda dei cit­ta­di­ni sugli inter­ven­ti prio­ri­ta­ri da attua­re per il futu­ro dell’Isola: i sici­lia­ni chie­do­no poli­ti­che per l’occupazione, mag­gio­re effi­cien­za nel­la sani­tà regio­na­le, inve­sti­men­ti per miglio­ra­re per la rete stra­da­le e fer­ro­via­ria. La richie­sta è che “si fac­cia qual­co­sa” per arre­sta­re la fuga dal Mez­zo­gior­no dei più gio­va­ni che non tro­va­no spa­zio nel fra­gi­le tes­su­to pro­dut­ti­vo loca­le. L’urgenza di inter­ven­ti per l’occupazione e il lavo­ro, indi­ca­ta dall’81 per cen­to, resta in testa alle prio­ri­tà dei sici­lia­ni. Set­te cit­ta­di­ni su 10 con­fer­ma­no l’attesa di una sani­tà pub­bli­ca più effi­cien­te; il 67 per cen­to chie­de inve­sti­men­ti per miglio­ra­re la rete stra­da­le e fer­ro­via­ria. Si dimo­stra pre­gnan­te, per qua­si 6 su 10, anche il nodo del­la gestio­ne dei rifiu­ti.

“Il 56 per cen­to dei sici­lia­ni – con­clu­de il diret­to­re dell’Istituto Demo­po­lis Pie­tro Ven­to – chie­de infi­ne al pre­si­den­te Musu­me­ci una auten­ti­ca svol­ta nel­la capa­ci­tà di pro­gram­ma­zio­ne e gestio­ne dei fon­di euro­pei, un segno con­cre­to di inno­va­zio­ne e di cam­bia­men­to, rispet­to al pas­sa­to, nel­le scel­te e nel­la qua­li­tà degli inter­ven­ti”.  

“Non mi mera­vi­glia il risul­ta­to del­l’a­na­li­si demo­sco­pi­ca  del­l’I­sti­tu­to Demo­po­lis sul gover­no regio­na­le e sul­le per­ce­zio­ni dei cit­ta­di­ni. Se il 18 per cen­to dei sici­lia­ni (il 50 per cen­to in più del­lo scor­so anno) ha fidu­cia nel­la Regio­ne è per me un moti­vo di gran­de sod­di­sfa­zio­ne. Vuol dire che all’e­ster­no si ini­zia a per­ce­pi­re un cam­bio di pas­so, con un’I­sti­tu­zio­ne, quin­di, che tra­smet­te una cre­di­bi­li­tà mag­gio­re rispet­to al pas­sa­to”. Lo dichia­ra il pre­si­den­te del­la Regio­ne Sici­lia­na Nel­lo Musu­me­ci, com­men­tan­do i risul­ta­ti del­l’I­sti­tu­to Demo­po­lis.

“Cer­to — pro­se­gue il gover­na­to­re — sia­mo anco­ra lon­ta­ni dal­la media nazio­na­le del 38 per cen­to, ma non pote­va esse­re diver­sa­men­te, viste le mace­rie ere­di­ta­te. D’al­tron­de, anche il dos­sier Euro­stat sul­lo ‘sta­to di salu­te’ del­le Regio­ni rela­ti­vo al 2017, pub­bli­ca­to in que­sti gior­ni, col­lo­ca la Sici­lia ine­so­ra­bil­men­te all’ul­ti­mo posto. C’è, quin­di, anco­ra mol­tis­si­mo da fare e sia­mo con­sa­pe­vo­li che la stra­da sia tut­ta in sali­ta. Anche il giu­di­zio posi­ti­vo del 38 per cen­to degli inter­vi­sta­ti sul mio gover­no dimo­stra che, in que­sto pri­mo scor­cio di legi­sla­tu­ra, non si è ero­so il con­sen­so rac­col­to nel­le ele­zio­ni del 2017. Ma c’è di più: qua­si un sici­lia­no su 5, che non ha vota­to per me, oggi non espri­me anco­ra un giu­di­zio, in atte­sa di valu­ta­re al meglio il nostro ope­ra­to”.
“Il pri­mo anno di — pro­se­gue Musu­me­ci — è ser­vi­to per avvia­re la siste­ma­zio­ne del­la “mac­chi­na” Regio­ne, sen­za la qua­le non è pos­si­bi­le dare rispo­ste ai cin­que milio­ni di sici­lia­ni. Già da que­st’an­no, quan­do si ini­zie­ran­no a vede­re i frut­ti del nostro lavo­ro, sono sicu­ro che il con­sen­so intor­no al mio gover­no ini­zie­rà a cre­sce­re. Il fat­to, poi, che le prio­ri­tà che i cit­ta­di­ni si aspet­ta­no ven­ga­no risol­te nel 2019 coin­ci­da­no con i pun­ti pro­gram­ma­ti­ci del mio pro­gram­ma è un ulte­rio­re ele­men­to di sod­di­sfa­zio­ne”.

Nota infor­ma­ti­va e meto­do­lo­gi­ca

L’indagine demo­sco­pi­ca è sta­ta con­dot­ta dall’Istituto Demo­po­lis dal 18 al 24 feb­bra­io 2019, per la pre­si­den­za del­la Regio­ne Sici­lia­na, su un cam­pio­ne stra­ti­fi­ca­to di 2.008 inter­vi­sta­ti, sta­ti­sti­ca­men­te rap­pre­sen­ta­ti­vo dell’universo del­la popo­la­zio­ne mag­gio­ren­ne resi­den­te in Sici­lia. La rile­va­zio­ne quan­ti­ta­ti­va è sta­ta pre­ce­du­ta da una fase di ricer­ca qua­li­ta­ti­va di col­lo­qui aper­ti, fina­liz­za­ti a una ana­li­si degli orien­ta­men­ti dell’opinione pub­bli­ca sul­le tema­ti­che di ricer­ca. Appro­fon­di­men­ti su: www.demopolis.it

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