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Salvatore Settis a Napoli per il convegno “Arte e dialogo nel Mediterraneo”
08/03/2019Questo articolo è stato letto 1124 volte!
Sarà Salvatore Settis, già direttore della Scuola Superiore Normale di Pisa, ad aprire il convegno internazionale “Arte e dialogo nel Mediterraneo” promosso dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale, che si svolgerà il prossimo 30 marzo, a Napoli, presso il complesso dei Gesuiti di Posillipo, sede della Sezione San Luigi.
Di spicco le voci accademiche invitate a confrontarsi sul tema che dà il titolo all’incontro, pensato anche come tappa di preparazione alla due giorni del 20 e 21 giugno, su “La teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”, che si svolgerà sempre presso la sezione San Luigi e si concluderà con una relazione del Santo Padre Papa Francesco.
L’arte è da sempre lo strumento privilegiato per descrivere l’invisibile, per raccontare l’indicibile, per dare figura alla fede. Ma è anche lo strumento che i popoli hanno usato per comunicare agli altri la propria bellezza e il proprio valore: l’arte può quindi farsi via di dialogo tra culture diverse. Una possibilità che è sempre più una necessità in tempi, quali quelli odierni, caratterizzati da innalzamento di muri alla frontiera, chiusura di porti, sgretolarsi del sogno europeo, aumento delle distanze tra le coste del Mediterraneo.
E di “Arte e dialogo nel Mediterraneo” si parlerà proprio al prossimo convegno internazionale promosso dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà dell’Italia meridionale (Pftim), che si svolgerà a Napoli, presso la Sezione San Luigi (via Petrarca, 115), il 30 marzo.
La giornata — con inizio alle 9.00 — è stata pensata anche come tappa di preparazione alla due giorni del 20 e 21 giugno, su “La teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”, che si svolgerà sempre presso la Sezione San Luigi e si concluderà con una relazione del Santo Padre Papa Francesco.
«Il respiro mediterraneo del convegno promosso dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia — ha dichiarato il Decano della Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale, Sezione San Luigi, Pino Di Luccio SI — è una conferma dell’orizzonte internazionale verso il quale si muove la nostra Sezione, impegnata, secondo le indicazioni della Veritatis Gaudium, per una teologia in dialogo con tutti coloro ai quali stanno a cuore la cura della casa comune che è il pianeta, la costruzione di una società fondata sull’accoglienza e sul rispetto delle diversità, il comprendere come situarsi nel nuovo contesto culturale rimodellato dalla convivenza sempre più consistente e diffusa di persone di religioni e culture diverse».
Di spicco le voci accademiche invitate a confrontarsi nelle due sessioni in cui è articolata la giornata che si concluderà con un concerto presso la Cappella del Tesoro di San Gennaro — Cattedrale di Santa Maria Assunta di Napoli, a cura di Vincenzo De Gregorio, Preside dell’Istituto pontificio di Musica sacra di Roma.
Sarà Salvatore Settis, Professore emerito alla Scuola Superiore Normale di Pisa, ad aprire i lavori dopo i saluti di Giorgio Agnisola, Condirettore della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia.
«Attraverso il dialogo, la relazione, si possono costruire ponti di verità, di pace e di giustizia — ha dichiarato Agnisola -. L’arte attinge alle verità profonde dell’uomo, emerge come necessità di comunicazione al di là delle divisioni e delle differenze di classe, di credo, di civiltà. Può essere dunque un luogo privilegiato di incontro e di dialogo, contribuendo a riattivare quella che Aldo Masullo ha definito la “volontà di con-senso”, dell’insopprimibile bisogno di un ‘tu’ per vivere».
La Prima sessione, — alle ore 10.40 — dedicata a “Arte, storia e mito tra le due sponde”, sarà coordinata da Sergio Tanzarella, Pftim, Sezione San Luigi. Interverranno: José Jiménez, Universidad Autónoma di Madrid, Jean-Paul Hernandez SI, Pftim, Sezione San Luigi, Giovanni Curatola, Università degli Studi di Udine, André Vauchez, Università di Paris-Nanterre, Elena Pontiggia, Accademia di Brera e Politecnico di Milano.
Sarà invece Andrea Dall’Asta SI, Direttore della Galleria San Fedele di Milano a coordinare la Seconda sessione — inizio previsto per le 14.30 — dedicata a “Il dialogo possibile”.
Interverranno: Ismail Taspinar, Direttore dell’Istituto di Scienze Sociali Università di Marmara (TR), Cristiana Collu, Direttrice della Galleria Nazionale Arte Moderna di Roma, Mario Botta, Architetto, Paolo Giulierini, Direttore Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
In programma anche il contributo — attraverso video interviste — del sociologo Franco Ferrarotti, Professore Emerito presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, e del filosofo Aldo Masullo, Professore Emerito presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Ad apertura di convegno, il professor Massimo Santoro, cultore di drammaturgia del teatro antico e dizione, presenterà una Lettura di testi scelti.
Il convegno è patrocinato dal Comune di Napoli, dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Provincia Euro Mediterranea della Compagnia di Gesù Albania-Italia-Malta-Romania e dalla Regione Campania.
Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia
Direttore: Pino Di Luccio S.I.
Condirettore: Giorgio Agnisola
Comitato Scientifico: † Orazio Francesco Piazza; Giorgio Agnisola; Vincenzo De Gregorio; Giovanni Liccardo; Liliana Moscato Esposito; Luigi Razzano; Emilio Salvatore; Andrea Dall’Asta
Segreteria del Comitato Scientifico: Giuliana Albano
Ufficio Stampa: Mariangela Parisi
Comitato Scientifico del Convegno
Giorgio Agnisola; Giuliana Albano; Ambrogio Bongiovanni; Anna Carfora; Andrea Dall’Asta, Vincenzo De Gregorio; Giuseppina De Simone; Pino Di Luccio; Jean Paul Hernandez; Valerio Petrarca; Nicola Salato; Emilio Salvatore; Sergio Tanzarella.
La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, sorta nel 2006, intende promuovere la conoscenza della dimensione estetica della teologia e della dimensione teologica dell’arte. Il patrocinio ufficiale e generale della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) conferma il suo essere una realtà ufficialmente sostenuta dalla Chiesa italiana.
È destinata a coloro che a vario titolo sono chiamati a fornire un servizio nell’ambito della creazione, promozione e conservazione dell’arte sacra e a quanti sono interessati, per motivi professionali o di studio o di prospettiva lavorativa o di aggiornamento culturale, ad approfondire il rapporto tra le arti e la teologia.
È articolata in due settori, quello formativo, inerente agli indirizzi di studio, e quello della ricerca, sviluppato da progetti e connesso con l’attività del Centro Internazionale di studi e ricerche di arte e teologia. Gli indirizzi attivi sono: Arte e teologia per i beni culturali, strutturato in tre percorsi formativi intrecciati (Operatore per la valorizzazione e la pastorale dei beni culturali del Mediterraneo; Valorizzatore della bellezza, nei territori locali e nelle diocesi; Turismo religioso, Leggere e raccontare l’arte sacra ); Proposte per una nuova architettura; Insegnare la Religione con l’Arte. Ordinariamente vengono promossi i seguenti laboratori integrativi: Critica d’arte; Arte, psicologia e spiritualità; Formazione teologica per artisti.
È fondata su di un progetto formativo interdisciplinare, esplicitato con una struttura modulare e integrata degli insegnamenti mediante incontri bisettimanali della durata di dieci ore accademiche (venerdì pomeriggio e sabato mattina). Una modalità di frequenza scelta per favorire gli allievi che vengono da lontano e che sono già inseriti nel mondo lavorativo. Un colloquio finale è previsto a chiusura dei corsi, quale riscontro del lavoro svolto durante l’anno. Alle lezioni frontali si accompagnano visite guidate, tavole rotonde, viaggi di istruzione, convegni, attività di tutoraggio anche individualizzato, non sempre compresi nel piano didattico preliminare.
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